La Tomba del Re Nano
La Vecchia Miniera ad Est
Prologo: | durante l'esplorazione della Miniera a causa di un crollo improvviso della pavimentazione della stessa un manipolo di Nani del Clan "Casa di Ferro" sono finiti in una grotta naturale, ricolma di stalattiti e stalagmiti, da lì dopo aver passato la notte riprende il loro cammino esplorativo e ... |
La grotta naturale e sotterranea, illuminata dalla classica luce verdognola proveniente dalle numerose fluoriti che riempiono l’alto soffitto di pietra, è particolarmente umida.Il silenzio è rotto dal lieve chiacchiericcio dei presenti e dal rumore delle gocce che grondano dalle stalattiti che penzolano dal soffitto, cadendo nelle piccole pozze di acqua cristallina createsi sulla pavimentazione di pietra. Dall’esterno arrivano leggeri refoli di aria gelida e frizzante che spezzano quella chiusa che, invece, respirano le persone all’interno della caverna. |
Il vento fresco che proviene dall’esterno si intrufola fra i cunicoli scavati nella montagna, spirando in essi, portatore di aria nuova e frizzante: aria montana vista l’altitudine cui è posto l’ingresso alla Miniera. I nani e i membri della Corte di Erik, finiscono di medicare le loro ferite nella grotta naturale, che scavata nel ventre della montagna, si apre per almeno quindici metri di larghezza e tre di altezza. |
L’ululare di un lupo all’esterno si spande tra i cunicoli della miniera, arrivando a farsi sentire anche nella grotta dove rimbomba appena. Nulla s’ode di strano per ora, sulla destra si può scorgere un piccolo rivolo d’acqua che si perde poi in un cunicolo al fondo della grotta. |
KAUKENAS, prende a scuotere i suoi compagni, per continuare la loro esplorazione laddove il goblin è scappato. Il cunicolo si addentra nella roccia, rischiarato in prossimità della grotta, dalla luce verde delle fluorite e buio come fosse una colata di inchiostro nero, man mano che si snoda all’interno del ventre stesso della montagna. Ne esce un cattivo odore e le sue pareti, laddove sono rischiarate, rilucono appena testimoniando la presenza di quarzi di ogni specie che catturano ogni più piccolo barlume per rifletterlo in piccole luci sinistre. |
Qualche ragnetto si muove rapido sulla superficie del muro, scomparendo nell’oscurità. Uno di questi, creando la sua ragnatela, si lascia cadere verso il terreno, atterrano invece in testa di WANN che in quel momento passava li sotto. Passerà inosservato? Il rivolo d’acqua scorre lungo il muro, seguendo una lieve insenatura che pare però innaturale. |
La grotta appare tranquilla e sgombra di nemici; il rivolo d’acqua continua ad incunearsi nel cunicolo seguendo un corso che pare poco naturale e molto guidato: una canalina, scavata nella roccia con abile maestria ne guida, infatti, il corso sparendo nel buio del cunicolo presso il quale si trovano KAUKENAS ed ora anche NAUGRIM. Il ragnetto sulla testa di WANN, vedendo la sua grossa mano venirgli incontro, risale velocemente utilizzando la sua ragnatela e sparisce presto nell’ombra. |
KAUKENAS e NAUGRIM, se alzassero lo sguardo potrebbero notare, leggermente piu avanti rispetto alla loro posizione, un gancio di ferro, incastrato nella roccia e finemente lavorato. Forse conteneva qualcosa un tempo. |
Dal cunicolo di fronte ai nani proviene soltanto il rumore dell’acqua che scorre lievemente nella canalina di scolo, facendo presagire che esso continui il suo corso nel ventre della montagna. KAUKENAS prende ad avanzare nel cunicolo scavato nella roccia: alto al massimo due metri e completamente buio, presenta, man mano che il nano avanza, ganci, simili al primo notato da RISKA, a distanza l’uno dall’altro di due passi umani. L’aria viziata è immobile e la profondità del cunicolo stesso porta ad amplificare le voci dei presenti, in una eco sinistra. |
Il cunicolo curva, impossibile per il gruppo riuscire a vedere oltre questa. L’aria si fa sempre più pesante, troppo lontano forse l’ingresso della miniera perché ci sia un ricambio continuo. I muri umidi, ricoperti di un lieve strato di muschio, cosi come il terreno, che viene in questo modo reso alquanto scivoloso. |
