Il Belvedere di Lot
Prologo: | al Belvedere di Lot due degli anelli da Detentore mutano, prendendo l`aspetto di Oracoli dell`Anello... |
heron percorre lentamente il vicolo dei pegni,
avvicinandosi sempre più al Belvedere. Il cappuccio del purpureo mantello copre
il capo dell'umano per ripararlo dalla pioggia.
Haruka avvolta nel Manto color rubino, il cappuccio
ben issato sul capo nel vano tentativo d'arginar la pioggia, giunge infine al
Belvedere di Lot, reggendo con la sinistra una pergamena sgualcita.
heron sposta lo sguardo sulla figura della
Reggente e, senza proferire parola, annuisce lentamente col capo.
Haruka lascia vagare per un breve istante lo
sguardo sui presenti, e china leggermente il capo in direzione del Detentore,
mormorando in sua direzione: "Seppur la pioggia m'infastidisca, preferisco parlar
con Voi all'aperto..."
SimoLau lentamente sbuca dal vicolo dei pegni.
Il mantello blu e bianco stretto attorno al corpo smagrito, a coprire busto
e braccia. Il volto duro ed impassibile è attraversato da un'ombra di un sorriso
beffardo.
Haruka
<sollevando il capo saluta con un lieve cenno i presenti, per tornare poi
con l'attenzione sul Detentore> Immagino, voi sappiate per qual motivo ho
chiesto di conferire con Voi, Heron.
Faeliivrin spunta dal vicolo dei pegni, stretta
nel mantello elfico, sul quale la pioggia pare dolcemente scivolare. Il cappuccio
troppo ampio per la piccola fronte le ricade morbidamente in avanti, a coprirne
i sottili lineamenti fino all'altezza del nasino.
SimoLau scorge la Reggente di Lachesi e fa
una smorfia, scoprendo la causa del prurito dell'Anello che è recentemente mutato.
Borbottando si volta e si allontana, senza porger saluto a nessuno.
heron
<l'umano assottiglia le palpebre e attende un attimo prima di rispondere,
poi, con voce roca risponde> Si mia guida, so perfettamente il motivo di
quest'appuntamento.
Haruka avverte un brivido percorrerle la schiena,
all'ingresso delle Schiere di Atropo... seppur lo sguardo non sia diretto all'ingresso,
Lachesi alla destra freme in risposta alla presenza della Voce e del Custode.
Faeliivrin distende le labbra in un'espressione
imperscrutabile, mentre il mento si solleva, a compensare l'altezza e la mancata
visuale provocata dal cappuccio. I boccoli dorati si mostrano, racchiusi nella
stretta delle stoffe, ad incorniciare il volto della bimba, dallo sguardo quanto
mai adulto.
Brooke compare nel Vicolo dei Pegni. Pare trafelato,
come se avesse corso sotto la pioggia senza rendersene conto, tant'è che ha
il cappuccio calato sulle spalle e i capelli sono zuppi d'acqua. Osserva la
giovane Faeliivrin che cammina poco distante da lui. Si appoggia al muro di
una casa e continua a fessurare gli occhi, come a tentare di scorgere altre
figure.
PadreBrown coperto da un mantello per ripararsi
dalla pioggia, mantello che strascica a terra ad ogni passo dell'hobbit, giunge
da lungo la stradella che proviene da Lot e che costeggia il Belvedere; pensieroso
e in meditazione, non guarda avanti, ma il selciato dove l'acqua scivola a valle
Haruka
Che le Signore v'abbiano in Gloria, confratelli tutti <mormora appena, volgendosi
ora in loro direzione>
Faeliivrin muove lentamente gli occhi blu,
scuri, sui presenti, quasi lo facesse solo a conferma di quanto già sa. Li richiude
magistralmente, prima di procedere a camminare in avanti, composta, socchiudendo
le labbra per rispondere.
