La Resurgo di Oric
Il Tempio della Dea Themis
Prologo: | alla presenza del Pendrawen ITemplari si rinnova al Tempio un rito antico, in nome della Dea i Chierici riportano alla vita uno scudiero ... |
Il sacro Tempio di Themis si apre ai presenti in tutta la sua solenne austerità; le torce appese alle colonne delle navate emanano in tutto il luogo una luce soffusa, mentre i numerosi ceri che adornano il Sacro Altare, fanno ancor più risaltare il bianco lucente della Sacra Effige della Dea. Alcuni gradini al di sotto del Sacro Altare, un catafalco marmoreo, adorno di un semplice telo bianco, è pronto ad accoglier la salma. Forti odori di incenso si spargono per tutto il luogo, contribuendo ad aumentare la già forte mistica atmosfera del luogo sacro |
Silenziosamente, una processione di sei individui incappucciati, avvolti in neri manti, fa il suo tetro ingresso. Con loro recano, su di una barella di legno scuro finemente lavorata e adorna di fiori blu, il corpo senza vita di ORIC avvolto in un bianco sudario decorato con una mezzaluna blu, simbolo di Themis |
Giunti innanzi al catafalco marmoreo, gli Incappucciati depongo lentamente il corpo senza vita di ORIC, liberandolo dal sudario per poi andarsene silenti così come erano venuti |
Non appena il corpo del defunto viene posato sul catafalco marmoreo, un'aura di tenue luce azzurrina circonda la Sacra Effige, spandendo nel luogo una sensazione di pace e serenità che ogni fedele riesce chiaramente a percepire |
Rapidissime, due sfere di luce azzurra partono dalla Sacra Effige della Dea, andando a colpire i due battenti della porta principale del Tempio, che si aprono ruotando lenti sui loro cardini. All'esterno, non si riesce a distinguere nulla, ogni cosa è avvolta da una nebbia gelida e innaturale, che si fa sempre più densa; con lentezza, ma senza mai fermarsi, la nebbia par muoversi, come dotata di vita propria, dirigendosi verso il centro del luogo consacrato |
Ed ecco che la nebbia innaturale inizia improvvisamente a lampeggiare di forti bagliori verdastri, vorticando su sè stessa sempre più rapidamente, sino a dar forma a un individuo alto ed esile, avvolto interamente in un nero manto. Il volto, interamente nascosto dal cappuccio delle vesti, ogni tanto viene contornato da sbuffi di vapore, segno che l'essere è infastidito da qualcosa, e più precisamente dai forti odori di incenso. Scuotendo il capo, inizia a grandi passi a muoversi verso il catafalco, contornato da un'aura gelida e inquietante |
Giunto dinanzi al catafalco, il Traghettatore inizia a sibilare con voce che par provenire dall'aldilà "Servi della Dea, io qui reco con me l'anima invisibile di questo defunto, ma prima di permettervi di averla, devo soddisfare una piccola formalità..." indi si sofferma alcuni istanti per poi riprendere "E' infatti necessario che il Sommo Ade riceva la giusta offerta per la sua pietà verso questo defunto." Indi, si avvicina ancor di più al catafalco, afferrando lestamente le mandibole di ORIC e introducendo alcune dita nella bocca, frugando nel cavo orale del defunto in cerca dell’obolo. Trovatolo, estrae le dita assieme alle monete, riponendole accuratamente in saccoccia. "Chierico...L'anima è tutta vostra..." sibila senza voltarsi prima di dissolversi nuovamente così come era giunto |
Ed ecco che improvvisamente, la Dea manifesta la Sua presenza in modo ancor più forte: le torce ed i ceri si spengono all’unisono, estinti da un impalpabile vento divino, che lascia nei fedeli una sensazione di pace e benessere. L’alone azzurrino che circonda la Sacra Effige aumenta d’intensità sino a convogliarsi in un unico cono di luce pulsate, che va ad avvolgere il catafalco del defunto ed il Chierico Officiante |
Una musica celestiale si diffonde per l'aere al tocco del Chierico, una musica che par cantata dalla Dea stessa. I cuori dei fedeli si colmano di speranza al sentir queste note misteriose e questa voce pura e cristallina come l'acqua di montagna; la Dea è presente ora più che mai, la Dea sta sorridendo; chiunque Le sia devoto lo percepisce chiaramente. Nel mentre, il corpo inerte del defunto si circonda di una misteriosa luminescenza, mentre il gelo assoluto cala nel luogo consacrato, attanagliando i presenti. Solo i Chierici, in comunione con la Dea, non risentono di tali cambiamenti |
Mentre la melodia divina continua a riempire la sala con le sue dolci note di speranza, la luminescenza che circonda le salme viene assorbita all'interno delle stesse. Le mani del Chierico ELTHERIAN si riempono di luce, luce che lentamente viene assorbita dal corpo del defunto. Ed ecco che infine, un primo, debole, battito cardiaco rianima il cuore redivivo di ORIC. La musica della Dea diviene ancor più dolce e luminosa, segno tangibile a tutti che la Dea sta concedendo la Sua Misericordia |
La musica divina diviene ancor più carica di vita e speranza, la Sacra Effige si circonda di un'alone dorato, mentre il corpo di ORIC viene avvolto dalla Luce della Dea. Ogni ferita infertagli viene sanata e scompare. Lentamente, la luce viene assorbita dal corpo; il suo colorito si rifà vivo, mentre ogni suo organo torna a funzionare. |
Ed ecco che la musica divina si assopisce, le torce ed i ceri del Sacro Altare si riaccendono, la temperatura ritorna normale e la luce che avvolge il corpo del resuscitato viene interamente assorbita da questi. La Dea Themis ha concesso la Sua Misericordia, ed ora colui che fu defunto è nuovamente tornato tra i vivi. Un ultimo soffio di vento divino, fa capire a ogni fedele, che la Dea sorride lieta ai Suoi servi |