Corporazione dei Ladri

Fondazione: 21 febbraio 2002

Fondatore: Lady Lyra, Sir Galford

 

SCOPO

Il GranDucato di Lot è una terra molto ricca e prosperosa. Gli abitanti trascorrono il tempo sollazzando nei luoghi più comuni quali la Taverna, la Piazza o i Giardini, bevendo e chiacchiarando come fosse sempre festa... e anche quando, spinti dalla curiosità discutono alle Caverne, sfoggiano ricche vesti e gioielli acquistati dai Maestri della Masseria o danno mostra di eccellenti armi adorne di gemme.

E, a parte le battaglie contro Honorius, in cui l'Esercito e le Gilde Combattenti fanno la loro degna parte, essi vivono tranquilli, troppo tranquilli. Scopo dei Ladri è ricordare loro che ogni bene è a rischio, che non ci si può adagiare all'idea d'essere sicuri perchè vegliati e protetti.

Anche all'interno del Regno si può esser "presi di mira" da particolari attenzioni... e il peso di una borsa, il luccichìo d'un anello o semplicemente dei sussurri nascosti nelle ombre non sfuggono all'occhio attento e all'orecchio allenato di un Ladro. Le Guardie non li intimoriscono e non tremano davanti ai Nobili anche se li rispettano.

I Ladri hanno un unico scopo: rubare!... e anche quando sembrano con la testa fra le nuvole, impegnati galantemente con una Dama o ancora occupati a prendersi gioco di un cittadino qualunque, state pur certi che invece sono ben attenti e svegli circa tutto ciò che succede loro intorno.

Luogo di ritrovo è principalmente il Pozzo delle Fogne, qui i ladruncoli si incontrano per bere in compagnia, ridere, scherzare o soltanto fare baccano... "animazione" che tra l'altro paia divertire *intelligentemente* i cittadini che si ritrovano a dover badare ai propri effetti personali.

STORIA

Lot lì - 21 febbraio 2002

Nei tempi cupi, quando Lot tremava sotto gli assalti di Honorius e Nathamer, i Ladri erano lì... al fianco dei Nobili e dei cittadini, condividendo gioie e dolori, combattendo a modo loro ma con lo stesso accanimento di tutti contro il male. Un tempo la Gilda era forte, e sotto la guida del “Vecchio” atti di eroismo furono compiuti, anche se nessuno li ringraziò mai, anzi, furono sempre guardati con sospetto.
Quando la vecchia Lot cadde sotto gli assalti di Honorius, non solo i Nobili e le altre genti trovarono rifugio presso la Cittadella: anche i Ladri, con più onore che buon senso, decisero di condividere la sorte delle genti di Lot.. e soprattutto i loro averi!

Nonostante le gravi perdite subite nel corso degli anni, mescolatisi ai cittadini ignari, riorganizzarono le fila e si mostrarono. Un giorno buio, però, il tradimento li colse all’improvviso: non tradimento interno, anche se ormai erano stanchi e demoralizzati, non frutto di giusta vendetta... furono scacciati da Lot in una gelida alba... e cancellati dalle cronache.

Ma... gli eredi dei Ladri di Lot raccolsero la sfida e, tenaci e impavidi, rientrarono a Lot alla chetichella: la taglia sulla loro testa non li intimorì, si mescolarono alla gente comune, svolsero compiti e mestieri, si arruolarono e prepararono il ritorno. Ora sono di nuovo tra Voi, ancora una volta allo scoperto, pronti a cogliere ogni Vostro attimo di distrazione, irriverenti, beffardi, incuranti se la vittima sia Nobile o cittadino, straniero o viandante. Il loro motto è rubare, rubare.. e ancora rubare. Dame e Messeri! Attenti ai vostri averi... ed al vostro cuore.

I Ladri di Lot son tornati.

