I NonMorti del Pozzo
Il Pozzo della Cittadella di notte
Prologo: | diretti verso il deserto e le Terre Esterne un gruppo di Mercenari si ferma per una sosta presso il Pozzo della Cittadella, cattiva scelta per una sosta quella sera, ma grazie anche all'aiuto dello Shalafi della Torre del Crepuscolo ... |
Una brezza notturna s'alza lieve nel cielo senza nuvole, carezzadi fresco i presenti, un cuculo emette il suo richiamo da un ramo poco distante. |
Un profumo di fiori viene trasportato dalla brezza, i rami al vento si muovono leggiadri creando un sottofondo appena udibile |
Luri, la più lucente delle tre sorelle celesti brilla con tutta la sua forza anella volta stellata. Così forte è la sua luce che le stelle tutt'attorno a lei scompaiono come fossero lievi fiammelle. I mannari sicuramente sanno cosa voglia dire questa presenza pallida e lattiginosa nel cielo. |
La Luna risplende silente nella sua piena maestosità padroneggiando il cielo che pulito fin dove occhi puo vedere, dona chiaramente agli occhi la bellezza delle sue costellazioni. |
La temperatura, rapidamente s'abbassa. Un lievissimo sentor di mare giunge da sconosciute distanza. Il Pozzo campeggia al centro dello spiazzo. Millle segreti e tesori posson celare le sue profonde viscere. |
I raggi della luna rendon chiaro ogni anglo della piazza, ove ill rumor di ferraglia e armi, ha ormai allontanato il silenzio che regnava poc'anzi. Le concitate voci dei Mercenari, i loro saluti sembrano essere il solito preudio d'una serata tranquilla. Fronde agitate dal vento. Ancor cala appena la temperatura. |
Una folata di vento leggermente piu forte delle altre, raccoglie del terriccio alzandolo da terra e portandolo all'aere in mulinelli agitati che, come groviglio di serpenti, si dirgono verso il pozzo svanendo poco dopo alla sua base. |
La piazzetta va animandosi. Il vociare si fa più insistente, mentre lo sferraggiare delle armature sembra quasi ovattato nella calda serata. Il ciottolato della piazzola è appena dissestato, segno evidente di incuria ed abbandono. |
Dal pozzo che ancor piu' dissestato sembra, fuoriesce solo un leggero fetore. Un miasmo d'umido e d'abbandono. Alcuni muschi e licheni han trovato li l'umidità necessaria alla vita. Il verde marcio di cui son colorati conferisce al pozzo qualcosa di strano ed insano. EURIDICE, questo percepisce, per ora solo un'impressione. |
Un gruppo di nuvole si intravede ora nel cielo. Lentamente sospinte dal vento attraversano il cielo terso, rischiarato dalla luna piena. Per qualche attimo il bagliore della luna viene oscurato dalle nuvole e la cittadella viene per qualche attimo avvolta dal buio più assoluto. Solo le fiaccole ora rischiarano appena l'ambiente con la loro tenue luce. Il pozzo è ora appena visibile nel centro della cittadella. |
Il fetore va aumentando, l'odore acre di trapasso sale copiosamente cominciando ad esser percettibile ai piu, alcuni insetti cominciano a muoversi tra i sassi, con l'oscurità del cielo par quasi che sia il pozzo stesso a muoversi sinistramente. |
Insetti ronzanti iniziano a volteggiare sulle teste dei mercenari, attratti un po' dal puzzo di BEORN. Un sinistro gorgoglio risulta ora percepibile dal pozzo, come un ribollir di melma, finchè una sottile ed ossuta mano esce oltre il bordo. Lentemente, appare la figura di un non morto, esile e dinoccolato, scavalca il parapetto muschioso. |
Scavalcato il parapetto muschioso del pozzo il non morto inizia a muovere le braccia a destra e amanca. Il puzzo maleodorante cresce di intensità. Con l'arto destro colpisce GIAPPO, scaraventandolo poco distante, indi avanza di qualche passo, scagliando un altro forte fendente in direzione di BOCCADIROSA. |
Le lunghe mani artigliate del non morto impattano sullo scudo di BOCCADIROSA, ma la forza impressa al colpo, la sbilancia all'indietro, facendola cadere. |
