Sangue di Mezzelfo, ali di Angelo
La Mole del Tempio Oscuro
Prologo: | cosa porta un Mezzelfo fedele in Themis nella tana del Dio Oscuro? forse il suo Destino... |
Un leggero venticello proveniente da Sud inizia a spirare, spostando appena la leggera nebbliolina sempre presente nel loco. Alcuni raggi di sole or si vedono appena, raggi che a fatica penetrano la perenne foschia. I presenti quasi non si vedono l'uno con l'altro, solamente le sagome d'essi indicano la loro presenza. |
Dal cielo, ora nuovamente poco visibile, si odono striduli versi di volatili non visibili a causa della fitta e perenne foschia. Si ode appena il vociferare proveniente dall'interno del tempio. Si ode il rumore stridente della porta poc'anzia perta da VARSAVIA. |
Un ennesimo soffio di flebile vento sposta ancora per qualche attimo la fitta foschia, permettendo nuovamente a qualche raggio di sole di filtrare e rischiarare la desolata landa. Un raggio di sole illumina la figura di SIGMAR, rendendo, seppur per un breve istante, la figura del soldato ben visibile. |
Il vociferare viene coperto da un improvviso tuono, seguito immediatamente dopo da un lampo che illumina la desolata landa, rendendo ancor più tetro il Tempio Oscuro. |
Un ennesimo tuono ricopre nuovamente il vociferare. Il rombo è tale da far vibrare appena il Tempio Oscuro. Il portone appena riaperto scricchiola nuovamente sui cardini, provocando un rumore fastidioso all'udito. Chiare e ben udibili, nonostante lo scricchiolio dei cardini del portone, sono però le parole pronunciate da VARVASIA in direzione di SIGMAR. |
Un ennesimo soffio di vento spira nuovamente, permettendo così ai raggi del sole di filtrare nella foschia. Uno dei raggi illumina la figura di SIGMAR, ponendolo al centro dell'attenzione. La luce del sole viene nuovamente offuscata dalla nebbiolina, mentre ZANCON è innanzi al Soldato. |
Le teste di VARSAVIA e SIGMAR si scontrano violentemente. Il colpo di VARSAVIA va a segno, e dalla bocca di SIGMAR un spruzzo di sangue imbratta la divisa di VARSAVIA. |
Il petto di SIGMAR si infrange sulla gamba alzata di VARSAVIA. Per un attimo il corpo di SIGMAR rimane fermo, poi un ennesimo fiotto si sangue esce dalla di lui bocca, imbrattando la coscia di VARSAVIA. SIGMAR lentamente cade a terra, impattando con il viso sul duro selciato. |
Flebile la supplica di SIGMAR non si ode nel frastuono seguito dalla di lui caduta. |
Ora il vento sembra spirare più forte, ma la foschia non accenna a scomparire. Una figura alata compare appena visibile in lontananza, il suo bagliore è accecante. La luce emanata dalla figura dissolve la fitta foschia. Veloce vola la figura radente al terreno, in direzione del Tempio Oscuro e di SIGMAR. Ben visibili sono gli arti che afferrano SIGMAR, mentre le poderose ali mantengono a distanza VARSAVIA, che non riesce a colpire SIGMAR con la suola della scarpa. Veloce la figura riprende a volare, allontanandosi con SIGMAR ben stretto negli artigli. |
Tutto ora sembra tacere, il bagliore scompare lentamente e la foschia perenne torna ad impadronirsi del loco. In lontananza la figura alata non si scorge più, probabilmente diretta al Tempio di Themis con il soldato SIGMAR tra gli artigli. Il destino d'Egli sembra essersi compiuto, al suo risveglio avrà due belle bianche ali sulla schiena. |