Lyra e MesserMalachi

Lot lì - 23 marzo 2003

La Banda così riunita intraprese la sua strada al di fuori di ogni legge comune, confidando solo nelle proprie capacità e nella fratellanza stretta tra i membri. Annoverava tra le sue file lestofanti d'ogni genere: tagliaborse, scassinatori e farabutti senza pietà, capaci imbroglioni che con squadre organizzate in azioni furtive, travestimenti ed inganni presero il Granducato alla sprovvista, spiazzando i cittadini... stupendoli, a volte. Intuita la presenza dei ladri e la loro capacità di agire in sordina, molte cerchie di combattenti e difensori cominciarono a preparare contromisure, che costrinsero la Banda ad affinare le tecniche e mantenere una identità di copertura, acquisire più consapevolezza nel movimento di gruppo per meglio agire e fuggire senza conseguenze.

Losche faccende di cui soltanto poche persone dai non rivelati nomi conoscono ogni piega, spinsero una delle guide della Gilda a far perdere le proprie traccie persino ai suoi stessi compari. Forte nell'Arte ed agile di pensiero, Galford si mescolò tra le genti come un comune cittadino che da' il benvenuto all'Estate, ma come ex-Capobanda continuò, fermo nella decisione presa, a seguire da lontano le gesta dei non più suoi ladri, a volte consigliandoli personalmente ed altre volte distogliendo lo sguardo da quel cammino ancora a lui così affine.

L'altro Capobanda, Lyra, si ritrovò volutamente sola nel suo grado, ad affrontare il malcontento cittadino, le vendette meditate e le forze difensive legali oramai preparate a fronteggiare i ladri; ella più volte difese i suoi ladruncoli dagli attacchi di molti, sia verbali che scontri d'armi, tanto che si ritrovò più spesso a trattare compromessi ed accordi che ad organizzare colpi ed elaborare tattiche. Proprio per questo motivo, la tensione arrivata a livelli troppo sfinenti spinse la Mezzelfa a lasciare il suo posto d'improvviso senza nominare un successore: la Banda restava sprovvista di guida mentre, inspiegabilmente, l'Ordine degli Azzeccagarbugli guadagnava un nuovo membro.

I Ladri rimasti si trovarono una sera e decisero di comune accordo chi avrebbe dovuto prendere in mano le briglie del Gruppo e condurlo sulle strade di Lot senza disperderlo nel silenzio. Fu così che l'allora Capo Rapitore Mythchell, uno dei più anziani ladri chiamati sul campo, divenne Capobanda. Supportato dalla fiducia di tutti i ladri, il Mannaro cercò di riportare l'Organizzazione Fuorilegge a dominare le vie del Granducato nonostante gli ulteriori ingaggi che i Nobili effettuarono per accrescere la salvaguardia della Città.

Il nervosismo, una botte di polvere pirica, abbondava nel Covo della Banda e l'ingresso immaturo di una Lady dal ruolo interno eccessivamente elevato, assegnatole dal Capobanda sulla fiducia, e totalmente estranea al furtivo mestiere, non fece che peggiorare una situazione già critica di per sè: strategie fallite, occasioni sfumate e ricavi sempre più rari contriburono ad alimentare discussioni già accese; la paura di venir scoperti o trovarsi indifesi con una spada puntata al collo disunì i ladri, li rese diffidenti ed insicuri sempre più spesso solitari ed inermi, quasi apatici. La miccia venne accesa, e la gilda scoppiò. Inevitabile fu la ribellione da parte dei ladri verso quella donna entrata dalla porta principale senza i requisiti e senza un briciolo di umiltà: il Capobanda Mythchell venne travolto dalla situazione da lui stesso creata e, spodestato insieme al Consigliere Shayna con cui intanto si era unito in matrimonio religioso, si allontanò dal GranDucato nel buio di una notte.

Così riaccadde: la gilda era nuovamente senza un Capo e, presi da una sorta di rammarico e malinconia, i Ladri rimasti iniziarono a meditare che fare. Più volte in passato alcuni banditi avevano dimandato all'Umano del perchè non volesse tornare al Covo, senza mai riuscire però a trovare in lui una risposta chiara alle loro richieste.

