L'Esilio di Maglor
L'ingresso al Salone del Fuoco
| Prologo: | dopo i vari e terribili eventi che hanno caratterizzato quella che fu la minaccia di Maglor, per questi giunge l'ora di rispondere di tutti i suoi crimini...Nel Salone del Fuoco a Minas Tilsul sta per svolgersi il processo a carico del traditore... |
La stanza in cui avverrà il processo è il Salone del Fuoco di Minas Tilsul... Un ampio salone dalle pareti coperte di arazzi raffiguranti antiche scene tratte dalla mitologia degli elfi Antichi...
In fondo alla stanza c’è un grande camino in pietra scolpita. Su un lato del Salone sono stati preparati dei rialzi in legno di diverse altezze per permettere a tutti di veder bene il processo...
Luinel a passo lento giunge
di fronte alla grande porta del Salone del fuoco... avvolta nel suo solito manto
blu, un sottile filo in mithril sulla fronte... I paggi indaffaratissimi finiscono di sistemare le ricche sedie in legno pregiato sui rialzi e le sedie che nel centro della stanza ospiteranno i principali interessati
Luinel oltrepassa la
soglia... e osserva i paggi finire di sistemare... li saluta con cenni lievi del
capo mantre slaccia il manto al collo... Varda vede dinanzi a sé una
figura nota entrare nel Salone del Fuoco... la raggiunge per entrare con lei 
Lianthas l’alto elfo fa il suo ingresso
nella ricca sala...la tenuta completamente di color nero contrasta con il candido
mantello nel cui retro è raffigurato lo stemma del suo Casato e il simbolo di
Alcarin...i lunghi capelli neri a treccine sono raccolti da un fiocco dietro
la schiena Luinel lascia scivolare il
manto dalle spalle, posandolo poi ripiegato sul braccio sinistro... appena un
passo oltre la porta... Varda 
<saluta la Precettrice con sguardo sereno>
Nolwë sorella... finalmente oggi la giustizia seguirà il suo corso... Royan [Consigliere dei
Grigi] avanza con passo tranquillo ed elegante, l’eburnea mano poggiata con
levità sul braccio del Luogotenente Albaran. Il bordo ricamato d’argento della
bianca tunica ondeggia, sfiorando il suolo al ritmo dell’avanzare della sottile
figura dell’Elfa. Di tanto in tanto, accosta la testa coronata di riflessi
tizianeschi a quella dell’Elfo, mormorando brevi commenti, ma lo sguardo grigio
rimane alto e vigile. Scruta il legno scuro della grande porta. Esercita una
lieve pressione sul braccio del proprio accompagnatore, quasi in attesa. 
Albaran [Ambasciatore dei
Grigi - Lgt. Fanteria] Incede lentamente al fianco della Consigliera porgendole
il braccio per sostenerla...la grigia tunica e l’argentee rifiniture della
stessa entrano in contrasto con il candore della tunica della sorella, formando
splendidi scintilli agli’occhi dei presenti. La fine cintura in cuoio ornata
d’argento, sostiene lo splendido fodero della lunga, di cui si può osservare
solamente l’elsa intarsiata Luinel si volta sentendo la
voce della Custode Rossa... Lianthas si ferma vicino ai
paggi ai quali consegna le due antiche spade di famiglia porgendole con
delicatezza nemmeno fossero vasi di cristallo Luinel 
Aglarie ar Nolwe a voi Custode <saluta anche
gli altri due eldar che vede sopraggiungere> sì finalmente il giorno è arrivato... Varda con un cenno fa sgomberare
la sala dai paggi, tranne uno che sarà pronto a servire quanti lo chiameranno Lianthas finito di
consegnare le sue spade si volta facendo vagare le iridi glaciali sulla sala e
sui presenti Luinel saluta anche il
terzo che sopraggiunge... Royan 
[Consigliere dei Grigi] Mith Gwai Le a Voi presenti...<facendo
scivolare le grige iridi sugli Elfi> Albaran [Ambasciatore dei
Grigi - Lgt. Fanteria] alla breve stretta della sottile mano della Consigliera,
volge il capo verso il suo volto, osservandone i lineamenti...i ramati capelli
raccolti sul capo, le donano un’aria ancor più elegante... Varda <riconoscendo il saluto> Elelaíth e Nolwë Luinel seria in volto resta
al fianco di Varda... Albaran 
[Ambasciatore dei Grigi - Lgt. Fanteria] <dopo
aver riportato lo sguardo sui presenti, segue l’esempio di Royan e con tono
serio, ma leggero> Mith Gwai Le <chinando il capo in segno di saluto...> Varda <raggelandosi nel vedere il terzo elfo>
Nolwë meser Lianthas... invero non credevo che vi avrei visto qui quest’oggi,
ma indubbiamente ci speravo Lianthas elen síla lúmenna omentielvo <con accento e
pronuncia incerta e facendo un leggero inchino nei confronti delle dame> Lianthas guarda Varda
sperando di aver capito chi ella sia e le sorride in maniera cordiale
Luinel nota Varda
raggelarsi e il suo sguardo grigio si posa su Lianthas...
