La festa di Samhain
Le sponde del Lago Averno
Prologo: | quale luogo migliore per Streghe e Druidi per onorare la festività del Samhain se non le vicinanze dell'Averno? ... |
La volta scura della Notte è puntinata da miriadi di stelle che illuminano come fuochi chiari la festa di Samhain, festa degli Spiriti. Nella radura poco distante dall'Averno è già tutto sistemato e pronto per la Celebrazione che vedrà uniti Streghe e Druidi. |
Lo spazio rituale è illuminato da numerosi Fili di Luce, pianta Magica, che donano all'ambiente un chiarore azzurrino. L'altare ornato con i colori autunnali, da frutti e foglie, è invece illuminato con lanterne create da zucche arancio intagliate, al cui interno vibrano lucenti fuochi fatui. Fuochi e luci ricordanti le anime dei defunti, per quella connessione che in questa notte è così forte, il velo è sottile tra il mondo terreno e quello ultraterreno. |
Giungono presso la Radura le Streghe ed i Druidi. I Druidi via Terra, una serpentina di genti di bianco vestita, la tunica rituale. E le Streghe via Aria, sulle loro scope volanti, accompagnate da piccole zucche luminose, una scia di luce nel cielo scuro la loro comparsa. |
Celebranti, Druidi e Streghe attorniano l'Altare. Su di questo già un calderone ribolle lento, oggetti sacri, erbe. Fuori dal Cerchio una pira che arde alta. Mani che si uniscono l'una con l'altra, diverse le Energie, medesima la Fede. |
Al richiamo dei guardiani degli Elementi si ha la creazione del Cerchio. Un filo d'argento si dipana dall'Arcistrega e dall'Ard Rhys, come un serpente scivola attorno a coloro che sono attorno all'Altare, posandosi verso Terra. Così è creato il Magico e Sacro Cerchio. |
Al centro del cerchio, una grande fiammata di fuoco fatuo avvampa, alta diversi metri. Azzurro e blu, dalle sfumature bianche. Diversi fuochi fatui avvampano su diverse superfici, piccoli, assolutamente innocui, seppure un poco emettano freddo, e aventi un aria spettrale. |
Il grande fuoco fatuo comincia a tremolare, quindi vibra più velocemente, e si allunga verso l’alto, alcune volte, quasi di scatto, e ogni volta che si ritira, uno spirito dall’oltretomba, di forma vagamente umanoide, seppure abbia la vita in giù mutata in uno strale di energia, comincia a vorticare sopra le teste dei presenti. Lo spirito ha totale di movimento, seppur non possa uscire dal Cerchio. |
Vortica lo Spirito sopra i presenti, muovendosi e sfiorando i corpi con quella sua aria impalpabile sia di Druidi che di Streghe nel Cerchio, provocando sensazione di freddo ed al tempo stesso di potere. Simbolo di quella notte dei Morti, ove il Velo tra i mondi è così sottile. |
Tutti alzano al cielo le zucche. Lo Spettro s'agita, per gettarsi nelle zucche apparentemente ed inesorabilmente attratto da quelle. Passa sui fuochi fatui entro le lanterne intagliate a visi demoniaci e simboli pagani, facendo vibrar l'Elemento magico quasi sino a spegnerlo. In fine ritorna presso l'alto Fuoco, tornando al suo mondo. |
Il Cerchio di luce Argento smette di pulsare, l'Energia del Circolo scema lentamente, ritornando verso i due officianti. Ma una stilla chiara, trasparente e luminosa scivola addosso ad Iriador, investendolo con nuova magia. Potente. Una parte di Spirito ha attorniato il fuoco dell'Elfo. |
A conclusione del rituale, i fili di luce cambiano colore, emettendo finalmente di nuovo luce calda e confortevole. Il calore torna nel luogo riscaldando i corpi dei presenti, e il banchetto può partire, a base di frutti e ortaggi di stagione, ritualmente saranno presenti piccolissimi tortini salati di fave e zenzero. Ad annaffiar il tutto idromele, succo di mele, vino rosso. |