Fu una sera verso la fine dell'Inverno che, contro ogni aspettativa, la stella del Libero Vagabondo riprese a brillare: per volontà dei Nobili, il nome del primo Capobanda riprese ad esser sussurrato nelle ombre delle vie cittadine ed il suo rientro al Covo, dalla porta principale e come unico Master, venne preso dai Ladri con entusiasmo e rinnovata fiducia. Abbracciando nuove motivazioni e differenti ideali, Galford iniziò la sua opera di reinsediamento trasformando la Banda dei Ladri in una Corporazione Ufficiale: agli occhi della cittadinanza, questa mutazione non parve segnare chissà cosa, differentemente i Ladri ben capirono la necessità e, tutti concordi, abbracciarono l'idea del nuovo Capo Mastro come unico credo: Qualcosa era cambiato.

Pronta a dimenticare le amarezze, la Corporazione è stretta ora al Palazzo delle Ombre... potenzialmente capace di riemergere ed organizzare da zero una nuova gilda avente come fulcro la Nobile Arte!

Firelips e Galford

 

STATUTO

ARTICOLO 1- DEFINIZIONE

La Corporazione dei Ladri è una Gilda a carattere commerciale il cui allineamento è Neutrale.
Se quello del Ladro non è il mestiere più antico del mondo, poco ci manca, e la vita che egli conduce è talmente dura e difficile, soprattutto inizialmente, che divertirsi vivendo questo "particolare" stile d`esistenza attrae e respinge gli animi e la coscienza di molte genti.

ARTICOLO 2 – SCOPO GENERALE

La Corporazione dei Ladri sviluppa e regola l`attività "commerciale" e le azioni dei fuorilegge del Granducato, partecipa alla vita lottiana e può stringere alleanze o patti con qualsiasi altra Gilda o Mestiere secondo le proprie finalità. Le attività della Corporazione comprendono le Arti più affini alla classe del ladro ed i tre rami principali hanno come referente principale il Mastro responsabile. Oltre alle specializzazioni, un ladro nasce per eseguire raggiri, estorsioni ed inganni (nei limiti del concesso).

ARTICOLO 3 – STILE E COMPORTAMENTO

Il Ladro non è solo qualcuno che si diletta nel furto, deve anche essere una persona brillante; qualcuno che sappia caratterizzare notevolmente il personaggio, sia dal punto di vista linguistico che di azione. E` per scelta un vagabondo, ma se il singolo vuole incrementare le sue conoscenze, il cammino più sicuro è quello di entrare in una Corporazione, che di norma è presente in ogni cittadina.. anche se magari non si è a conoscenza di questo.
Troppo spesso il ladro viene sottovalutato nomando la classe come "buona solo a parlare", in verità il ladro che si rispetti sa maneggiare ottimamente anche le armi, privilegiando però il combattimento a distanza piuttosto che il corpo a corpo, soprattutto se non v`è ragione di lanciarsi in quest`ultimo; per il Ladro che vorrà distinguersi maggiormente in queste abilità, è previsto specificatamente il ruolo di Ladro Incursore.
Il Ladro non ha un definito comportamento e tra i componenti della Corporazione si possono contraddistinguere più personalità: si passa dal losco figuro, riservato e silenzioso.. al compagnone estroverso e simpatico; dal galantuomo di gentile parola al brutto ceffo sarcastico e direttamente beffardo. Alcuni Ladri forse "troppo strani", si mascherano talvolta a tal punto che anche gli stessi amici o conoscenti stentano a riconoscerli.

Saluto: Il saluto ufficiale della Gilda è: "Che le Ombre vi abbraccino" o più semplicemente "Ombre.." (le Ombre = i Ladri; vi abbraccino = vi derubino).

In attuazione della Norma sulla Tutela: Il comportamento degli Adepti tutti deve rispettare l`allineamento della Gilda e della propria razza, ma in nessun caso sono giustificate le violenze su minori o la esibizione gratuita e immotivata di violenza ai danni di inermi cittadini del Granducato.