Varda <spostando lo sguardo sui due elfi grigi>
E’ un onore avere una rappresentanza di tanto nobile stirpe tra gli Antichi.
<piega il capo poi prosegue> sentitevi liberi di chiamare il paggio per
ogni vostra necessità Lianthas In vero mi è stato chiesto di partecipare...<con
tono senza alcuna espressione>...e visto i miei rapporti con Alcarin non
potevo rifiutarmi Lianthas Piuttosto devo ringraziare per avermi concesso
di esser presente <in tono cortese mentre nota lo sguardo di Luinel> Royan [Consigliere dei Grigi] <ricambia il saluto
di Varda, chinando appena il capo e scrutandola> Vi ringrazio...E’ un onore
per noi poter essere presenti in questo...<riflette per qualche secondo>
delicato frangente per l’Ernil dei Noldor. Varda <tornando su Lianthas> Conosco bene le tristi
vicende del vostro rapporto con la madrepatria... <sorridendo lievemente> e a lungo ci siamo informati su di voi, sia qui che in Aredhel Luinel accenna un sorriso a
Lianthas... Luinel resta in silenzio
ascoltando Varda... Varda <notando dalle finestre il cielo fattosi buio>
A momenti il nostro Dol Atar giungerà... Vi prego di accomodarvi Lianthas Lo stesso hanno fatto i miei fratelli di Alcarin
riguardo le Vostre vicende e quelle più interessanti per loro del...<ha un
ripensamento o sembra cercare una parola che non trova poi riprende> di ser
Maglor <si nota un leggero fastidio nel pronunciare quel nome> Luinel Sì, dovrebbero sopraggiungere a momenti... <mormora
pacatamente> Albaran [Ambasciatore dei Grigi - Lgt. Fanteria] Consigliera
Venite prendiamo posto <la voce dell’elfo rimane sulle labbra assieme a quella
vivacità che costeggia le scure iridi, lapislazzuli gocciolanti di luce, ove
intarsi di cromatico e intenso azzurro solcano le venature> Lianthas alle parole di
Varda si guarda attorno non sapendo dove sia destinato ad assistere
Royan [Consigliere dei Grigi] <annuisce brevemente
alle parole del proprio accompagnatore, lasciandosi condurre presso una delle
pregiate sedie. Lo sguardo é indifferente, ma le orecchie ben attente alle parole
che scivolano nella sala> AccomodateVi accanto a me, Albaran...<mormora,
meditabonda> Varda <notando la perplessità di Lianthas> voi
rimanete un attimo accanto a me, non mi avete ancora spiegato perché siete venuto... Maglor giunge scortato da
due Noldor armati di lance e spade corte. L’elfo è magro e di un pallore di
porcellana, i lineamenti freddi e seri Lianthas rimane immobile e
statuario tanto essenziali risultano essere i suoi movimenti indi si avvia verso
la prima fila di rialzi presenti nella sala non ritenendo esser suo posto
sedersi in una delle sedie principali Luinel affida il manto al
paggio che le si avvicina... la veste azzurra riluce argento illuminata dalle
torce presenti nella sala... Luinel si volta avvertendo
una presenza... lo sguardo grigio e serio... sul volto di Maglor ora così trasfigurato... Royan ha un breve sussulto.
Si volta lentamente e lo sguardo si posa sull’Elfo scortato dai Noldor armati.