Faeliivrin
Atropo vi placherà, mia Signora.
heron scorgendo il notevole numero di fratelli
giungere, aggrotta la fronte
PadreBrown quando è nei pressi del luogo dove
la Reggente di Lachesi si è soffermato ha come una sensazione di avvertimento
e alza la testa distogliendo lo sguardo dal selciato
Haruka
Heron, parlatemi delle vostre visioni, Confratello. Lasciate che... <da sotto
il cappuccio sospira appena>
heron
<come di rimando alle parole di Faeliivrin> quando si ricorderà della
Sua schiera <l'espressione del viso dell'umano si fa più dura e severa del
solito>
Faeliivrin solleva leggermente il braccio destro,
liberandolo dall'intreccio delle stoffe a mostrare la piccola mano, affusolata
e candida, di chi probabilmente non ha mai conosciuto arma né lavoro manuale.
L'anello argenteo risplende, vivace, dello stesso colore e riflesso delle gocce
di pioggia.
Brooke scorge ora un Hobbit superarlo distrattamente
e riconosce PadreBrown e decide di seguirlo verso il Belvedere.
PadreBrown
Mia Signora felice d'incontrarVi qua in mezzo alla pioggia in questa mesta sera,
dove il cielo piange e le luci si stanno accendendo per far chiarore ai nostri
passi altrimenti furtivi
Haruka
Lasciate che sia il Destino a guidar le vostre parole <spostando ora lo sguardo
sulla figura dell'umano>
PadreBrown si avvede di altri confratelli presenti
e sorride loro mandando un saluto di compiacimento
heron
Le mie visioni? <sospira ripensando al sogno di alcune notti or sono>
Il ricordo, da quando Ve ne ho dato notizia, s'è definito meglio. Ricordo d'averLa
vista, la piccola bambina. Correva in tondo, felice...una felicità che non avvertivo
da tempo ormai da...<si sofferma un attimo indugiando con lo sguardo sul
volto di Haruka> ..da quando improvvisamente è scomparsa.
Faeliivrin
Mi somigliava? <Risponde, con curiosità infantile, quasi a distrarre Heron.
Gli occhioni si poggiano su di lui, ridenti e beffardi>
Brooke
<scorgendo sotto la pioggia le figure dei Confratelli, si avvicina di più
a loro e proferisce, ansimando> Caos... vi ghermisca... e dilani... <prende
fiato> ... le vostre inutili certezze. <china lievemente il capo lasciando
che le gocce di pioggia cadano dai capelli sulle sue guance, rigandole>
Haruka da sotto il cappuccio, muove impercettibilmente
il capo, assottigliando lo sguardo che non sembra volersi allontanare dalla
figura del Detentore.
Baraksch [crinos] arriva al belvedere avanzando
sulle sole zampe posteriori, sostenuto in parte da un'altro Crinos che lo aiuta
a camminare. Il Khardan dall'unico orecchio cammina con evidente dolore ad ogni
passo.
heron
<l'umano prosegue a parlare, fissando adesso il vuoto> Non avevo una visione
così nitida da tempo. <Il Detentore non presta caso alle puerili parole di
Faeliivrin e prosegue> E' stata una visione breve, enigmatica, ma nitida.
Ha lasciato intendere che è giunto il momento del Suo ritorno, e di ciò sono
compiaciuto, almeno in parte.
Haruka
Lachesi parla, nelle notti di luna piena. Ha fatto sentire la sua voce fatta
di mormorii e sussurri. Qualcosa sta per accadere... qualcosa di importante
e segreto.
PadreBrown si mette in ascolto di quel che
il confratello Heron sta rivelando alla loro Reggente, portandosi sulla testa
un pezzo di mantello per ripararsi e cercando un posto più consono alla situazione
Moonshine [crinos] incede sulle zampe posteriori
tenendo la posture eretta anche se ingobbita nel sorreggere il corpo del crinos
al suo fianco, il pelo nero è completamente bagnato dalla pioggia incessante
osserva i presenti mentre pare ringhiare qualcosa verso baraksch
Haruka raggiungendo Heron si china fino a sfiorar
il suo volto e senza farsi udire dagli altri mormora: "L'incompleta visione
che avete avuto, testimonia un cambiamento. Ne vedete un solo spicchio, come
uno specchio andato in frantumi, ma ciò alle Signore basta..."