ARTICOLO 4 – CARICHE E RESPONSABILITA’

4.1 La Corporazione è costituita da una gerarchia ben definita, i ladri semplici e chi per primo si affaccia all`Arte del Furto, costruiscono le basi della Gilda e coprono i ruoli solitamente più numerosi; sopra a costoro vengono coloro i quali hanno da poco iniziato il cammino della specializzazione ed ancor più sopra gli Specialisti. Chiudono ai vertici decisionali del Clan, i Ladri più anziani e che da maggior tempo si dedicano all`Arte, che maggiormente conoscono le tecniche specialistiche e che più degli altri saranno chiamati a rappresentare la classe ladresca nella realtà Lottiana. La Corporazione è così costituita:

Capo Mastro dei Ladri di LOT

Mastro Borseggiatore dei Ladri di LOT

Mastro Incursore dei Ladri di LOT

Mastro Esploratore dei Ladri di LOT

Ladro Acrobata

Ladro Borseggiatore

Ladro Incursore

Ladro Precettore dell'Infante

Ladro Esploratore

Ladro Scassinatore

Ladro

Apprendista Ladro

Manutengolo

4.2 Descrizione dei Ruoli

- Il CAPO MASTRO è il Master della Corporazione e ne è al comando: è responsabile dei rapporti con le Autorità di Lot, è il Cassiere della Gilda e firma i trattati, proponendo all`Ordine dell`Unicorno eventuali cambiamenti dello Statuto o delle Disposizioni Interne. Maestro nell`Arte, conosce molto bene il ruolo che devono tenere gli Specialisti e gli Acrobati e di questi ultimi ne è Responsabile. A lui spetta l`ultima parola ed il potere esecutivo riguardante tutte le decisioni prese dal Gran Consiglio.

- I MASTRI: BORSEGGIATORE E RICETTATORE, INCURSORE e ESPLORATORE, controllano l`operato dei propri subalterni, coordinando tra loro le rispettive azioni ed aggiornando il Capo Mastro su tutti i movimenti dei ladri. A quest`ultimo si rivolgono per chiedere consiglio e per proporre la crescita dei singoli Ladri all`interno della gerarchia. Fanno parte del GranConsiglio e svolgono funzioni di Consiglieri della Corporazione.

- Il LADRO ACROBATA è un membro di rilievo della Gilda, abile nei movimenti, ottimo scassinatore e discreto combattente. Caratteristiche ulteriori che egli deve possedere a livello pratico sono doti riguardanti la destrezza acrobatica nelle manovre di capovolta, d`arrampicamento, di salto e d`equilibrio. A lui spetteranno le azioni dove il maggior rischio è rappresentato dal percorso e non da altre persone. Essendo questa una carica a limitato numero, il diretto responsabile degli Acrobati è il Capo Mastro della Corporazione. A sua volta, l`Acrobata è responsabile diretto di tutti i Ladri.

- Il LADRO PRECETTORE DELL`INFANTE ha il compito d`istruire l`Infante su tutte le Arti ladresche. Ha un ruolo speciale nella Gerarchia della Gilda in quanto, pur non essendo strettamente correlato al gioco ladresco della Corporazione, svolge per essa azione di "presentazione" fornendo agli Apprendisti Ladri ed ai Cittadini del GranDucato, i diversi volti del gioco ladresco a Lot. Il Precettore deve rendere conto delle sue azioni, direttamente al Capo Mastro. E` il responsabile indiretto degli Apprendisti della Corporazione.

- Il LADRO BORSEGGIATORE E RICETTATORE è svelto di lingua, ma ancor più di mano... a lui spettano i lavori più sbrigativi e meno predeterminati, il borseggiatore per eccellenza infatti non fa differenza tra le papabili vittime e, a meno che non abbia puntato tutto su un grosso colpo, colpisce chiunque quando più ne ha voglia. Caratteristiche particolari di questo ruolo sono l`agilità nei movimenti.. la scioltezza e l`astuzia, l`arte della fuga e del travestimento, ma prime fra tutte, l`intelligenza.

- Il LADRO INCURSORE è il ladro fomentatore per eccellenza ed il combattente della Corporazione: egli deve saper bene i propri limiti, in quanto più degli altri ladri si troverà ad esser faccia a faccia con le sue "vittime". Suoi compiti sono il depistaggio inteso come espressioni pratiche del verbo parlato, rapimenti a brevissimo termine e/o azioni di ferimento, l`istigazione e la più capace difesa dei Fratelli Ladri in difficoltà combattive.

