La riunificazione dei Due Myador
La leggenda è un racconto che tramanda, oralmente di generazione in generazione, eventi o fatti celebri, ovvero personaggi fondamentali alla storia del popolo. Con il passare del tempo questo racconto mescola, all’esposizione degli avvenimenti, la fantasia, rendendo difficile distinguere ciò che è realmente accaduto da ciò che è frutto dell’immaginazione.
Ciò che andrò a narrarvi, a seguito dell’incontro avvenuto con l’Alfiere dei Signori Draghi della Luce, è un evento che verrà ricordato nella Storia e che sarà destinato a diventare leggenda. Giorni di terrore, ma anche giorni di Gloria. E’ mio dovere, in qualità di Detentore, riportare i fatti così come a me sono stati raccontati.
Erano gli anni in cui il Primo Signore dei Draghi della Luce era la Signora Melusine e l’Esarca dei Signori Draghi della Luce Lady Hansin. In quei tempi venne sottratto il Myador delle Tenebre, un misfatto che difficilmente potè essere attribuito a mani umane, bensì divine: il servente di Tenebre fu l’autore. Dall’altra parte il Servente dell’Acqua avrebbe dovuto sottrarre il Sacro Artefatto della Luce, sostituendolo con una scaglia modificata magicamente per somigliare all’artefatto.
Nei giorni che seguirono, presso i Giardini delle Delizie, avvenne una battaglia cruenta fra il Dorato di Luce e l’Innominato di Tenebre, uno scontro epico che coinvolse tutti i serventi man mano che si schierarono, ad esclusione dei serventi dell’Aria e della Magia che rimasero neutrali. Furono proprio questi ultimi ad essere colpiti, feriti a morte, mentre il Servente di Tenebre se ne andò sconfitto.

La quiete prima della tempesta, così potremmo riassumere le settimane successive allo scontro, ma nell’ombra il progetto dei Serventi di Terra e Acqua proseguì fino a trovare compimento. Entrambi i Myador furono sottratti ai loro Custodi.
La notte era serena, il cielo di un blu scuro tendente al nero, nel quale spiccava la falce di luna, irradiando la sua argentea luce, che si univa a quella delle stelle. Il vento invernale soffiava leggero seppur non gelido come nei giorni precedenti. Quel cielo e quelle stelle accolsero i Draghi della Luce ed il Venerabile delle Nebbie e Compagno dell’ Esarca Hansin ai Giardini delle Delizie. Al suolo, due figure, dall`apparente sembianza umana, provenivano da direzioni opposte, l’una dal Viale dei Tigli, l’altra dal Bosco dei Lupi. L’eleganza, il fascino, il carisma che queste emanavano erano tali da catturare gli sguardi di tutti i presenti. In umane sembianze il Drago servente dell’Acqua ed il Servente di Terra, accompagnandosi rispettivamente con i Myador sottratti, raggiunsero il centro dei giardini. Raggiunti dai Venerabili della Luce e delle Nebbie con i loro Signori, dopo aver definito alcuni accordi in leggiendrico, incomprensibili ai cittadini presenti, abbandonarono i due artefatti al suolo, indietreggiando.
«Il vento che nel frattempo si era alzato trasportava ora un odore, pungente e fastidioso, man mano che trascorrevano gli istanti, sempre più forte e intenso. Da meridione, più scuro della notte stessa, un punto nero come ossidiana si delineò alto nel cielo terso. Punto che rapidamente si allargò definendosi via via nei contorni.
I due Venerabili erano quasi sul punto di raccogliere i Sacri Myador per consegnarli nelle mani delle loro Compagne quando quella sensazione di disagio si fece forte anche nei cuori dei due Serventi. Un`espressione di stupore comparve sul volto diafano della Dama dell`Acqua, subito seguita da apprensione. Preoccupata, la Dama sollevò una mano verso meridione, costringendo l`alto e massiccio Servente della Terra a voltarsi, in tempo per scorgere la fonte di tanto timore stagliarsi netta nel cielo scuro. Innaturalmente veloce la sagoma di un enorme Drago si avvicinava, diretto verso il centro dei Giardini. Due paia d`ali imponenti fendevano l`aria notturna oscurando la luna e le stelle al passaggio della terrificante sagoma del Drago a due teste. Poi entrambe le teste puntarono verso il basso, mentre il Servente di Chaos, si lanciò in una improvvisa picchiata verso il suolo. »
Il servente della Terra intimò ai presenti di allontanarsi, di fuggire da quel luogo, mentre i Venerabili di Luce e Nebbie portarono al riparo i rispettivi Signori. Il Drago Servente delle Tenebre, approfittando della sua possanza fisica afferrò i due Myador con gli artigli, nel tentativo di riunificarli. In quello stesso momento un violento boato scosse il cielo e la terra, mentre i Draghi presenti, attaccando il Servente di Tenebre, cercavano di fargli perdere la presa sui Myador.
Il cielo stellato improvvisamente sembrò incrinarsi, come fosse un manto steso sui Giardini, che ora si squarciava e nella volta celeste andarono definendosi due vortici identici tra loro. Anche la luce della luna parve essere risucchiata da quello che sembrava essere un buco nero apertosi nel cielo sopra i Giardini ed anche le stelle via via si spensero lasciando un inquietante vuoto nel cielo. Nel silenzio totale, che era sceso sui Giardini, due essenze cominciarono a far avvertire la Loro presenza. Due Vortici Dorati troneggiavano nel cielo scuro.
La presenza dei Due Globi d’Oro fece scendere il silenzio e una calma innaturale e pressante sui Giardini. Tutto sembrò fermarsi come congelato nel tempo. Solo il crepitio degli incendi accesi dalla Lava e dal Fuoco scesi dal cielo spezzarono quella pesante cappa di silenzio. Il pensiero dei Due Dorati raggiunse le menti di tutti i presenti “Ciò che è stato spezzato una volta, tale deve rimanere!” Due raggi si dipartirono all’ unisono dai due giganteschi Globi d’Oro dirigendosi verso il Drago Servente della Tenebra e spezzando in due il Myador runificato.
Un nuovo pensiero prese forma nei cuori e nei pensieri dei presenti, scendendo dall’alto come una dolce nenia “Non possono Morire! ”. All’unisono i Draghi Serventi e tutti i Draghi chinarono il capo verso i due Dorati, e due schegge di grandi dimensioni dipartirono dalle due Sfere Dorate, perdendosi apparentemente nella notte. E laddove si erano perse le schegge più grandi comparvero due puntini, uno color Smeraldo e l’altro color Zaffiro. I due Myador, perduti dal Servente della Tenebra, giacevano in terra, discostati l`uno dall`altro, mentre nel Cielo comparvero, volando, i Draghi Serventi della Magia e dell`Aria, redivivi. Nell’ avvicinarsi ai Giardini i due Serventi redivivi si separarono scendendo verso i due Myador, il Servente di Magia verso il Myador della Luce e il servente di Aria verso il Myador delle Tenebre. Solo quando l’Utopia si realizzò in una nuova scelta i Vortici Dorati attraverso i quali si erano palesati Harsgalt e Apophis scomparvero definitivamente, lasciando gli Otto serventi riuniti ai Giardini. Testimone della scelta fatta, il Drago Servente della Magia si chinò lentamente a raccogliere il Myador della Luce, ugualmente fece il Drago servente dell’Aria con il Myador delle Tenebre. E così i due Scettri furono poi offerti ai rispettivi proprietari in nome dell’Utopia.
Penelope Adepto Detentore dell`Arcana Saggezza
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