Le lame di MG feriscono le gambe del non morto che urla in maniera astidiosa per le razze dall'udito più fine. Le piaghe create dal mercenario non sanguinano, ma iniziano a ricomporsi. |
Il non morto avanza, con passi strascicati, verso la Shalafi, ma la sua attenzione viene richiamata da GIAPPO. Un nuovo fastidioso grugnito, per poi cambiare direzione e tornare verso il kendot. |
Il non Morto si trova a poca distanza da GIAPPO e porta indietro il braccio destro, pronto a sferrare un fendente ferso il kendot ancora al suolo, mirando al suo torace. |
Nello stesso istante un paio di mani sbuvcano dal Pozzo, fetido odore di decomposizione mentre un secondo nonmorto si tira su per scavalcare il bordo. Uno stridìo ne segnala l'avvento. |
Il non morto abbassa i suoi artigli su kendot che sembra troppo occupato a guardare Lain che a difendersi. Il torace viene ferito in maniera non grave ma debilitante. |
L'essere si guarda intorno e con stridulo suono gutturale comincia a muoversi verso MG, tentando serrarlo al muro. |
Il primo non morto, dopo aver colpito GIAPPO, si avvicina al compagno, appena uscito e sembra dirgli qualcosa con striduli suoni. |
Il primo non morto, che si dirigeva su MG, si frappone tra le frecce di EURIDICE ed il secondo non morto. Viene quindi colpito in pieto e, dopo un acuto grido, una nuvola di fumo lo avvolge, lasciandone solo un mucchietto di CENERE. |
Il secondo non morto emette uno stridulo brontolio che sale velocemente di intensità. Il brontolio straziante copre il rumore delle armi. Facendo leva sui suoi arti inferiori spicca un poderoso salto, atterrando alle spalle del gruppo. Atterra e volecemente si rigira, emettendo un ennessimo straziante urlo. |
Il mostruoso essere avanza dirigendosi verso BOCCADIROSA a cui sfodera un potente dritto, subito dopo si sposta di due passi cercando con un rovescio di colpire MANOLITAH. |
La freccia dell'elfa MANOLITAH, scoccata con troppa fretta, si perde nella notte. BOCCADIROSA riesce nuovamente a pararsi, ma unod egli artigli la colpisce al viso, tagliandole un pezzo di naso. |
Dopo aver sferrato il colpo il non morto arretra di qualche passo. Un ennesimo straziante urlo esce dalla di lui bocca. Alcune gocce di sangue scendono da uno degli artigli. Facendo nuovamente leva sugli arti posteriori inizia a correre verso il gruppetto, puntando verso BEORN, sferrando colpi a destra ae a manca. |
Le fauci si spalancano quando il colpo di BOCCADIROSA lo prende alle gambe, si ferma brevemente permettendo di rigenerarsi, quindi riparte verso BEORN reclinando il busto in avanti e gettandosi su di lui a peso, morto, artigli puntati al basso ventre. |
La freccia di GEGGE colpisce di striscio MANOLITHA, ferendola ad una spalla. |
Il Non Morto viene colpito da BEORN, si ripiega quindi su se stesso urlando nella notte, le artigliate s'alzano ai fianchi, palmi all'aere, e sono loro che per prime cominciano a dissolversi riducendosi in polvere come tutto l'essere poco dopo. |
La polvere del non morto viene spazzata via da una folata di vento fresco proveniente dal mare. Dapprima le razze con l'olfatto più sopraffino sentono l'odore salmastro dell'aria di mare. Il puzzo che prima infestava la cittadella è scomparso, portato lontano dal flebile venticcello. La piazza è ora illuminata dal tenue bagliore della luna che rischiara lo sparuto gruppetto, intento a riordinarsi. |
Un Urlo rabbioso e profondo sale dalle nere oscurita' del pozzo. Alla morte del secondo non morto l'essere che li ha creati par destarsi. Nulla si vede ancora, ma un assordante rumore risale velocemente. Orrendo il puzzo che promana dalle viscere stesse del pozzo. Pochi secondi per i presenti ma paiono un' eternita'.Qualunque cosa stia provocando questo la sua mortale pericolosita' si intuisce. |