Zizzino in Piazza del Mercato
La Piazza del Mercato
Prologo: | continuano le apparizioni del Mago-Pittore Zizzino in cerca di nuove vittime per le sue tele, quel giorno in Piazza del Mercato ... |
La pioggia scrosciante forma dei rigagnoli che corrono allegramente verso il centro della Piazza. Il vento, mite spazza le gocce verso i muri bagnandoli, da questi spire di vapore si innalzano sollevandosi nell'aria in allegri disegni. A terra iniziano a formarsi un pantano colorato ed i rumori tutti sono atttutiti. |
Nelle pozze si creano strani giochi di colori, riflessi dai muri e dagli abiti dei presenti. La piazza pare quasi deserta, poche le figure presenti. Un gatto dal pelo completamente fradicio si allontana rapidamente, passando accanto a GISELLE e scomparendo poi in uno dei vicoli si diramano dalla piazza del Quartiere, la coda bassa, infastidito da quell’acqua che, ininterrotta, continua a cadere allargando le pozzanghere e i piccoli rivoli d’acqua che scorrono, lievi, fino al centro della piazza. |
Attraverso i Vicoli una figura avvolta in un nero tabarro cammina, a capo chino rasentando i muri cercando di evitare le pozzanghere. Bofonchia la figura tra se e se contro la pioggia, a tratti sollevando il pugno al cielo. |
Si può scorgere ora quel figuro che, borbottando, si avvicina alla piazza. Coperto quasi completamente da quel nero tabarro si passa le mani sulla faccia, cercando di liberarle cosi dalle gocce che gli imperlano le guance. “Pertuttelezampediconiglio!” Mormora sommessamente, sbattendo a terra i piedi, gli stivali pieni di fango schizzano l’acqua delle pozze tutto d’intorno. |
Il tabarro aggiusta con cura celando alla vista la candida barba bianca, il capo chino, lo sguardo a terra raggiunge la Piazza "Lieta serata a Voi tutti". Senza apparentemente risentire della presenza di GILGAMETH, le dita scocca tra loro in un secco movimento che di volume aumenta per l'udito sensibile del cavallo del DEMONE facendolo scartare verso la piazza. |
Rallenta il proprio incedere quel figuro di nero ammantato, lo sguardo che si posa su SENDRID che sale a cavallo. “Maleducazione che regna sovrana in queste terre.” Brontola, mentre con lo sguardo segue l’elfa a cavallo che si allontana. Alzando le spalle torna a guardare gli altri presenti in piazza, quasi scrutandoli. “Siete tutti maleducati come lei?” Tossicchia, raschiandosi la gola. |
"Meno male, odio la maleducazione" una mano solleva salutando l'esserino svolazzante "Lieta sera a Voi..bene..anche io volevo fare una domanda..ma cedo a voi la parola" Gli occhi solleva verso GILGAMETH incatenandolo ad essi in quello sguardo gelido. Borbotta tra se arcane parole mantenendo il contatto visivo sul DEMONE |
Non smette di mormorare strane parole, incurante quasi di quelle che a lui vengon rivolte. Lo sguardo permane fisso sulla figura di GILGAMETH mentre l’indice della mano destra si muove a creare piccoli segni nell’aria, a tratti nascosto dal manto. Arriccia appena il naso. |
"Insetto a me" Tronfio il petto gonfia soffiando alito gelido verso GILGAMETH "Credo che dobbiate desistere dai Vostri intenti" ,Le braccia solleva sopra la testa,le maniche della veste che scivolano ed un brillar dorato si nota tra le dita del figuro intabarrato. Agita le dita e da queste piccoli fili dorati si dirigono verso il DEMONE legandolo ed immobilizzandolo.Scocca la lingua sul palato completando la nenia mentalmente mai interrotta e GILGAMETH diviene di pietra, come statua, immobile e statica.Al termine di quello che pare un rituale a FLOPPY si rivolge senza guardarlo in viso, contatto mantiene con il DEMONE "Canto..anche il canto è una forma d'Arte ed a me ...affascina l'Arte e ciò che essa fa grande..si sa i Grandi Artisti devono cercare grandi opere da rappresentare, di qualsiasi genere esse siano." |
Lo sguardo che resta fisso su GILGAMETH, pietrificato. “Non finiscon le ricerche per l’opera che dovrà dal Granducato esser temuta.” Mormora ancora, sorridendo mentre piccole fossette si creano ai lati della bocca, le braccia ancora alzate al di sopra del capo. “Che per chi Arte vuol sbeffeggiare venga con altri nell’Arte ad abitare.” E detto questo schiocca entrambe le dita delle mani, e la pietra che intrappolava GILGAMETH esplode e qualcosa sembra esser risucchiata verso quella strana luce tra le dita del figuro. Il cavallo del demone intanto s’allontana rapidamente. “Dicon che gli assassini tornano sul luogo del delitto.” Mormora, mentre il cappuccio cala, rivelando cosi il volto di ZIZZINO. |
"Un pittore cerca anche dove è già stato nuovi soggetti da dipingere" borbotta volgendosi verso FLOPPY" La mia domanda.. " stringendosi nel tabarro, la sua figura che divien di poco più snella, il capo chino non ricerca il contatto con l'ALLIEVO "La mia domanda..quanto dell'Arte siete disposti a perdere..quali colori sacrifichereste, che tecnica "Infastidito dalle urla le mani solleva sopra la testa lasciandosi cadere addosso polvere dorata "Maleducati..io vi offrro l'immortalità e la fama..e voi" Scocca la lingua al palato, avvolto nella dorata polvere che lo fa divenir trasparente, la voce flebile lascia l'ultimo avvertimento "Cercatemi..non fate che sia io a cercare modelli..potrei stancarmi e ..distruggere ciò che ho creato..per altra opera magna ideare". |
£Voi..mi manca uno cosi saccente" Ghigna verso FLOPPY,il tabarro che si gonfia sollevando il Grande ZIZZINO, ormai quasi trasparente in aria "Dove..dove c'è Arte..e dove altri li raggiungeranno se l'educazione non impareranno" Una mano adunca si allunga verso FLOPPY "Volete seguirmi" Ammaliante, la figura che si dissolve "Forse ve lo concederò..stolto ALLIEVO" Un tuono a coprir le ultime parole e del Grande ZIZZINO solo il ricordo, la pioggia a lavar via la polvere dorata lascia gli APPASSIONATI attoniti e ancora dubbiosi. |