Le Storie del Nulla
I Giardini delle Delizie
Prologo: | gli Artisti di Lot si ritrovano ai Giardini delle Delizie per rappresentare il loro modo "unico" di vedere il Nulla che da mesi minaccia la Cittadella... |
Una fresca notte, ricca di stelle alte nel cielo terso, quella che si è affacciata al Giardino delle Delizie stasera. Alberi ancora carichi di foglie già tendenti al rosso protendono le lunghe fronde sui vialetti incorniciati da fitti e odorosi cespugli. |
La voce di Konrad, al centro dello slargo, riecheggia cristallina e sonora tra gli stretti sentieri dei Giardini delle Delizie. Un leggerissimo venticello spira sul verde, smuovendo i fili d'erba e le piccole foglie dei cespugli, appena ingiallite. |
Capeggiati dal Consigliere del Nibbio Konrad, diversi personaggi si raccolgono rapidamente nell‘ampia radura, un teatro naturale all’aperto che come tetto ha solo il cielo stellato. |
Le parole di Konrad e del suo gruppo, grazie all'ampio spazio in cui si trovano, vengono trasportate dalla brezza leggera d'autunno, sino a giungere alle orecchie di quanti si trovano nei sentieri adiacenti allo slargo. |
Il cielo è limpido, sgombro da qualsiasi sorta di nuvola, e nella volta celeste risalta lo spicchio di Luri, l'astro lunare. Numerosissime stelle contornano la mezzaluna, la cui luce illumina i Giardini, raccogliendosi in particolar modo nello slargo dove Konrad si trova, e dove la rappresentazione sta per avere inizio. |
Notte d’arte oggi al Giardino, e la voce dell’istrionico Consigliere, che s’improvvisa imbonitore chiamando a raccolta chi giunge e chi sosta nelle aiuole, nei prati e nei vialetti, riecheggia sonora. Nella radura, intanto, qualche foglia secca trasportata dal vento sfiora i musicanti intenti a sfoderare le armi della musica, strumenti e spartiti densi di note leggiadre. |
Alle parole di MarieMagdalene, persino il vento capriccioso sembra placarsi, ed i suoi soffi improvvisi s'indeboliscono, quasi come se volessero facilitare il pubblico all'ascolto delle parole dell'umana intenta ad introdurre la rappresentazione. |
Le note del flauto di Marsias si rincorrono, una dietro l'altra, in una corsa che sembra non voler avere termine. La melodia si leva verso l'alto, diluendosi nell'aria notturna e facendo da sottofondo alle parole di MarieMagdalene e di Spicy. |
Mentre la musica risuona nell’aria di questa notte stellata, grazie all’acustica della radura, la temperatura si rinfresca appena. Ed ecco Spicy, e di nuovo la Narratrice che, abile tessitrice, fila la trama del racconto. |
La melodia è musicale ed armoniosa, generata con maestria dalle abili dita dei musicanti. Le note si mischiano l'una con l'altra, creando una musica soffusa e pacata, che non sovrasta le voci delle due narratrici, ma le accompagna in maniera superba. |
La melodia prodotta dai musicanti scema lievemente, e dal flauto di myrtillas l'ultima nota vola via, trasportata dalla brezza autunnale. Frattanto, la rappresentazione ha inizio, una volta che gli attori si calano nelle parti a loro assegnate. |
Una folla consistente è radunata ormai nei pressi della radura. In una parodia del destino, molteplici esistenze si muovono nei giardini mentre gli artisti, novelli Compagni degli Anelli del Fato, intrecciano sul palco le trame della narrazione. |
Il venticello, debolissimo, abbraccia lo slargo dove gli attori sono intenti a recitare le proprie parti, sfoggiando le loro abilità nel rappresentare la storia del Destino. Nel mentre, qualche piccola nube filamentosa fa capolino nel cielo limpido. |
Lentamente la temperatura si abbassa ma il debole vento non è di alcuna minaccia mentre spira leggero. Ancora qualche foglia indugia sui rami prima di cadere, cullata, sul terreno. Parimenti lieve, la trama del racconto evolve sulla sua traccia. |
L'interpretazione di Pulcifero, nei panni del Reggente di Lachesi Brooke, raggiunge l'enfasi massima nel momento in cui recita le sue battute, tanto da sembrare estremamente verosimile. E di nuovo le note dei flauti di Myrtillas e Marsias accompagnano la scena, perdendosi nell'aria. |
Il suono del liuto di Nebriewyn, armonioso, si fonde con la melodia sussurrata dei flauti che s’affievolisce poco a poco. Note che ancora salgono alte, spandendosi intorno trasportate da quella brezza che sa di autunno e di luoghi di sogno. |
Gli applausi del pubblico si fondono, ed il rumore prodotto dai battiti di mani si leva verso l'altro decretando il termine della rappresentazione teatrale. Ed in quell'istante, un petalo di margherita, distaccatosi dalla corolla di un fiore, viene sospinto dal mite venticello, sfiorando le vesti di Lunaemy. |
Le narratrici, spicy e MarieMagdalene, nell'atto di chiudere la rappresentazione, vengono sfiorate da un tiepido alito di vento, carico di odori e fragranze floreali, penetranti. La folata di brezza si disperde nell'aria, salendo verso il cielo stellato. |
Il vento leggero ha un subitaneo guizzo, smuovendo abiti e mantelli, come a sottolineare con enfasi le ultime parole di MarieMagdalene, mentre l’ultimo accordo sfuma lasciando che il giardino viva adesso dei suoi soliti, sommessi, rumori. |
E sul grido sincero dei presenti, uniti contro il Nulla, la Rappresentazione si conclude definitivamente. Nello slargo resta il grande telo dipinto dalle abili mani degli Artisti, sfiorato dalle dita invisibili del vento fresco. |