Corruga la fronte, socchiudendo le palpebre. Sussurra qualcosa ad Albaran, prima
di spostare lo sguardo. Varda <interrompendosi> Ben giunto M... <si
blocca non ritenendo l’elfo degno di essere chiamato con il proprio nome> messere... piacevole il sotterraneo? Lianthas sentendo le parole
della Custode si ferma e le si riavvicina chinando leggermente il capo con aria
di chieder scusa Luinel lancia uno sguardo a
Varda... Albaran [Ambasciatore dei Grigi - Lgt. Fanteria] Certo
muinthel. <così dicendo aiuta Roya a sedersi accomodandole la sedia, indi
con calma ed eleganza si siede a sua volta alla destra della sorella, scostando
la lunga a modo che non disturbi i suoi movimenti e nemmeno quelli dei presenti> Luinel Maglor... <mormora lentamente> Mae Govannen... Maglor 
<sorride di un sorriso tra il triste e il velenoso>
Molto bene Custode....L’Ombra nasconde le colpe e occulta le brutture Luinel accanto a Varda
osserva Maglor tra le guardie... scuote impercettibilmente il capo alle sue
parole... Lianthas guarda l’elfo che
sembra esser l’imputato e causa delle tragedie del suo popolo e della sua
famiglia ma la sua espressione non cambia rimanendo al fianco di Varda Varda <continuando la frase di Maglor> e rende
torvo il pensiero.. Ad ogni modo <fa un cenno ai due Noldo che lo hanno scortato> ora sedrete qui al centro della stanza... che siate investito dalla luce Albaran [Ambasciatore dei Grigi - Lgt. Fanteria] <rapido
porta lo sguardo sul traditore osservandolo con aria di superiorità...indi riporta
l’attenzione sulla sorella e con leggerezza le sussurra> Avete bisogno di
qualcosa Consigliera? Maglor si inchina alle Dame
cerimoniosamente, i suoi capelli quasi bianchi sono sciolti ma puliti. L’elfo è vestito di nero, gli abiti aderenti fasciano il suo fisico snello Luinel non si scosta da
Varda.. sulla fronte della Noldo il sottile filo in mithril trattiene i lunghi
capelli neri acconciati all’elfica maniera... Varda percepisce un
cambiamento d’umore nell’elfo al suo fianco... poi rivolgendo un’occhiata a lady
Luinel le fa capire che è giunto il momento di iniziare Roderik varca la soglia ove
si svolgerà il processo, alto è il suo capo mentre la lunga tunica color della
notte scivola sulla pavimentazione marmorea. Egli non profesrisce parola alcuna
limitandosi a far scorrere il suo sguardo sugli astanti. Lianthas "Auta i lómë
Aurë entuluva" dice sottovoce verso Maglor quasi stesse pronunciando un
incantesimo... Luinel accenna un sorriso
all’inchino di Maglor, ricambiando con un lievissimo cenno del capo e un accenno
di sorriso... Lianthas gioca con uno
degli anelli che porta alla mano destra mentre riporta lo sguardo su Varda
Royan [Consigliere dei Grigi] <scuote il capo più
volte, osservando appena Albaran> Vi ringrazio, muindor amin, ma la mia unica
necessità, al momento, é comprendere...<scruta nuovamente l’Elfo Maglor,
prima di avvedersi dell’ingresso del Dol-Atar Roderik> Luinel lo sguardo va oltre
le guardie e Maglor posandosi su Roderik che oltrepassa la soglia...
