Una visita imprevista
Il Castello ad Est
Prologo: | cercando il Governatore Seana per importanti faccende governative, il Conte Petrus piomba senza preavviso nelle stanze di Seana e la sorprende fra le braccia del Governatore greenwarrior; ma le sorprese non finiscono lì e... |
Sotto il letto si sente un fruscio, come di qualcuno che si muove perchè non riesce a mantenere più la stessa posizione. Un flebile sospiro, trattenuto a stento, per soffocare il dolore di un crampo. |
A fatica da sotto il letto, un Cavaliere si trascina fuori, cercando di mantenere un contegno ormai perduto, vista la presenza del Governatore GREENWARRIOR e del Conte PETRUS. Rosso in viso si alza a fatica, le ginocchia scricchiolano per il lungo star rannicchiato. Non dice nulla, temendo di far solo danni. Porta solo il pugno al cuore e saluta marzialmente i presenti. |
Il Cavaliere cerca di schermirsi come può, ma guarda insistentemente la Governatrice SEANA, poi riporta lo sguardo sul Governatore Greenwarrior "Signore? torretta? no Signore" riportando lo sgurado su SEANA e quindi sul Conte PETRUS "io, ecco, l'altra note, in locanda, quando c'era il totem, la Governatrice mi ha fatto l'occhiolino ed io...ecco, ho capito di piacergli..." restando rigido sull'attenti. |
"Ma Signora, avete rapito il mio cuore! Come potete illudere così un Cavaliere?" Ora acquista coraggio, via via che parla "Quando scappavate dal Totem mi siete quasi saltata in braccio! Vorreste negarlo forse?" Sentendo il dire del Conte Petrus torna in silenzio, ma i suoi occhi sono più elequenti di mille pergamene d'amore. |
"Se non posso avere il Vostro amore, Mia Signora, posso anche morire, nulla ha più importanza. Serberò nel mio cuore il Vostro viso e quell'unico occhiolino fattomi, oltre al profumo che ho respirato quando Vi ho avuta fra le braccia, seppur in un frangente infausto" poi si rivolge verso GREENWARRIOR "Milord, non volevo portarVi via la Vostra amata" quindi, inchinandosi leggermente verso il Conte Petrus "La Governatrice non ha colpa se non quella di aver conquistato il cuore di un umile servo del Governo e del Ducato". |
Il Cavaliere resta in silenzio, sentendosi totalmente ignorato, come è giusto che sia, essendo in una situazione di vistoso imbarazzo. GREENWARRIOR, come tenta di uscire dal letto, sbatte la testa contro l'asse di legno che unisce la testiera ai piedi dello stesso. |
Il Cavaliere da un solo colpo di tosse "Allora...non ho proprio speranze" guarda sconsolato verso il Conte PETRUS e Emylela e fa qualche passo verso l'uscita per poi voltarsi verso SEANA "Addio mio amore sognato e mai avuto, sogno di una notte di fine inverno, ovunque andrò avrò Voi negli occhi e nel cuore". |
Il Cavaliere ingnora il dire di GREENWARRIOR, ormai mortificato nel più profondo e lascia la stanza. Il braccio destro di Emylela continua ad avere un certo tremore dopo il tanto esser stato agitato dal Conte PETRUS. Il bernoccolo di GREENWARRIOR senbra essa stess auna delle torrette che ha perduto, per quanto si è elevato sul cranio. |
A volte le vie del Fato sono oscure, altre, folli...questa notte è stata percorsa una strada della seconda categoria. Come un sussurro una frase viene percepita da tutti i presenti: Che il Fato Vi sia Sempre Propizio. |