Faeliivrin sorride, dolcemente, prima di volgersi
il suo volto su colei che porta Lachesi. Il sorriso pare svanire per un attimo,
mentre gli occhi si dilatano. Abbassa il capo, rapida, sollevando di riflesso
la mano, a controllare l'Anello.
Brooke
Qualcosa? <osserva incuriosito Haruka> Cosa? <ora porta lo sguardo
su heron, inarcando un sopracciglio>
PadreBrown
segreto?...<sussurra fra se e se l'hobbit>....Cosa è mai segreto per voi
mia Reggente! <stavolta con più voce> o è un segreto per me, per noi che
spesso in questi ultimi giorni abbiamo confuso ogni nostro dire e fare?
heron
La piccola m'ha concesso una visione parziale ed è stata una sensazione piacevole,
simile a quelle che Lachesi mi concedeva tempo fa. <Lo sguardo torna su Haruka
con un brusco movimento del capo> Mia Reggente, perchè parole enigmatiche?
Perchè la piccola si è servita di me senza concedermi la conoscenza?
PadreBrown cerca di trovare lo sguardo di Haruka
senza perdere quello di heron per magari cogliere ciò che si stavano dicendo
piano piano
Haruka
Poichè il sottile intessuto del Destino è cangiante di colori nuovi, al rosso
s'alterna l'avorio raggiante, ma nell'ombra silente cova l'ebano più scuro.
heron avverte un lieve tepore al contatto delle
dita di Haruka con la sua guancia. L'umano china il capo mentre, senza quasi
accorgersene, carezza con il pollice sinistro il mignolo della stessa mano,
il dito che regge l'aureo monile.
Brooke
<incrocia le braccia sbuffando> Segreti... Solo e soltanto segreti...
<si porta al volto la mano sinistra, quella recante l'Anello del Destino
all'anulare, a tentare di asciugare le guance dalle gocce di pioggia>
Baraksch [crinos] si siede su alcuni gradini
che salgono fino al muretto, mentre l'orecchio é voltato verso Haruka ed Heron,
cercando di sentire di cosa discutono sotto il temporale battente.
Faeliivrin si zittisce, riabbassando lentamente
la mano e nascondendola nuovamente sotto il mantello. La piccola elfa non pare
tranquilla e sposta da un piede all'altro il peso del corpo, prima di decidersi
a muoversi verso i due.
PadreBrown ascolta le parole proferite da Haruka
in risposta ad Heron, ma resta pur sempre insoddisfatto e senza una piacevole
convinzione
Haruka
PadreBrown, avvicinatevi
heron , con estrema lentezza, si volta poi
verso i confratelli. Il severo sguardo scorre attento i loro volti.
Moonshine [crinos] continuando a sorreggere
baraksch lasciando che il suo braccio si posi sulla larga spalla che ha da crinos
e toccando con la sua mano la schiena dalla folta pelliccia osserva i presenti
con occhi gialli e attenti, difficile capire che espressione possa avere chi
ha una testa da lupo, per poi voltarsi verso baraksch mentre lo aiuta a sedersi
liberandosi così dalla sua presa
PadreBrown ubbidendo alla richiesta della Reggente
compie qualche passo in di lei direzione, mantenendo il mantello a copertura
della pioggia
Faeliivrin volge il viso rapida a cercare Brooke,
le sopracciglia aggrottate sul volto teso. Solo una rapida occhiata volge all'uomo
prima di rivoltarsi lentamente, con le labbra leggermente socchiuse in un moto
di sorpresa.
Baraksch [crinos] emette un basso uggiolio
di dolore quando moonshine gli tocca la schiena ma gli occhi e l'orecchio non
si spostano dagli altri membri dell'anello, seguendo ogni loro parola mentre
i grossi canini inferiori che sporgono ricurvi dalle labbra chiuse, si lavano
dal sangue nemico.