Luinel Aglarie ar Nolwe Dol Atar... <lo guarda con
preoccupazione sapendo il brutto periodo che ha trascorso negli ultimi tempi> Royan [Consigliere dei
Grigi] si solleva dalla sedia e si esibisce in un breve inchino di rispetto alla
volta del Dol-Atar, ma senza proferir parola. Varda <cogliendo lo sguardo dello zio e notando come
i suoi sentimenti non siano cambiati dalla notte insonne appena trascorsa si
prepara ad iniziare> Nolwë a voi tutti <con voce forte ma pacata> siamo
infine giunti a questo giorno, a questo processo... <continuando> Albaran [Ambasciatore dei Grigi - Lgt. Fanteria] <porta
lo sguardo sul nuovo giunto, che riconosce...Si alza e china il capo in segno
di saluto, Indi riporta nuovamente l’attenzione su Royan accomodandosi ancor
meglio sulla comoda e pregiata sedia in legno, incrociando le braccia al petto>
Comprendere dite? Penso che la verità sia, per nostra sfortuna, ancora molto
lontana dall’esser intutita... Varda <sospirando> Che dunque il Tempo e il Fato
si compiano per costui <indicando Maglor> che di sì tante colpe si è macchiato Maglor <sorride risollevandosi> Luce e Aria mi
faranno bene..<vede entrare il Dol Atar e si inchina di nuovo> Lunga vita
a Roderik dei Noldor Roderik continua ad
avanzare, il suo passo denota la naturale quiete che aleggia nel suo animo, chi
lo conosce bene scorge però nel suo stesso sguardo un moto d’inquietudine
antica. Il suo capo accenna un saluto ai presenti mentre giunge prossimo al
trono che lo attende immoto. Lianthas notando
l’imminente inizio del processo si sente fuori posto vicino a Varda e lancia
nuovamente uno sguardo ai rialzi Royan [Consigliere dei Grigi] <torna a sedersi, imitando
Albaran> Ancora dovrò ripeterVi che non confido nelle verità assolute...<mormora
ad Albaran, in tono canzonatorio sfregiato da un senso di oppressione che la
rende inquieta. Lo sguardo si sposta veloce, distratto> Luinel torna in silenzio
notando lo stato d’animo di Roderik... resta al fianco di Varda... il volto
sereno seppur serio... Varda <guardando il Dol Atar silenzioso immerso nei
propri pensieri e fantasmi e poi voltandosi ancora verso Maglor> Voi... siete
chiamato a parlare in vostra difesa, e le vostre parole saranno poste al giudizio
del Dol Atar... risponderete delle seguenti accuse... Varda ...tradimento dei Noldor e lesa maestà, omicidio
della Noldo ArwenUndomir, rapimento Dol Atar ed Esarca Roderik, appropriazione
indebita di titolo di Dol Atar ed occupazione di Minas Tilsul con relativi danni,
inganno della corte degli Eldalië e uso improprio delle arti magiche sull’allora
Hotron Charis Luinel di nuovo posa lo
sguardo grigio sul volto di Maglor... Maglor si erge serio
ascoltando le accuse che gli vengono mosse, col viso scruta i presenti, i begli
occhi color turchese si soffermano in particolare su Lady Royan
Albaran [Ambasciatore dei Grigi - Lgt. Fanteria] Vi capisco,
ma siamo qui per reperire un capo del filo di questa matassa, a mio avviso molto
intricata...<accorgendosi dell’inizio del processo, per non disturbar oltre
si zittisce e attento osserva Varda> Lianthas cercando di non
farsi notar troppo ed essere di disturbo...si avvia silente verso uno dei rialzi
e si siede Luinel annuisce seria ad
ogni capo di accusa pronunciato dalla Custode Rossa... e nella mente ogni
episodio si fa chiaro nuovamente... Roderik si siede volgendosi
dunque scostando con la mancina il drappeggio del lino tinto nei colori della
notte. L’elda ascolta cio che si proferisce all’interno della sala mentre impone
tacitamente il silenzio volgendo il capo alla volta di Varda cui compito è la
pubblica accusa. Parrebbe che dia poco peso alla presenza stessa di Maglor quasi
volesse soprassedere su un fastidio personale cui per discendenza sa tenere
le redini in nome della naturale condizione di neutralità della sua stessa discendenza. Royan [Consigliere dei Grigi]
si racchiude in un quieto silenzio. Lo sguardo grigio é fisso su un punto indistinto
della parete. Solo le dita della mano destra si muovono giocherellando col lembo
della manica, in un gesto che le é abituale. Lianthas rimane con gli
occhi fissi su Maglor cercando i suoi ma facendo attenzione alle parole d’accusa
pronunciategli contro Varda <cercando un segno d’approvazione da parte
del Dol Atar> Dunque elfo, sia a voi la prima parola... Varda diventa silente
combattendo con i propri impulsi... sulla fronte le brilla Naranna, il rubino
simbolo del fuoco e dei cuori della sua gente... Maglor <sorride sprezzante> Vi ringrazio per questa
magnanima offerta Dama Varda, Infuocata Dama dei Noldor....riconosco il peso
delle mie azioni e rifiuto solo l’accusa di omicidio, visto che la morte di
Arwen è avvenuta durante regolare duello e quella di uso della magia su Charis...chi
la conosce sa che non era la magia a guidare le sue azioni Luinel osserva Maglor...
