Gaia e l'albero nero
Il Bosco dei Lupi
Prologo: | al Bosco dei Lupi un casuale incontro tra Necromanti e Scorpioni si trasforma presto in un diverbio che sfocia in uno scontro. Il Destino vuole però che a farne le spese sia l'incolpevole Ard Rhys dei Druidi e l'ira di Gaia si manifesta nel modo più terribile per quel luogo... |
Insolita atmosfera primaverile al Bosco dei Lupi, dove un cielo completamente ricoperto di grosse nuvole cariche di pioggia, impediscono ai raggi solari di illuminare e riscaldare la terra e viziano l’aria con un odore pungente di acqua piovana. Una rigogliosa vegetazione popola quei luoghi, assieme ai tanti animali che manifestano la loro presenza con i loro versi: dal cinguettio degli uccelli, agli ululati di cani selvaggi che corrono fra i sempreverde. |
Silenzio quasi religioso domina incontrastato fra i boschi prima della venuta di piccoli animali come gli scoiattoli che fuoriescono dalle loro tane, scavate nella corteccia per scorazzare con le loro enormi code fra i rami. delle lepri che saltellano fra le siepi alla ricerca di un nascondiglio sicuro e per l’arrivo di alcuni esseri che passeggiano come: l’Ard Rhys, RINGS, accompagnato da una piccola kendot e seguito di lì a poco, da un’esile elfa. |
Un piccolo scoiattolo dallo splendido pelo rossiccio, simile a quel rosso delle foglie autunnali, appostato proprio sopra un grande quercia, posta a pochi passi da MIAOW, RINGS e DELEK, osserva con i suoi occhi neri quelle tre sagome, mentre fra le manine tiene una ghianda che prende a strofinare con le sue sottili falangi a mo di orsetto lavatore. Il Bosco dei Lupi, nel frattempo comincia ad animarsi, con l’arrivo di più presenze che sembrano dirigersi tutti nella stessa direzione: la radura centrale. |
Il piccolo scoiattolo con i suoi affilati dentini incisivi, mordicchia la superficie ruvida della ghianda, continuando ad osservare la piccola kendot che sembra non riuscir a tener a freno la sua lingua, ad un tratto il piccolo animale probabilmente stufo di mordicchiare lascia la presa della stessa ghianda, così che quest’ultima comincia a cadere in direzione della testa di MIAOW. Nessun filo di vento fa mutare le condizioni meteorologiche di questa giornata che comincia a volgere al termine, così che le grosse nuvole cariche di pioggia rimangono immobili, pronte a esprimere tutta la forza dell’acqua piovana, non appena comincerà a piovere. |
Il piccolo scoiattolo dal folto pelo rossiccio, sembra rispondere alla piccola MIAOW, con i suoi versetti muovendo velocemente il musetto, mentre prende a strofinarsi il pelo sopra al piccolo capo con la zampetta anteriore destra. L’astro solare comincia a tramontare molto lentamente, portando a fine il giorno così che il cielo comincia ad assumere diverse colorazioni che vanno dall’arancio al turchese, creando una singolare atmosfera al bosco che si vivacizza con quei colori, offuscati appena dalla presenza delle nuvole. |
La Natura sembra rispondere ai movimenti di RINGS che poggia entrambe le mani sulla corteccia della QUERCIA, con i rumori del bosco che si accentuano, soprattutto il versi dei vari animali che sembrano comunicare con ARD RHYS. Nel frattempo nella radura centrale degli scorpioni e dei necromanti si incontrano, cominciano un vero e proprio scontro verbale che si materializza fra le figure di RAISE e GARAFHIR e MORROW, due concezioni di vita totalmente opposte che si scontrano in quei luoghi non familiari né ai primi e né, tantomeno ai secondi. |
Lo scontro verbale senza non riuscire ad arginarsi fra i rappresentanti dei necromanti con RAISE e degli scorpioni con GARAFHIR, le due fazioni sembrano arrivate a un imminente scontro, visto che la parola ha avuto poco peso. Intanto il cielo ad occidente si colora di porpora ed indaco, mentre ad oriente la notte nei toni piu’ scuri del blu prende a coprire con il suo nero mantello il cielo nuvoloso. |
La radura centrale del Bosco dei Lupi si prepara a divenire il palcoscenico di quello scontro che comincia a prendere forma fra la Prima Lama degli scorpioni, GARAFHIR e il Necromante Consigliere, RAISE, mentre i rispettivi sottoposti si sistemano intorno alla radura in attesa che lo scontro abbia inizio. I commenti non si sprecano in quei istanti che sembrano durare un’infinità e la curiosità di vedere all’opera quei due esseri totalmente opposti comincia a manifestarsi negli animi degli scorpioni e della sola Adepta YLLEANA. |
