La slavina
La Vecchia Miniera ad Est
Prologo: | i Nani del clan Casa di Ferro che presidiano la Vecchia Miniera vengono raggiunti, a loro insaputa, da militi della Legio Victrix e mentre le cose cercano d'esser chiarite in un'animata discussione la montagna fa sentire la sua voce ... |
La notte è tersa e nel cielo la Luna dona argentei riflessi ai piccoli ghiacciai che qua e là sono sulle montagne. L'aria è fredda e pungente e dalle fenditure fra le rocce ogni tanto si odono degli strani rumori. |
Un soffio di vento, gelido, solleva lo strato superficiale della neve che durante la notte si è posata, inquietanti scricchiolii si odono mentre il nevischio sollevato ricade a valle sul campo della Legio Vitrix e quello dei Nani. |
I colpi d'ascia di BALDERCK risuonano nel silenzio del bosco assieme ai suoi borbottii. Il rumore dell'ascia sul tronco si ode anche a distanza, ogni tanto piccoli strati di neve cadono ai piedi del nano quasi danzassero. |
Nel bosco i NANI continuano la loro opera, privando il terreno della protezione che la natura mette a disposizione contro gli eventi che in montagna sono frequenti. L'albero che è stato attaccato da BALDERCK cade con quello che sembra un lamento di animale ferito. |
La temperatura rigida e l'impervietà del territorio non facilita i movimenti. L'albero che si schianta al suolo provoca un mulinello di neve. Gli scricchiolii diventano più forti. La mantagna pare gemere. |
Impietoso il vento a folate continua a sferzare la sommità della montagna, in gorghi sempre più ampi la neve viene sospinta verso la base della montagna iniziando ad accumularsi e pesare su quella che già è depositata. Lo scricchiolio si fa più forte che anche le razze che possiedono udito nella norma possono sentire. |
Una massa ghiaccio e neve si stacca dalla sommità di un monte e comincia a precipitare slittando sui pendii ed accrescendosi di volume durante la caduta. |
Trovando impedimento nei primi alberi che incontra la valanga perde della sua velocità frangendosi contro essi e dividendosi in varie lingue di ghiaccio. |
Si cerca un riparo, la natura ha cercato di fermare quella piccola valanga che si stava accrascendo, il bosco ha fatto il suo dovere. Ma il pericolo è costante e la montagna mette tutti sull'avviso. |
Una lingua della valanga che ha trovato pertugio tra gli alberi si va a fermare trascinando con se gli alberi appena abbattuti davanti al PORTONE dell'accampamento della Legio Victrix bloccandolo. |
Al ruggito che nell'aria rimbomba la neve instabile che si trova in alta quota inizia a scivolare montando di consistenza e di massa. Nuova valanga, molto più grossa questa volta della precedente scende dalla montagna, inesorabile prendendo velocità e forza distruttiva, coadiuvata dall'aria smossa dalle ali del Drago AELINMIR che la neve ed il ghiaccio solleva a sferzar i presenti. |
La slavina termina la sua furia distruttiva tagliando in due con ciò che ne ha alimentato il moto, l'accesso al passo, da un lato la Legio Victrix ed i Nani, dall'altro l'accampamento in costruzione dei Cavalieri Neri. |
Pian piano tutto pare chetarsi, la montagna sembra aver raggiunto la pace. Solo qualche piccola massa si sente rotolare ed infrangersi fra gli alberi. Il silenzio della natura ritorna ad avvolgere il luogo. |