Lianthas si sfiora il medaglione
che tiene appeso al collo facendolo illuminare leggermente forse per riflesso
con le luci della sala...gli occhi rimangono a esaminare Maglor in ogni minimo
particolare Luinel ascolta attenta le
parole di Maglor... guarda Varda per un breve istante sentendola inquieta e
fremente... Royan [Consigliere dei
Grigi] continua ad accarezzare il lembo dell’ampia manica con le dita
affusolate, ascoltando silente. Talvolta sposta lo sguardo dalla parete per
osservare l’imputato. O il Dol-Atar assiso sul trono. Varda <sarcastica> A ognuno il suo punto di vista...
Il Dol Atar vi ascolta e infine si deciderà la vostra sorte, ma per favore <sorride>
non cercate di farci credere che lady charis si era davvero invaghita di voi,
lo sa bene chi, andandola a liberare, la senti urlare <alla mente le tornano
tutti i racconti di chi ebbe una parte in queste vicende> e in quanto ad
Arwen, il duello era regolare, non lo era l’inganno del veleno, non per un elfo
della nobile stirpe di cui voi vi proclamate appartenere Roderik Il fuoco ha un impeto
dettato dal vento che spira dall’uscio aperto, alle parole di Maglor il noldo
risponde con un serrarsi naturale delle mascelle, solo un attimo pari al tempo
in cui il medaglione simbolo dell’ernil riluce del metallo in cui è forgiato.
Ancora una volta resta in silenzio, muto spettatore d’inquieta parvenza, il
suo respiro si ripete regolare, la mano destra si poggia sul bracciolo destro
dello scranno mentre le dita ghermiscono il materiale con cui è forgiato quasi
ne volesse saggiare la consistenza. Varda <chiamando un paggio a sé si fa consegnare
uno scrigno in legno> Mi spiace deludere tutti voi presenti... e anche voi
Maglor, che probabilmente speravate di trovar piacere masochista e vittimista
nella giusta punizione... ma il processo non avrà il decorso che tutti immaginavamo Lianthas ascolta le parole
e le accuse sommandole a quelle della sua gente ma non valutandone le entità
Royan [Consigliere dei
Grigi] alle ultime parole della Custode, fa saettare gli occhi grigi sullo
scrigno di legno. Con aria interessata, attende. Luinel nota lo scrigno... e
fa un profondo respiro... Varda <scrutando le espressioni dei presenti>
Molti di voi forse non ricordano della missione del nostro fratello Brezzanelbosco...
Egli fu mandato dal Dol Atar Roderik in missione sulle coste... <sollevando
lo scrigno> E questo è il frutto del suo lavoro che alla fine lo ha portato
via da noi, avendo egli ascoltato il canto del mare Maglor stringe gli occhi ad
una fessura mentre sente le parole di Varda e vede il paggio che porta lo
scrigno Maglor <sussurra> A voi che le spume delle acque
cantano Varda In questo scrigno vi sono dei documenti... pergamene
scritte dal Dol Atar in tempi ormai andati... e poesie... Quale sorpresa per
me fu stanotte leggere una poesia di queste e vedere che era identica a quella
che una volta lo stesso Maglor scrisse Varda <tornando con lo sguardo su Maglor> Volete
infine aprir le nostre menti alla verità? Maglor <sorride triste> scivolando lievi su conchiglie
di perla Luinel guarda stupita Varda
poi di nuovo Maglor... mormora "poesie..." ricorda della missione oltre il
mare... Lianthas continua ad
accarezzare il medaglione poi viene distratto da una sua lunga treccina fuggita
al fiocco e decide di lasciar libera la chima dal fermo
Roderik la visione dello
scrigno risveglia molte memorie sopite nell’elda, egli espira quasi volesse
stemperare cio che prevede. L’angolo destro delle labbra s’increspa in un sorriso
amaro mentre il suo sguardo va al volto di Maglor. Per la prima volta l’osserva
direttamente quasi soppesasse la sua reazione, la destra rilascia la presa sul
bracciolo e l’avambraccio si piega unisono al sinistro. Le dita s’intrecciano,
mentre le spalle vanno in avanti di un palmo, adesso le labbra serrate sfiorano
le nocche dei due indici ma ancora nel silenzio è racchiuso il pensiero del
noldo. Maglor Dama Varda...Credo che il vostro amato Dol Atar
vi ami molto meno di quanto pensiate...e non me ne stupisco Varda <scruta l’elfo> Non so cosa voi intendiate,
ma di sicuro non spererete che io dia più credito a voi che non a mio zio Albaran [Ambasciatore dei