Dopo la curvatura il cunicolo così come la canalina d’acqua, termina tuffandosi perpendicolarmente in un altro cunicolo, completamente diverso dal primo: pareti rese perfettamente lisce nelle quali sono scavate in altorilievo delle enormi colonne, ora accolgono l’arrivo del gruppo. Ogni minima roccia è stata resa perfetta dal lavoro di abili mani per creare un corridoio che prosegue verso l’interno della montagna. Il cunicolo nel quale si trovavano in precedenza i nani, era un passaggio laterale che dipartiva dalla parete sinistra del corridoio. L’acqua della canalina ora è convogliata in un canale di scolo più largo che costeggia per tutta la lunghezza il corridoio. |
Al fondo del corridoio sembra esserci l’ingresso a qualcos’altro. Circondato da un arco scavato nella roccia e dalla quale proviene una flebile luce bianca. Solo la luce proiettata dai muri illumina invece quel corridoio, proiettandosi sui presenti e rendendoli cosi di un inquietante colorito verdognolo. Lo scolo dell’acqua che scorre a fianco del corridoio è stato con cura scavato nella roccia, in modo da non permettere all’acqua di fuoriuscire. Il terreno sembra leggermente meno umido, ma l’aria ancora è pesante. Le vesti iniziano a bagnarsi per effetto dell’umidità del luogo. |
Percorrendo il largo corridoio, alto almeno quattro metri e largo almeno cinque, si possono notare alcune colonne in altorilievo, corrose dal tempo e tagliate in orizzontale da colpi che poco sanno di strumenti da lavoro. GHERMITUK nel suo scorrazzare cade in terra mentre il gruppo lentamente procede in direzione dell’arco dal quale si diffonde una vacua luce bianca che illumina appena il corridoio che stanno percorrendo. |
Il gruppo di avvicina alla stanza al fondo del condotto. Il silenzio è quasi innaturale, il rumore dell’acqua che scorre lateralmente ed il vociare dei presenti che si sovrappone a questo, nient’altro. Sembra persino interrompersi quel gioco di echi che fin’ora aveva accompagnato i nani e il cavaliere nella loro esplorazione. La stanza si apre agli occhi del gruppo, un colonnato ne circonda i lati, poco prima del muro, portando lo sguardo a posarsi su un sarcofago posto al fondo della sala. Su questo fluttua un grosso drago, rosse le scaglie e grossi occhi neri. |
Il Drago Rosso continua a fluttuare al di sopra del sarcofago: non vola né è aggrappato alla roccia con i suoi artigli, fluttua soltanto, ruggendo appena, sommessamente, appena compaiono i nani. Non sembra muoversi verso di loro come fosse in attesa, alcuno sbuffo di fumo compare dalle narici enormi o dalla bocca spalancata, non li aggredisce, continuando a fluttuare, spaventoso nell’aspetto su quel sarcofago, sormontato da due bracieri a muro. |
Il tempo sembra fermarsi, come per opera di un incanto. Il rumore dell’acqua che nel corridoio poco lontano scorre si interrompe quasi di colpo, il battere dei cuori dei presenti rimbomba invece, forse solo nelle menti degli stessi avventori. I nani cercano riparo dietro le colonne, ma il drago non accenna a muoversi, si limita a quel leggero ringhiare continuo, fluttuando leggero, troppo forse, sul sarcofago, circondato dai due bracieri che illuminano la stanza, lasciando che siano le ombre che vengono a crearsi ad animarla. |
Il Drago Rosso alla vista delle armi di RISKA che avanza, ruggisce stavolta con maggiore intensità chinando il suo collo verso il nano, per cercare di spaventarlo con la sua mole, ma dalle sue fauci spalancate non fuoriesce alcuno sbuffo di fumo e, all’avanzare del nano, la sua mole sembra assottigliarsi, lasciando intravedere la parete di dietro come se, pian piano cominciasse a svanire. |
Il drago volge il capo verso KANEDAR ora, e quando lo sguardo del Semidivino, o di quello che tale appare, incontra quello di KANEDAR il drago scompare, lentamente, svanendo, scomparendo quasi venisse inghiottito dal muro stesso. Un altro ruggito rimbomba nella sala, e quel silenzio irreale che si era creato scompare. Sostituito dal sordo rumore di passi, provenienti dal cunicolo, unica uscita di quella specie di sala. |
