Il Sonno di Squirrel
Prologo: | Qualcosa di strano ed assai particolore sta accadendo a Cuivienen, negli incantevoli Giardini di fine estate... |
05:50
Squirrel [Regina degli Elfi - Cuivienen] esce salutando il paggio che addormentato le apre la porta d’accesso alla dimora reale,
il sole ancora nascosto dalle vette che si innalzano sull'altro lato del lago inizia appena a rischiarare il cielo con i suoi raggi e lentamente nasconde con
la sua luce le ultime stelle della notte, il cielo inizia a tingersi di rosa verso oriente, mentre ancora è scuro verso l'occaso, ma lentamente il chiarore
si diffonde nel cielo e sulla terra intorno
05:52
Squirrel [Regina degli
Elfi
- Cuivienen] s’inoltra nel viale che conduce verso il centro dell’isola, nessuno ancora è in strada, la figura ammantata di bianco scivola silenziosa e senza soste camminando apparentemente senza meta
05:54
Squirrel [Regina degli
Elfi
- Cuivienen]
i piedi nudi sfiorano l’erba umida di rugiada, le dita affusolate si fermano ogni tanto ad accarezzare qualche petalo dei fiori che ancora sbocciano nell’isola
elfica, di tanto in tanto ne raccoglie qualcuno e portandolo vicino al volto trae un respiro assaporando i tenui profumi che gli stessi emanano e che impregnano l’aria immota dell’alba su Cuivienen
05:56 Squirrel [Regina degli
Elfi
- Cuivienen] d’improvviso si ferma e volge il capo in cerca di qualcosa, il suo fine udito elfico è raggiunto da una voce che pare familiare, che la chiama, cerca di individuarne l’origine guardandosi intorno in cerca dell’elfo che così insistentemente la chiama
05:59
Squirrel [Regina degli Elfi
- Cuivienen] non vede nessuno intorno a se oltre qualche animaletto che saltella tra gli alberi o si nasconde tra le foglie ed uccelli che già spiccano il volo nel cielo terso, prende allora il viale che conduce al Giardino del Cerimoniere seguendo quello che le sembra un richiamo, una voce dolce e melodiosa, calda e soave che continua a chiamare il suo nome quasi invocando la sua presenza altrove
06:02 Squirrel [Regina degli
Elfi
- Cuivienen] accelerando il passo raggiunge il Giardino e si ferma sotto l’antica quercia che protegge la maggior parte dell’area aperta dello stesso dalle intemperie, fa scivolare dietro la nuca il velo bianco che le copre sempre il capo ed il volto, innanzi a se il giardino e le sacre piante sullo sfondo, l’Albero Bianco che Hywelis aveva trapiantato giusto in tempo prima che i Neri distruggessero per l’ennesima volta la pianta nel Giardino delle Delizie, la fonte d’acqua che alimenta la fontana delle visioni e lì vicina una imponente figura maschile, un Elfo dall’aspetto familiare, ma non corporeo, una figura luminosa che tende la mano verso la Regina e continua a chiamarne il nome ...
06:04 Squirrel [Regina degli
Elfi
- Cuivienen] riconoscendo l’elfo il volto della Regina perde colore, finanche le labbra sembrano sbiancarsi, lascia cadere a terra i fiori raccolti lungo la via e muove alcuni passi verso quella mano tesa seguendo la voce che la invita a raggiungelo in Valinor
06:06
Squirrel [Regina degli Elfi - Cuivienen]
ha quasi raggiunto l’elfo e tende a sua volta l’affusolata mano verso di lui ma prima di raggiungerne il tocco la ritrae, abbassa lo sguardo sull’erba umida sotto i suoi piedi, sfiora la bianca veste di seta sotto il manto Regale, rialza gli occhi blu notte fissando il volto dell’Elfo ...
06:08
Squirrel [Regina degli Elfi - Cuivienen
] il volto sempre più pallido, le labbra si stringono in un rifiuto
a seguirlo mentre le mani si serrano sull’abito, socchiude gli occhi ma lo sguardo ormai le è penetrato nella testa e non riesce a distoglierlo
dall’uomo, la volontà vacilla, forte è il legame con il Granducato di Extremelot, il suo Popolo, la sua famiglia, ma forte è anche
la voce dell’Elfo ed il suo richiamo verso luoghi di pace per lei,
06:12
Squirrel [Regina degli
Elfi
- Cuivienen] la presa delle mani sulla morbida seta si allenta lentamente mentre la figura della Regina si accascia a terra di fronte all’Elfo, inizialmente ancora un respiro la anima, ma lentamente sembra quasi che la vita stia abbandonando l’elfa, lo spirito lascia il corpo e si ferma per raggiungere quell’uomo, ma non ne prende la mano, la rifiuta e questi svanisce lentamente lasciando nel giardino lo spirito di Squirrel diviso dal suo corpo ora inanimato che giace ai piedi dell’Albero Bianco accasciato su se stesso
...quel giorno in Bacheca a Lot ...