Grigi - Lgt. Fanteria] silente rimane al fianco della Consigliera, posando una
mano sulle ginocchia e continuando ad stringersi il mento con la mancina. Tutto
ciò mostra che l’Antico Sindar è assorto in profondi pensieri, dato che anche lo
sguardo è perso sullo scrigno in legno... Roderik <il noldo si poggia le spalle sullo schienale
poggiando tenendo le mani unite ma facendole ridiscendere verso le gambe.>
Maglor, tagliente è la vostra lingua, con sapienza sono dettate le regole non
scritte della dialettica in voi, ma non vi servirà questa volta continuare nel
vostro giuoco. <fa una pausa per poi proseguire.> Le nostre strade si
sono incontrate tempo fa e questo è innegablie. Lianthas guarda attento la
scena che gli si pone innanzi lasciando poco intravedere i vari pensieri che
gli passano per la testa e rimanendo in silente attesa Maglor Questo invece non lo credo....se le nostre strade
si sono incrociate Messere Roderik questo è successo nel ventre di mia madre..<si
volta verso i presenti> Il vostro Dol Atar, che in questa terra si fa chiamare
con questo nome ridicolo ha un passato ben diverso da quello che dice di avere Maglor L’elfo che voi chiamate Roderik fu il Bardo per
eccellenza, nelle sue vene scorre un sangue infuocato e maledetto e le sue mani
hanno toccato la gemma benedetta Varda impallidisce
violentemente, come se tutti i peggiori incubi si fossero materializzati
Maglor Per anni ha vagato come ebete lungo le spiagge
del nord, la sua mente ha poco a poco riguadagnato lucidità, ha riposto l’arpa
e sguainato la spada e ha fatto dimenticare da dove veniva, ha fatto dimenticare
la Maledizione che gravava su di lui e i suoi occhi turchesi hanno incantato
la Dama che ora non è più, la Dama Ragno Varda <quasi urlando> Sangue nobile e glorioso
che rivendico anche per me, che fui nipote del fratello di chi voi dite... Noi
vogliamo sapere voi che avete a che fare con Roderik?? Maglor Io, io non sono nessuno per lui..io sono il sangue
del suo sangue...io sono Alkargil figlio di Maglor e Morthaur Varda sente Luinel accanto
a sé stringerle il braccio, percepisce la sua angoscia e il suo stupore, le
identiche emozioni che sono nel suo cuore Maglor E le poesie di mio padre recito da quando bambino
trovai alcune sue lettere indirizzate a mia madre....La poesia l’unico legame
col mio sangue Maglor china il capo
sopraffatto da un dolore per secoli sopito, un dolore tramutato odio in antri
bui Roderik Non sono le mie scelte in discussione questa sera,
tutto cio che ho fatto da quando sono in codeste terre mortali ha risposto a
crismi tali da fare impallidire voi e la vostra insolenza. <il tono del noldo
questa volta riprende i tratti tipici del sangue che scorre nelle sue vene>
Maglor, voi siete dunque parte del disegno del mio destino, c’è una cosa che
ci differenzia però; la scelta. <il noldo ora abbassa la tonalità della voce
sospirando> Come l’avo di cui voi ora vi riempite la bocca pronunziando il
nome ho scelto di essere libero, solo in questo vi è una somiglianza. Avete
detto e fatto troppo e da ora vi intimo di Tacere poichè il proseguo sarà dettato
dalle mie regole, le regole del giudizio noldo concessomi dal momento in cui
mi si è incaricato di dirigere questo ernil, nello stesso modo voi eseguirete
la sentenza di codesto giudice e la sentenza del sangue del vostro sangue. <il
noldo osserva ora Maglor direttamente negli occhi e grande è la sua determinazione.> Varda si volta verso il Dol
Atar, quasi rallegrata di vederlo tornato in sé, finalmente posto di fronte alle
nubi che negli ultimi tempi ogni notte da lontano contemplava avvicinarsi Albaran [Ambasciatore dei
Grigi - Lgt. Fanteria] non muta affato l’espressione del proprio volto, avendo
già sentore di tutto ciò...solamente la mancina si scosta lateralmente, a
prender la mano della consigliera, come a volerla rassicurare... Maglor Per questo sono qui...padre....e accetterò quanto
vorrete decidere di me Varda si siede insieme a
Luinel sulle sedie poste al centro della stanza capendo che ormai la questione è in mano al Dol Atar Albaran Royan risponde distrattamente
al gesto del Luogotenente suo compagno, muovendo leggermente il braccio in un
sussulto...lo sguardo resta fisso sul Dol Atar Roderik, per scrutarne i pensieri...