Il Drago Rosso, si rivela un illusione creata da una pietra di granato incastonata nella parete sopra il sarcofago che ora pare emettere un fioco barlume, per poi spegnersi, definitivamente. Improvvisamente il rumore di passi prende forma in cinque orchi e cinque goblin che compaiono nella Sala passando l’arco dal quale i nani erano giunti, provenienti da qualche altro cunicolo dalla parte opposta del corridoio, che si snoda nella montagna. Un goblin, si sporge dalla grossa mole dell’orco che lo precede, indicando i nani e bofonchiando qualcosa. L’orco, scudo di legno e spada in mano, grugnisce annuendo per poi emettere un urlo, al quale si accodano tutti gli altri orchi presenti. |
Tre dei cinque ORCHI, armati di scudo in legno e di spada, si lanciano contro i nani che, intanto, escono da dietro le colonne. I restanti ORCHI restano davanti all’ingresso della sala, bloccandone l’uscita. Mentre gli GOBLIN sguainano delle corte, rimanendo, per ora, immobili. I movimenti troppo rapidi di RISKA lo fanno scivolare a terra, pancia in giù, scivolando sul pavimento umido e finendo inesorabilmente nella traiettoria della corsa di uno degli orchi. |
I tre orchi continuano a correre verso i nani ora riuniti in una fila serrata: l’orco sulla traiettoria di RISKA, vedendolo in terra, solleva la spada consunta nel tentativo di farla ricadere in un fendente contro la schiena del nano, quando viene raggiunto dalla sua ascia sulla propria caviglia sinistra, caracollando lungo in terra, al di là di RISKA, ferito. Gli altri due si avventano il primo su KANEDAR in uno SGUALEMBRO DRITTO rivolto alla spalla del nano e il secondo verso GAETO tentando su di lui, un fendente con l’intento di colpirlo in testa, vista l’altezza molto più pronunciata dell’orco. |
KANEDAR riesce a parare il colpo dell’ORCO che cade in terra al colpo di GHERMITUK che gli recide la gamba di sotto il ginocchio, urlando di dolore mentre viene, poi, ucciso da NAUGRIM. GAETO, intanto, riesce a colpire il ginocchio dell’ORCO che termina però il suo fendente sulla schiena del nano mentre cade in terra venendogli a mancare l’apporto del ginocchio e viene colpito anche al fianco sinistro da THORGARIM. L’orco alle prese con GAETO, infine muore sotto un ennesimo colpo portatogli da KAUKENAS. L’orco ancora in terra nei pressi di RISKA, si rialza a fatica, avanzando claudicante verso la battaglia, mentre, ora, anche i CINQUE GOBLIN partono all’attacco, lasciando DUE ORCHI a presidiare l’unico ingresso alla Sala. |
L’orco claudicante ora avanza in direzione di NAUGRIM, tentando un potente TONDO DRITTO nel tentativo di recidere il collo del nano. Intanto i CINQUE GOBLIN si dirigono DUE verso KANEDAR e GHERMITUK tentando due SGUALEMBRI DRITTI mirando alle spalle dei due nani, uno verso KAUKENAS menando un RIDOPPIO ROVERSO diretto al fianco destro del nano e l’ultimo si dirige verso THORGARIM cercando di menare uno SGUALEMBRO DRITTO al collo di quest’ultimo. I due ultimi ORCHI posti a guardia dell’uscita frattanto prendono a battere le loro spade sugli scudi di legno aggiungendo quel rumore tribale alla battaglia. |
GHERMITUK para perfettamente il colpo del GOBLIN, uccidendolo poi con la sua mazza ferrata che gli fracassa il fianco. GAETO, non riesce ad intercettare il colpo diretto a THORGARIM che invece lo para, sventrando, successivamente con il suo ridoppio il mostriciattolo. NAUGRIM non riesce ad evitare completamente il TONDO dell’ORCO, che finisce sul suo fianco sinistro, ferendolo nonostante l’armatura, vista la potenza del colpo. KAUKENAS uccide il GOBLIN con un preciso colpo che gli recide la testa. KANEDAR para il colpo del GOBLIN e riesce a colpirlo con il suo pungo, che gli fracassa il volto ma non lo uccide, facendolo ricadere al suolo. |