- Il LADRO ESPLORATORE è lo scassinatore che per più tempo si è dedicato all`arte che gli compete e più degli altri ladri ha sviluppato il senso d`individuazione e rimozione delle trappole, arrivando anche a saperle costruire. Inoltre, per divenire Esploratori bisogna aver partecipato attivamente ad almeno un`avventura in qualche sotterraneo o luogo al chiuso, dove la responsabilità della vita degli altri viene data maggiormente allo scassinatore. Più avvantaggiato delle altre due specialità, colui che raggiungerà qui un ottimo livello di preparazione potrà divenire, con maggiori probabilità, l`Acrobata della Corporazione (cfr. limitazioni ART. 9.3).

- Il LADRO SCASSINATORE è veloce di mano e attento a tutti i rumori. Essendo questo il ruolo di chi per primo si avvicina ad una più "formante" specializzazione, egli saprà usare le sue doti e conoscenze per l`individuazione e la rimozione delle trappole più semplici ed anche le serrature non particolarmente complicate, saranno da lui eluse con arte e sagacia.

- Il LADRO compie furti semplici. Inoltre supporta qualsiasi azione ove è richiesta necessità. Dimostrando interesse o notevoli capacità per una branca specifica puo` far richiesta di specializzazione; se questa viene accolta verrà posto sotto tutoraggio del Mastro Competente ed in ogni caso del Mastro Scassinatore Esploratore, che insieme ne valuteranno l`operato e riferiranno al Gran Consiglio.

- L`APPRENDISTA LADRO è chi viene ritenuto portato per le operazioni criminose cui è dedita la Corporazione. Ogni apprendista sarà assegnato alla tutela di uno o più Ladri ed avrà un congruo periodo per imparare le Arti basilari (solitamente 1 o 2 mesi). Terminato questo tempo verrà deciso se l`Apprendista potrà divenire Ladro o dovrà abbandonare il Covo.

- Il MANUTENGOLO è un cittadino che non intende percorrere l`arduo lavoro del Ladro, ma che comunque simpatizza per la Banda o ritiene lucroso affiliarsi ad essa. Egli sarà complice e fornirà un supporto alla Gilda tramite azioni di "secondo piano" (reperire informazioni, fare il palo, adescare, custodire il bottino, intervenire per impedire la cattura o trasportare la refurtiva etc). Più specificatamente il suo comportamento è spiegato nell`ART. 9.4 di questo stesso Statuto.

ARTICOLO 5 – MECCANISMI DECISIONALI

Il GranConsiglio della Corporazione si riunisce almeno una volta al mese e ha il compito di collaborare con il Capo Mastro nel verificare il buon andamento delle attività della Corporazione, valutare nuovi progetti e approvarli, verificare che le avventure in corso abbiano regolare svolgimento, valutare le schede sull`attività dei Membri della Gilda e prendere ogni provvedimento connesso (promozioni, passaggio di ruoli, esami, provvedimenti disciplinari, etc.). E` composto da:

- Il Capo Mastro;
- Il Mastro Borseggiatore e Ricettatore;
- Il Mastro Incursore;
- Il Mastro Esploratore;
- Il Ladro Acrobata più anziano;
- Un Ladro Precettore dell`Infante.

Il solo Capo Mastro:
- assegna cariche e incarichi sentito il parere non vincolante del GranConsiglio o di chi ritenga adatto a formularlo e fa parte di diritto di ogni discussione;
- impone qualsiasi provvedimento disciplinare, fino all`allontanamento dalla Gilda, dandone chiara motivazione e avvalendosi, quando lo ritenga, del parere del GranConsiglio;
- assegna il lavoro ai Mastri di Specialità, ai Ladri Acrobati ed ai Ladri Precettori e controlla che tali compiti vengano regolarmente eseguiti per il bene della gilda e il suo corretto funzionamento. Quando intervenga, le sue decisioni sono inappellabili.

Le deliberazioni del GranConsiglio devono essere comunicate all`intera Corporazione per mezzo dei sistemi di comunicazione interni; le comunicazioni potranno essere effettuate dal Capo Mastro o da altro Membro del GranConsiglio allo scopo incaricato.