Mentre GARAFHIR si prepara per l’imminente scontro con RAISE, SALAZHAR cede la sua balestra a DELORT. Tutto è pronto, intanto, affinché il duello abbia inizio: leggeri refoli di vento si alternano fra le fronde degli alberi che vibrano alla loro carezza. I cinguettii dei primi uccelli notturni iniziano a prendere corpo, come se stormi di questi fossero appollaiati frai rami, curiosi di assistere a quanto sta per prender vita. Il tramonto, infine, è solo un ricordo ora che, la notte regna sovrana sul Bosco dei Lupi avvantaggiando la vista degli esseri cosiddetti notturni. |
Improvvisamente ecco che un lampo, subitaneo, appare e scompare nel cielo nero illuminandolo a giorno per un attimo, un solo istante in cui lo rischiara per poi sparire lasciando posto ad un brontolio latente che man mano si avvicina borbottando, pèr poi esplodere fragoroso sulle teste dei presenti nella radura: un tuono scoppia, squarciando la notte e dando il via alla pioggia che in un leggero tintinnare sulle foglie e sui muschi, fra le fronde ed il fogliame, prende a scrosciare al suolo, bagnandolo. I due contendenti si fronteggiano: RAISE contro GARAFHIR, l’uno contro l’altro sebbene circondati da numerose presenze. |
La Prima Lama GARAFHIR para molto facilmente il colpo portato dal Necromante Consigliere RAISE, con l’ausilio dello scudo, mentre lo stesso NANO si prepara a contrattaccare ancora cercando di colpire lo SCORPIONE al volto. La pioggia comincia a farsi più copioso e a ricadere con maggiore forza sul bosco e sulla radura centrale, l’odore dell’acqua piovana che si sentiva poco prima non ha mentito affatto ai DRUIDI che si aspettavano tale manifestazione da parte di Madre Gaia. |
Il calcio della STAFFA di RAISE riesce a colpire in pieno volto GARAFHIR, che riporta però, solo un graffio in fronte, parato fortunatamente dall’elmo: la PRIMA LAMA, tenta una reazione a quel colpo, quindi, provando ad assestare un calcio al busto di RAISE che sbilancia il NANO, che cade rovinosamente in terra non agevolato affatto dal terreno umido per la pioggia che, copiosa continua a cadere dal cielo nero come le piume di un corvo. |
Improvvisamente un dardo scoccato da DELORT, prende ad indirizzarsi anziché verso l’obiettivo primario ovvero RAISE, verso la piccola figura di MIAOW: il terreno scivoloso, il bisogno di vitae e quindi la frenesia del VAMPIRO e la pioggia, fan sì che questo errore rischi di risultare fatale per una piccola innocente. Il sibilo del dardo è chiaramente udibile fra le fronde mentre inesorabilmente mangia la strada che lo divide dal petto della KENDOT. |
Il dardo scoccato in precedenza da DELORT, colpisce di striscio MIAOW alla spalla, visto il movimento della stessa, ferendola superficialmente ma proseguendo la sua corsa fino a raggiungere il petto di RINGS, di fronte alla KENDOT. L’ARD RHYS ricade in terra, in preda al dolore: un tuono, improvvisamente, devasta il cielo notturno soggiogato dal temporale che si intensifica come se la stessa Gaia piangesse. Alcune piccole gocce del sangue di RINGS intanto, toccano una quercia che, prossima all’ARD RHYS, ne sorregge la caduta. |
Madre Gaia continua a manifestare il suo dolore nel vedere l’ARD RHYS colpito da quel dardo, scoccato con sin troppa superficialità. Un ennesimo lampo squarcia il cielo, mentre il sangue di RINGS che ricade sulla quercia da linfa alla maledizione che Madre Gaia infligge a quel luogo: una luce evanescente si dipana nei pressi della quercia che acceca quasi i presenti che stanziano nei pressi dalle raduna, dando vita alla trasformazione della quercia che assume una colorazione nera. |
La maledizione di Madre Gaia si manifesta con quella singolare trasformazione della quercia posizionata nei pressi del corpo di RINGS che spira colpito da quel dardo. Gli animali osservano quello strano albero, smettendo di emettere i loro versi, nei loro occhi si riflette quell’immagine tetra: l’albero nero, manifestando il loro timore rimanendo immobili, dinnanzi al volere della loro Madre che sembra ribellarsi ai loro stessi occhi. Un ultimo tuono squarcia il cielo, rimbombando nella radura centrale del Bosco, come fosse l’ultimo lamento della Madre per la morta sopraggiunta del primo dei suoi figli diletti. |