L’ultimo GOBLIN, che prima aveva esitato, si avventa verso GAETO, tentando un FENDENTE alla spalla destra del nano ferito approfittando della distrazione dello stesso alle prese con la testa del GOBLIN di fronte a KANEDAR, che non riesce a schiacciare fino al punto di ucciderlo, vista la spossatezza data dalla ferita. L’orco davanti a NAUGRIM, intanto, AFFONDA la sua spada con tutta la potenza nelle carni del nano a lui di fronte che, nel frattempo, riesce a squarciargli il ventre, uccidendolo. Vano, quindi, il colpo di KANEDAR.I due ORCHI rimasti a protezione della Sala, vedendo i compagni perire, si gettano di corsa avvicinandosi alla mischia, sollevando le spade. |
GAETO riceve il colpo sulla spalla riuscendo a dare una botta violenta con lo scudo al GOBLIN che finisce infilzato nella lama di GHERMITUK, morendo sul colpo. Un ORCO intanto raggiunge KAUKENAS menando un poderoso FENDENTE con l’intento di spaccare il cranio del nano portando lo scudo a protezione del proprio torace. L’ultimo ORCO si rivolge a KANEDAR passando sopra il corpo del GOBLIN ai suoi piedi precedentemente colpito dal pugno del khaza, uccidendolo nel calpestarlo, mentre mena uno SGUALEMBRO DRITTO alla spalla del nano. NAUGRIM prende l’affondo dell’ORCO, che gli procura una ferita profondissima, che intacca i suoi organi vitali, facendolo svenire. |
NEWT nel frattempo, osservando il sarcofago, nota che è il coperchio di pietra intarsiata è leggermente spostato: un piccolo scorcio all’interno le è offerto ma il buio è troppo intenso così come il maleodore che ne viene. KAUKENAS, frattanto, para il colpo dell’orco efficacemente e l’ORCO viene raggiunto alla schiena dal colpo di THORGARIM che gli procura una ferita profonda che lo fa cadere su KAUKENAS stesso, sbilanciandolo in avanti. KANEDAR para il colpo dell’ORCO mentre questo viene ferito profondamente da GHERMITUK, barcollando verso destra. |
KAUKENAS riesce ad effettuare il suo colpo, recidendo parte del collo dell’ORCO che ricade sopra di lui, morto mentre l’ascia del khaza rimane incastrata nel collo della bestia. Vano il colpo di THORGARIM, quindi. KANEDAR, intanto, squarcia il ventre dell’ORCO che ancora barcollava e che ora ricade al suolo privo di vita. Ora alcun nemico minaccia più i nani e l’odore dei morti e del sangue dei numerosi feriti si mischia a quello insistente di umido e chiuso che pervade l’enorme Sala. |
I nani sono vivi anche se ammaccati: NAUGRIM su tutti combatte contro la morte per il feroce colpo ricevuto dall’Orco. Mentre la compagnia si appresta ad eseguire gli ordini impartiti da KANEDAR, la mezzelfa NEWT, ispeziona il sarcofago, ripulendolo della polvere e scoprendo i preziosi intarsi sulla pietra raffiguranti antiche gesta di nani vissuti tempo addietro in questi sotterranei. Accanto al sarcofago, in terra sommersa dalla polvere, una pergamena ingiallita e consunta del tempo, è ripiegata e legata con un pezzo di stoffa dello stesso tessuto usato dagli orchi per le loro sporche vesti. |
NEWT recupera la pergamena: su di essa sono visibili delle scritte in orchesco che spiegano come e perché un antico orco sciamano, dopo aver sconfitto i nani che prima risiedevano nei sotterranei, aveva deciso di porre a guardia dei suoi nuovi territori il Drago, per mezzo di un incanto. Questo aveva permesso agli Orchi e ai Goblin di vivere tranquillamente nel sottosuolo, senza che nessuno vi entrasse per timore del Drago, finchè una faida fra le due razze, le aveva ridotte allo sterminio. Il sarcofago, invece, continua a sostare davanti a tutti, intarsiato mirabilmente con scene di guerra narranti le vicende del nano che, forse, vi è sepolto dentro. |
La pergamena scritta in orchesco passa nelle mani di KAUKENAS, mentre, nel sarcofago, giace ancora il nano le cui gesta sono intarsiate nella sua tomba. Ora del nano solo lo scheletro, coperto da un pettorale e dall’elmo, finemente cesellati. Sul pettorale un libro scritto in nanico e chiuso da due serrature laterali, apribili con una chiave, opportunamente posata sopra di esso. Nel libro sono raccontate le storie e le gesta degli antichi nani vissuti nel sottosuolo prima dell’arrivo degli orchi e dei goblin. La compagnia, infine, è tranquillamente riunita in quella sala che, finita la battaglia, riassume l’aria di maestosa bellezza che lo contraddistingue. |