ARTICOLO 6 – REQUISITI DI AMMISSIONE

6.1 Requisiti di Cittadinanza
La richiesta, se avanzata da un Aspirante che svolge un Mestiere non consono allo stile di vita del Ladro, non verrà presa in considerazione qualora egli non l`abbandoni, preferendo la Corporazione. Per richiedere l`entrata nella Corporazione, il cittadino deve:

- possedere almeno 100 punti Carisma;
- essere nel Granducato da almeno 3 Mesi;
- possedere almeno 15 punti Mente.

Il richiedente verrà osservato dai Ladri per un periodo minimo di una settimana e solo chi saprà destare interesse con le proprie azioni e/o parole, sarà convocato dai Capi. Ogni nuovo Ladro presterà Giuramento di Fedeltà alla Corporazione, impegnandosi a mantenere i segreti della Gilda e dei Fratelli ed a mantenere il vincolo di Fratellanza con gli altri Ladri.

6.2 Le Razze
Versatili e spesso senza scrupoli, gli Umani si adattano con facilità alla vita del ladro. Anche Hobbit, Elfi, Drow e Mezzelfi si considerano adatti alle richieste del mestiere. I Nani e gli Gnomi ladri, anche se meno comuni, sono rinomati per la loro esperienza con serrature e trappole; così come le Fate ed i Folletti sono famosi per le tecniche illusorie ed i molti trucchi o scherzi da loro attuati. I Demoni, i Vampiri ed i Mannari tendono ai ruoli più combattivi e, anche i Kendot che non considerano l`Arte del furto un`offesa alla propria morale, sono ben accetti.
E` esclusa dalla Gilda, per incompatibilità di indole, la razza Angelica. Per tutti i Ladri la Fratellanza con gli altri componenti deve venire prima di qualsiasi questione razziale; per lo stesso motivo il Mannaro che rifiuterà di mettere i Ladri al di sopra della Fratellanza con il Branco, incorrerà nel giudizio del GranConsiglio.

ARTICOLO 7 – CARRIERA

7.1 Eventuali cambiamenti di ruolo avvengono per valutazione del GranConsiglio e su decisione del Capo Mastro. Per le promozioni, il Ladro in questione viene prima contattato per l`assenso coscienzioso e responsabile verso il ruolo che andrà a ricoprire.

7.2 Le Specializzazioni: iter obbligatorio riservato ai Ladri che tentano il cammino verso una specializzazione, è il raggiungimento delle conoscenze basilari nell`arte dello scassinamento. Il passaggio di livello non avviene in automatico, ma ogni Ladro deve seguire le lezioni di base per la conoscenza di alcuni tipi di trappole e serrature non eccessivamente complicate. Tutti i Ladri che scelgono di ampliare le loro conoscenze in questo modo e che passano le lezioni, diventano Scassinatori: durante questo periodo iniziano ad avvicinarsi al ramo da loro prescelto, seguiti dal Mastro e dai Ladri di competenza. Il Ladro che nell`arte dello scasso troverà la propria strada, potrà divenire Esploratore accrescendo le competenze ed affermandosi Specialista, con maggiore possibilità di divenire uno dei pochi Acrobati della Corporazione.

7.3 Provvedimenti disciplinari invece, possono nascere da comportamenti scorretti rispetto ai cittadini del GranDucato, rispetto ai fratelli Ladri e alla Corporazione e alle responsabilità ed impegni cui il Ladro è sottoposto. Vengono decisi dal Capo Mastro, dopo averne discusso con il GranConsiglio.

ARTICOLO 8 – DIMISSIONI / ESPULSIONE

L`espulsione o l`allontanamento temporaneo dalla Corporazione è decisa dal solo Capo Mastro, che in ogni caso è tenuto a discuterne precedentemente con il GranConsiglio. Il Ladro sarà oggetto di discussione se:

1. Ignora o contravviene polemicamente alle decisioni del GranConsiglio o del Capo Mastro;
2. Richiede adesione ad altra Gilda o Mestiere senza averne discusso con il Capo Mastro;
3. Si comporta in modo non adeguato per quel che concerne l`interpretazione del ruolo Ladresco;
4. Risulta inadempiente ai propri doveri di Gilda;
5. Non frequenta il Granducato per un lungo periodo senza essersi giustificato con il Capo Mastro;
6. Tradisce i segreti della Corporazione, diffondendo pubblicamente o a terzi notizie private della Gilda, o provoca un danno ad un Ladro della stessa;
7. Viene esiliato per gravi motivi.

