Tuoni, fulmini e ...pioggia
Il Porticato del Castello ad Est
Prologo: | sono giorni di piogge incessanti e quando il cielo apre le sue dighe anche in un luogo come il Castello ad est può accadere che ... |
La pioggia scende silente sull'ampio piazzale del Castello. Alcune pozze di acqua si iniziano ad intravedere sparse qua e là. Un leggero vento proveniente da Nord porta con sè delle nubi che nulla di buono sembrano promettere. Alcuni lampi si vedono in lontananza, subito seguiti da rumorosi tuoni. |
La pioggia continua a cadere silenziosamente sul piazzale, mentre il vento aumenta la sua intensità e grossi gruppi di nere nuvole corrono veloci sopra il castello. Un roboante tuono rompe il silenzio del piazzale e subito dopo una serie di lampi illumina l'intero castello. |
Il vento aumenta ancora la sua intesità. Il portico è spazzato da folate sempre più costanti che producono strani rumori nell'infrangersi contro le colonne del portico. La pioggia continua a scendere sempre più copiosa, trasportata dal vento. Un ennesimo tuono copre i rumori del vento, mentre un fulmine illumina nuovamente il piazzale. |
Improvvisamente il vento cessa di spirare, mentre la pioggia aumenta ancora di intensità. Le nere nuvole sono ora ferme sopra il castello. Nei pressi del varco presidiato si iniziano a formare delle pozze di acqua dalle quali piccoli rigagnoli si distaccano andanto in direzione del piazzale. Un ennesimo tuono si ode nell'aria subito seguito da numerosi fulmini che sembrano dirigersi al centro del piazzale, illuminandolo. |
Le pozze formatesi nei pressi del varco presidiato si ingrossano a dismisura, mentre i rigagnoli d'acqua si ingrossano sempre più. L'acqua ha quasi ricoperto i piedi di KIRAMOS, mentre continua a cadere copiosa la pioggia che sembra non volere arrestarsi. Un lampo illumina nuovamente il castello, mentre una seconda saetta cade a pochi passi da DAYYAN, scheggiando alcune pietre che ricoprono il portico. |
Il cielo è ormai completamente nero solo i lampi illuminano il piazzale. Le numerose pozze formatesi nel piazzale e nei pressi del varco alimentano numerosi rigagnoli che sembrano prendere tutti la stessa direzione. Il livello dell'acqa presente nel cortile sale velocemente, alimentato dalla sempre più copiosa pioggia che scende imperterrita. Una ennesima saetta illumina il castello, subito seguita dal roboante rumore del tuono che sembra far vibbrare il Castello. |
La pioggia aumenta sempre più di intensità allagando il piazzale del castello. Numerosi sono i rigagnoli di acqua che si dirigono in tutte le direzioni, ma il più grande tra essi sembra aver trovato uno scolo sul lato sinistro del piazzale. L'acqua inizia lentamente a scendere nelle latrine e nella cucina. Una ennesima saetta illumina per qualche istante il piazzale del Castello, riflettendosi nelle pozze e nei rigagnoli d'acqua. |
E sale lentamente ma inesorabilmente il livello dell'Acqua, che par ancora aumentare di intensità. Ormai i piedi affondano fino alla caviglia solo entrando in cucina, mentre ben più grave e' la situazione delle latrine, completamente allagate, Altri rigagnoli si disperdono, ma incontando lievi ostacoli o impedimenti deviano. ed ingrossano il piu nocivo. |
Solerte il lavoro di VIVIA, seppur disturbata dal tuno che ancor romba in lontananza. il riagnolo s'apre ormai in un piccolo costante ruscelletto, mentre, incessante continua il lavorìo onde evitar danni. Un puzzo si leva dalle latrine inonadate. Immediatamente percepito come orrendo dalle razze piu' sensibili d'olfatto. |
La Pioggia inizia pian piano a scemare d'Intensità, ma ancora parte della cucina e' invasa dalle acque cui ora si mescolano i liquami delle latrine, forse troppo vicine fra loro. Sale d'intensita' la puzza, mentre nel cortile pipoggia e liquami creano una puzzolente fanghiglia stagnante. |
Il puzzo impregna l'aere dei locali attigui le latrine. L'lezzo è ormai percepito da tutti e continua ad espandersi per tutto il piazzale. L'acqua continua a cadere copiosa ingrandendo sempre più i numerosi rigagnoli formatisi in precedenza. Uno di questi trovva un varco e inizia a scendere nella sala medica, portando con sè gli innumerevoli liquami della latrina. |
Un ennesimo lampo illumina il piazzale, subito seguito da un roboante tuono. Il vento riprende a soffiare, da prima lievemente, poi sempre con maggior intensità da est verso ovest, pulendo l'aere dal puzzo delle latrine, puzzo che ha ormai impregnato le pareti dei locali attigui. |
Un improvviso e ultimo Olezzo nauseabondo sale per le scale. Impossibile Per CANDICE non avvertirlo, l'improvvisa folata e l'odore consiglierebbero di cambiar posizione.Anche perche' alcune tegole appaiono pericolanti proprio sopra di lei |
Viscide le Scale su cui CANDICE posa i piedini. E cosi, incespica rimanendo per un lungo Interminabile attimo sospesa. Poi Cade in avanti ruzzolando per le scale. I preziosi abiti s'isozzano e la caduta potrebbe pur essere fatale se non atterrasse a faccia in giu' nello spesso strato di Melma, fanghiglia e liquami formatasi nel cortile.Da capo a piedi e con un benoccolo in fronte e qualche lvido, ma fortunatamente Viva |
La pioggia inizia a calare lentamente di intensità. Il livello dell'acqua cala velocemente, i rigagnoli si disperdono lentamente e le pozze d'acqua iniziano a dileguarsi. Solo una pozza di acqua, al centro del cortile, sembra non voler defluire come tutte le altre. Ora le pietre che ricoprono il piazzale sono nuovamente visibili, seppur ancora coperte da uno strato di melma. Nell'aere si sente ancora il puzzo dei liquami. |
Le nere nuvole si diradano nel cielo, sospinte dal vento del Nord. Nel piazzale è ora ben visibile la scalfitura provocata dalla saetta. L'operosa attività dei pochi riesce a limitare i danni, che ben piu' gravi sarebbero stati senza il loro intervento. La pioggia riprende a cader leggera e fitta mentre operosa continua l'opera di risanamento. |