Haruka permane sotto la pioggia, quasi inconsapevole
dell'acqua che le scivola sul Manto. Osserva in silenzio l'avvicinarsi dell'Hobbit,
sospirando.
Brooke incrocia per un attimo lo sguardo di
Faeliivrin e segue i movimenti di PadreBrown, sollevando finalmente il cappuccio.
heron avverte un improvviso ed istantaneo calore
al dito che regge il suo anello. Lentamente alza la mano, avvicinandola al viso,
mentre un soddisfatto sorriso albeggia sulle sue labbra.
PadreBrown
Mia reggente... <scandendo parole assai distanti fra loro> ciò che avete
in parte sussurato e da me non udito e in parte proferito ad alta voce al qui
presente confratello Heron rimane comunque un pezzo di cielo coperto
Haruka
Sento in Voi, l'animo inquieto cercar risposte. In Voi, sento nascere sprazzi
di luce e moti d'ombra. Coraggio, lasciate andar i vostri dubbi or che siamo
qui riuniti.
Faeliivrin pare bloccata. La piccola si morde
il labbro, in un moto di perplessità, per poi sollevare di scatto il capo. Il
cappuccio ricade, per il moto rabbioso, all'indietro, liberando la bionda capigliatura.
PadreBrown avendo heron ora alle spalle non
si avvede dell'espressione del confratello continuando a cercar dialogo con
la reggente
Haruka allargando le braccia sembra quasi voler
abbracciare tutti i confratelli riuniti, ma lo sguardo ora permane fisso su
PadreBrown
Baraksch [crinos] parla a bassa voce con la
mannara, solo poche dure parole in mannarico arrivano agli orecchi dei presenti,
mischiate al ticchettare della pioggia.
heron
<poggiando la mano sulla spalla del piccolo hobbit> PadreBrown, fratello...nubi
si diradano all'orizzonte, e nuova luce rischiarerà il cammino di coloro che
s'interessano dei destini delle terre...
Brooke
Disordine nei loro animi, mia Signora? <pare mormorare a una persona inesistente,
visto che sposta lo sguardo alla sua sinistra, come se qualcuno gli fosse accanto>
No... Non vi capisco... Vi prego... <muove le mani dinanzi al volto come
se volesse scacciare delle mosche, ma il risultato è soltanto quello di bagnarsele
di pioggia> Non ora visioni... Non ora... Vi prego... Mi sfiancano, lo sapete...
Non capisco cosa... Non capisco...
PadreBrown
vedete Mia Signora .....l'allontanarsi del confratello Evangelis, il quale è
sparito dall'oggi al domani così senza dir nulla senza lasciar traccia di sè,
la preoccupazione del servitore Ariele, suo alunno e seguace...il mio sogno
che ha seguito l'udir dei discorsi fatti da Heron nella notte dell'incubo....perchè
non mi fate capire....Mia Signora perchè....
PadreBrown avverte la mano di heron e la Sua
voce ben più forte di prima, ben più adulta di quella che l'hobbit ha in se
stesso.....
Haruka solleva la mano destra, là dove Lachesi
brilla enigmatico, verso la fronte dell'hobbit, fino a sfiorarla appena con
le dita
heron
<mormorando tra sè e sè> Sono convinto che Evangelis s'è allontanato in
cerca di Lei, avvertendo un vecchio legame. Non ho dubbi...
Haruka
Sprazzi di verità, in questi istanti di misteri insoluti, sprazzi di verità albergano nel vostro cuore... Oracolo dell'Anello
Faeliivrin solleva la voce, a voler sovrastare
per un momento il fragore del temporale. Le braccia si irrigidiscono, abbassate
e tese, con le piccole mani strette a pugno. Nei suoi occhi, avvolti da un'irreale
Tenebra, si bloccano su Haruka.
Faeliivrin
Mia Signora!
