Le stranezze di Rubyx
Il Lago Averno
Prologo: | il famiglio rianimato della Custos Mortis Forochel dimostra le prime stranezze ... |
La coltre di nubi che, sempre, ricopre le sponde del Lago Averno, si riflette sullo specchio di acqua rendendolo grigio e lugubre nell’aspetto nonostante i numerosi fiori di loto che ne punteggiano la superficie spandendo nell’aria il loro delicato profumo primaverile. Lo sciabordio dell’acqua sulle sponde è una cantilena pigra che insieme al rumore della leggera brezza diviene ipnotico in queste prime ore del meriggio. |
Pochi presenti animano il tetro e malinconico loco, stanziando nei pressi delle rive del Lago Averno: figli dell’Ars Arcana accompagnati da uno strano essere, uno ZOMBIE che segue ogni mossa della Custos Mortis FOROCHEL, avanzando a mo’ di scimpanzè: portando il capo in avanti, lasciando penzolare le lunghe braccia e piegando leggermente le gambe, come se trascinasse il suo stesso ammasso di carne non viva. |
Lo ZOMBIE ascolta le parole della Custos Mortis FOROCHEL, inclinando il capo scarno prima alla propria destra e dopo verso la propria sinistra, cercando di cogliere il significato delle parole della propria padrona, cercando di replicare con degli strani versi. I piccoli rossi occhi, scavati nella pelle della strana creatura continuano ad osservare la figura di HEGET, portando molto lentamente il braccio destro, piegandolo, verso dietro chiudendo le falangi della rispettiva mano, che prima erano indirizzate verso il volto dei HEGET. |
Mette altri due passi in avanti, portandosi questa volta verso Rosmunda, zoppicando quasi, mantenendo sempre quella strana postura, tenendo il braccio sinistro a penzoloni e il destro piegato verso dietro, come se fosse pronto a scagliare un pugno, visto che la mano destra è chiusa. Il viso ittico e scavato nella pelle non viva è completamente concentrato sulla figura di Rosmunda, replicando alle parole della propria parola ancora con altri versi, visto che la creatura non ha la facoltà di modulare le parole. |
Lo ZOMBIE scrolla le spalle, in un moto scoordinato e molto lento, mettendo in evidenza le ossa del torace che si muovano sotto lo strato sottile di pelle che le ricopre, adesso protende entrambe le braccia verso la vampira Rosmunda, mostrandole i palmi delle rispettive mani a debita distanza verso l’oggetto d’attenzione della creatura. Scuote le ossute mani come ad invitare ROSMUNDA ad afferrarle, confermando quel latente desiderio spalando la bocca, portando alla luce i denti logorati e neri e la lingua violacea e lunga. Sembra aver risposto in maniera positiva agl’ordini di FOROCHEL, date le sue movenze adesso più manusuete e alquanto singolari. |
RUBYX afferra la mano sinistra di Rosmunda, portando l’altra mano verso il bastone che la vampira tiene con l’altra mano, con il chiaro intento di afferrarlo, facendo oscillare il capo da destra verso sinistra in movimenti molto fluidi questa volta, dinoccolati come se non avesse impedimenti dovuti ai legamenti. Scrolla tutto il corpo scarno, battendo a ritmo di uno strano motivetto, che prova a canticchiare ma che esce come un rantolo senza senso, con il piede destro. |
RUBYX afferra anche l’altra mano di Rosmunda, lasciando il bastone nelle mani di FOROCHEL cominciano a trascinare la vampira in un moto molto singolare, simile a una danza lenta ed elengante, nonostante i movimenti scoordinati dello zombie, caratterizzata da movimenti verso destra e sinistra e giri su sé stessi, mossi sotto il ritmo degli strani versi di RUBYX che sembra essere molto attratto da Rosmunda, lasciando che le parole delle propria padrona, FOROCHEL, entrino da un orecchio, lasciandole uscire dall’altro. |
Lo ZOMBIE osserva con estremo interesse le reazioni di Rosmunda che nonostante la sua danza, continua a mantenere quelle strane smorfie di dolore ed a emettere quei gemiti di dolore, che la strana creatura non riesce a comprendere appieno. Arresta il suo strano moto portando la lunga lingua in direzione del volto della VAMPIRA, lasciando la presa delle sue mani su quelle di Rosmunda, credendo che sia quella la causa del dolore del CORRUPTUS ARCANO, dando ascolta questa volta alle parole di FOROCHEL che tenta di indirizzare il proprio famiglio non vivente. |
RUBYX si volta verso MIRYSI con la lingua che ancora è protesa al di là della propria cavità orale, avvedendosi soltanto adesso della sua presenza silenziosa, le si avvicina lasciando Rosmunda alle proprie spalle, come farebbe un cucciolo, un bambino con un gingillo con cui ha giocato sin troppo, riassumendo la postura che lo caratterizzava poco prima: quella da scimpanzè portando le lunghe braccia a penzolare e inclinando il busto in avanti, portando solamente il capo verso dietro, dando la chiara impressione di avanzare come se fosse attratto magneticamente da qualcosa che lo fronteggia, in questo caso la discipulus MIRYSI. |
RUBYX arresta la sua avanzata in maniera molto brusca, sbattendo il proprio torace contro le mani protese di MIRYSI, accusando il colpo, lasciando scivolare il capo in avanti che adesso sembra infrangersi su quello della DISCIPULUS. |
Il capo di RUBYX non raggiunge il volto di MIRYSI che, incassata nelle proprie spalle la propria testa, sottrae il bersaglio allo ZOMBIE. FOROCHEL, frattanto, raggiunge il proprio famiglio strattonandolo indietro e RUBYX, a quel contatto, volge lo sguardo vuoto e vacuo verso la CUSTOS MORTIS, annuendo lentamente con il proprio volto in risposta alle parole dell’ELFA, quasi fosse tornato in sé. Un refolo di vento, ora, soffia leggero portando con sé l’odore di loto come a voler testimoniare la ritrovata sudditanza mentale dello ZOMBIE nei confronti della propria padrona. Tutto torna tranquillo nel luogo, dove, oltre al lieve chiacchiericcio, soltanto il leggero sciabordio delle acque del Lago Averno, sulle rive, si ode. |