Qualora un membro della Corporazione decida di rassegnare le dimissioni di sua spontanea iniziativa, egli dovrà presentare la motivazione al Capo Mastro, il quale deciderà se accettare o meno le dimissioni.

ARTICOLO 9 Varie ed eventuali

9.1 I Lavori su Commissione
I Ladri della Corporazione possono esercitare la loro Arte su commissione del singolo cittadino, se contattati per gli accordi con almeno una settimana di anticipo. Tempi, date e modalità sono comunque sempre soggetti alla disponibilità della Corporazione e alla necessità di non intralciare le usuali attività della stessa. L`accettazione del lavoro è subordinata ad un colloquio con il richiedente e non è mai obbligatoria, di tale colloquio si occuperà personalmente il Mastro Specializzato in questione o un Ladro da lui delegato. La decisione viene presa dal GranConsiglio della Gilda, che deve esser messo a conoscenza dei termini del Contratto previo lavoro. Altresì il GranConsiglio può decidere di recedere dal Contratto in ogni momento precedente alla prima azione.

9.2 Il Bottino.
Il frutto delle singole azioni dovrà esser trasferito al Capo Mastro, il quale ne restituirà una parte al Ladro interessato; ogni azione deve esser in ogni caso dichiarata al Mastro Responsabile, che provvederà a tenere una lista di azioni dividendole per ogni Ladro sotto la sua responsabilità; se le azioni perpetrate e dichiarate in tal modo saranno ritenute di livello crescente dal Mastro Responsabile, sarà suo diritto parlarne con il Capo Mastro per decidere un eventuale premio da elargire al Ladro che con quell`azione ha ben svolto il suo ruolo per la Corporazione. Il guadagno di avventure intraprese con altre Gilde o Mestieri invece, va versato per intero al Capo Mastro, che della Gilda è anche Cassiere.

9.3 Il Ladro Acrobata.
Diverrà Acrobata il ladro specializzato e dalla lunga esperienza che, seguito dal Capo Mastro, apprenderà le manovre indispensabili del Ruolo e verrà poi da egli promosso, dopo averne discusso con il GranConsiglio. Limitati nel numero e nella razza, gli Acrobati potranno essere massimo 3 (tre) nello stesso periodo temporale e soltanto Umani, Elfi, Drow, Mezzelfi o Kendot. Al Capo Mastro decidere quali aspiranti Acrobati seguire e valutarne i progressi. L`aspirante, che respinto dal Responsabile e ancora desideroso di tentare la prova, potrà richiedere il ruolo dopo tempo minimo uguale a 3 mesi.

9.4 Il Manutengolo.
ll Manutengolo non verrà mai riconosciuto pubblicamente e verbalmente da un qualsiasi Ladro della Corporazione, ed anche se le azioni di quest`ultimo potrebbero ostentare conoscenza o fraternità, il rapporto tra i Ladri effettivi ed i loro complici è strettamente regolarizzato. La tutela della Corporazione è alla base del rapporto lavorativo tra essi: il Manutengolo infatti non è chiamato a prestare il Giuramento che il Ladro deve affermare per potersi definire tale, anche per questo se mai un Manutengolo si dovesse trovare in pericolo, alcun Ladro della Corporazione agirà in sua difesa a meno che non sia il Capo Mastro od il GranConsiglio a deciderlo. In questo senso la vita del Manutengolo è affidata a lui stesso e sarà ottima cosa per lui non pubblicizzare la conoscenza diretta con i Ladri. Altresì, qualora il Manutengolo tradisse la Corporazione rivelando segreti interni o facendo il doppio gioco verrà disconosciuto dal Capo Mastro e punito per l`onta perpetrata ai suoi danni. Limitati nel numero, complici di codesta specie potranno esser non più di un quinto del numero totale di affiliati alla Gilda.

Saluto Ufficiale: Ombre

Sito Ufficiale: http://spazioinwind.libero.it/galford


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