Luinel sussurra nell’orecchio di Varda, con l’espressione cosciente di chi ha colto il segreto degli ultimi eventi
Roderik Decido in questa sede che voi Maglor siate condannato
all’esilio nelle terre oltre confine da questo gran ducato per la durata di
trecento anni mortali. Partirete domani mattina stessa, portando con voi una
cavalcatura e viveri che vi consentiranno la sopravvivenza per una settimana.
<il noldo ora si alza ergendosi in tutta la sua stazza, le vesti ricadono
lente ma inesorabili al suolo.> Ed io vi accompagnerò per un tratto del vostro
cammino essendo causa della vostra stessa esistenza. Domattina troverete le
decisioni in merito al proseguo della vita dell’ernil stesso sulla mia scrivania
Varda. Così è deciso. <il silenzio torna a circondare la figura del dol atar.>
Maglor Sia fatta la vostra volontà Dol Atar....Domani
mattina le nostre strade per la prima volta si affiancheranno Gilraen83 giunge presso il
portone .... i passi sono lenti e cadenzati... l’andamento reca con sè una tale
grazia che solo una Noldo può avere, il suo ceruleo volto brilla di una fievole
aurea di luce, che esalta i suoi cangianti occhi , incorniciati da alcune
ciocche dorate di capelli che ricadono sulle spalle per poi scivolare sul bianco
mantello . Albaran [Ambasciatore dei
Grigi - Lgt. Fanteria] avvicina ancor più il capo verso la sorella,
sussurrandole alcune parole con tono basso e leggero...I due si scambiano alcuni
cenni d’assenso, indi riportano l’attenzione sul processo...Albaran incrociando
le braccia al petto, Royan tornando a giocherellare con la propria tunica... Varda <alzandosi in piedi annuisce sgomenta ma non
stupita> Farò come dite... Siamo giunti alla fine dunque <sospira>...
Forte Belegaer chiama nel mio cuore... <ammutolisce come in preda a visioni
future> Maglor si volta come ad aspettare
le guardie Noldor che lo portano via. I due soldati gli si accostano e lo scortano
fuori dalla Sala. Sui loro volti si legge un misto di stupore e ramarico, ma
controllano le loro emozioni ed eseguono il loro dovere Luinel capisce infine il senso delle parole del Dol Atar, qualche giorno innanzi... ora le tornano in mente con il vero significato: "vedo in voi una luce, la luce dei giorni che non sono del tutto terminati per gli Eldar, per i Noldor"
Maglor esce dalla Sala e
incrocia un’elfa bionda appena entrata, i soldati lo portano nelle segrete della
Torre Roderik <ridiscende dallo scranno avviandosi all’uscita
della sala> che la luce delle stelle possa vegliare dunque su questi nuovi
eventi come ha fatto fin d’ora. <cammina solenne in una lentezza misurata
quasi il fervore delle sue parole miste agli avvenimenti appena svoltisi avessero
scosso profondamente il suo animo. Nulla trapela dai suoi occhi fintanto che
oltrepassa gli astanti, poi la sua ombra scompare oltre la soglia lasciando
che il ricordo si faccia presente e il presente si tramuti in passato.> Varda vede scomparire
l’alta e nobile figura di suo zio in un sospiro, indi la sua attenzione torna ai
presenti Albaran e Royan // Quasi
contemporaneamente i due Sindar si alzano e silenti osservano il Dol Atar uscire
dalla sala, salutandolo l’uno con un cenno della testa, l’altra con un breve, ma
delizioso inchino...indi con grazia Royan prende il braccio portole dal giovine
Sinda e i due s’avviano anch’essi fuori dal palazzo... Varda senza proferir parole
ma rivolgendo eloquenti sguardi ai presenti, li segue fuori dal teatro del
compimento del Fato... Albaran e Royan // rapidi
vengono inghiottiti dall’oscurità, ma l’albor emanato dalle loro splendenti
tuniche aleggia nell’aere alcuni istanti anche dopo la loro scomparsa...Così
i rappresentanti dell’unico Vero Ernil dei Grigi escono di scena....