PadreBrown avverte la mano il tocco flebile
della Reggente e insieme il mormorio di heron...il quale se dapprima gli giunge
vago poi verso la fine gli arriva più chiaro e più nitido. Un forte torpore
invade l'hobbit che ha come un mancamento
Brooke
<ferma le mani, come se qualcosa o qualcuno gliele avesse bloccate. Riporta
lo sguardo su Haruka, sgranando gli occhi> Or... Oracolo... Oracolo.... <spalanca
la bocca, rimanendo ora in silenzio>
heron
<voltandosi di scatto verso Faeliivrin e alzando la sinistra> Precettrice,
tacete! Ed accettate il fluire del Destino voluto da Lachesi. <Lo sguardo
severo e le parole dure rivolte verso la piccola elfa mostrano la volontà del
rimprovero>
PadreBrown si appoggia appena ad heron cercando
di riprendere presenza e avverte in se la consapevolezza del mistero, le risposte
a tante domande...come se avesse aperto il libro della verità; scorge la Reggente
nell'umidità dei propri occhi dovuta sia dalla pioggia che dalle lacrime....
Haruka
Sprazzi di una verità che presto condurrà risposte a chi sa discernere per intero
i Moti del Destino. Per ora restino vivi i misteri, che siano i Detentori a
carpirne i segreti, i Custodi a preservarli e le Voci a gridar al mondo la verità ritrovata.
Faeliivrin
Mia signora... <La voce si fa debole, cantinelante, all'avvenire della seconda
mutazione. I grandi occhi specchi del Caos si placano, prendendo opachi riflessi.
Il labbro socchiuso, gli occhi ormai vuoti tesi verso Haruka, prima che l'ultima
parola, quasi colpita dal rimprovero di Heron si ripeta.> mia signora.....
Brooke
<sposta lo sguardo sulla giovane Faeliivrin> No... <pronuncia appena
scuotendo meccanicamente il capo ora coperto dal cappuccio>
PadreBrown
Evangelis è dunque in cammino......Mia Signora.....lui sta andando verso....
<qua si arresta ogni dell'hobbit dire, essendo l'Anello ch'egli porta al
dito illuminato di una luce diversa e che lo fa tacere>
heron
<l'umano, flettendosi sulle ginocchia, passa la mano destra sotto il braccio
di PadreBrown, a volerlo reggere> Frammenti che si ricompongono fratello,
non ne abbiate timore
Haruka in silenzio ascolta le parole di PadreBrown,
l'animo in subbuglio sotto le costanti relazioni che Lachesi intesse con tutti
gli anelli ivi presenti.
Baraksch [crinos] segue interessatissimo quanto
accade tra i membri anziani della compagnia, guardando non senza un pizzico
d'invidia il sapere che viene loro donato.
heron accertandosi che l'hobbit si sia ripreso,
china il capo verso Haruka e, senza aggiungere altro, si allontana svanendo
lentamente tra la pioggia.
Faeliivrin tira su con il naso, mentre molli
ormai le braccia si abbandonano lungo i fianchi. Meccanicamente il destro si
solleva a riportare il cappuccio sui riccioli ormai bagnati e disfatti, per
poi nuovamente ricadere, accompagnato dall'abbassarsi del giovane volto verso
il terreno.
Brooke
<indietreggia, avvolto dalle migliaia di voci che, ormai da troppo tempo,
gli risuonano nella mente, lo sguardo rivolto alla Reggente e a PadreBrown>
Dunque... è questo... quel che ha disegnato il Destino per tutti noi... <mormora
appena>
PadreBrown cerca nuovamente lo sguardo della
reggente e alzando su di lei gli occhi impermeati di pianto...
Haruka alfine, quasi riprendendosi, sposta
un triste sguardo sulla figura del Precettore.
Haruka
Oracolo, la verità è come un diamante composto da molteplici volti, ciascuno
complementare ai fratelli.
PadreBrown
Mia Signora.....ora comprendo!
Faeliivrin pare svuotata, tornata comune bambina
insicura e confusa, nonostante la sua secolare età. La mano compare e scompare
tra l'ondeggio delle stoffe, l'Anello ormai spento, debole e trattenuto, in
un mormorio soffocato.
PadreBrown si volta verso Heron...lo cerca
come se cercasse un complementare di se stesso
Haruka torna a ritrarsi nel consueto silenzio,
annuendo appena in direzione dell'Oracolo.
PadreBrown torna a seguire la Reggente ora
con sguardo più sereno e nel contempo osserva il fare e ascolta il dire dei
confratelli
Brooke
No... Io no... Io non comprendo! <urla cercando di coprire con la voce la
distanza che lo separa dai due> Non comprendo! Non comprendo! Non comprendo!
<si porta la mano destra a pugno alla testa, battendola più volte> Non
comprendo! Non comprendo!!!! <la man sinistra, serrata a pugno, sparisce
sotto il Mantello, come se il Discepolo volesse coprire l'Anello da quel che
sta accadendo>
PadreBrown
Brooke... non porre inquietudine nella tua mente <l'hobbit cerca di carpire
l'attenzione del discepolo, ma....>
Haruka con passo lieve, muove verso il Vicolo
dei Pegni, soffermandosi un istante al fianco di Faeliivrin. La mano sinistra
si solleva appena per scompigliarle i capelli.
Faeliivrin si volge con estenuante lentezza
verso Brooke, posando su di lui gli occhi vacui e polverosi. Nessuna reazione.
Haruka
La Voce che ora non sentite, seguirà fino in fondo il periplo che ha scelto
<mormora in maniera enigmatica, poi a lievi passi muove nuovamente verso
il Vicolo>
Faeliivrin solleva la mano sinistra, di riflesso,
a stringere un lembo del mantello di Haruka, con fare puerile. Si lascia dolcemente
trascinare, affiancandosi alla sua figura.
Brooke
Voi non potete capire.... <la voce si fa sprezzante, mentre ferma la mano
a mezz'aria> Oracolo... <il tono pare rabbioso> Nessuno può capire
quello che sente il povero Brooke... Nessuno! <l'espressione ora si fa addolorata> Nessuno sa quanto Brooke soffra....
Baraksch [crinos] segue con lo sguardo Haruka
allontanarsi... e poi si volta verso Brooke, alzandosi in piedi aiutato da Moonshine
PadreBrown
Mia Reggente...il diamante del quale fate menzione da questo momento ha per
me assunto una luce diversa...
Haruka
Che il Fato v'abbia in Gloria <con il Precettore al fianco, svolta infine
oltre l'angolo, lasciando il Belvedere>
Faeliivrin non si volta, il viso ormai perso
davanti a sé. Scompare alla vista oltre l'angolo, insieme a Lachesi.
Haruka nel Vicolo dei Pegni sorride, lasciando
vagar un pensiero verso Lachesi e quasi augurandosi la Signora possa trasmetterlo
in riflesso al suo Oracolo: molte cose hanno assunto luci diverse.
PadreBrown vede la Reggente allontanarsi e
seguendone il passo s'avvia verso il Palazzo del Fato...la segue come a seguir
d'un cucciolo la madre
Brooke
<arretra di più, come a volersi allontanare dall'atmosfera creata nel proprio
animo dal nuovo Anello di PadreBrown. Sembra stringersi di più nel Mantello,
pervaso dai brividi, mentre i singulti lo scuotono ancor di più> Nessuno
può aiutare il povero Brooke... Nessuno... Solo la sua Signora.... Dov'è? Non
la sento... Non la sento.... <si guarda intorno, frenetico> Non la sento...
Dov'è?!
Brooke comincia ad urlare il nome di "Atropo",
disperatamente, per poi appoggiarsi, sfinito, al parapetto, mentre la pioggia
gli cade addosso, imperterrita. Egli non sembra curarsene, tiene il capo chino
e la fronte poggiata sul muretto, mentre piange sommesso, come un bambino.