Strane donne
La Taverna del Viandante
Prologo: | in una giornata piovosa strani incontri si fanno alla Taverna del Viandante... |
Scarlatte nuvole paion inseguirsi come amanti in preda alla follia della passione, nel cielo adibito a giaciglio comodo e sensuale di divertenti giochi enfatici. |
Le finestre della taverna si scontrano sui battenti rimbombando d'agghiacciante rumore, carico di tedio ed intriso di fastidio. |
Il nulla poi provvede a piallare il tunnel d'angoscia che le anime degli astanti stavan intraprendendo o meno in conseguenza a tali soggezioni climatiche. |
Sulla soglia della Taverna appaion due distinte figure, contorniate da un pastellato nero ombroso e vivo, stagliano con leggerezza in quell'area lasciando propagare per tutta la Taverna un'essenza odorosa di timo misto a petali di orchidea. |
Le Due figure avanzano tra gli Astanti lasciandosi penetrare dalla luce delle lanterne nei loro lineamenti femminei e ben temperati dalla generosità della Bellezza. |
I loro tratti, di proporzioni senza dubbio perfette, quasi fossero stati regolati geometricamente in un'armonia visiva e occultata dal contorno scuro, vengon resi bronzei dalle lingue di luce delle Lanterne, fatue nel loro fluttuare disarmonico. |
Le due Dame fissano gli astanti volgendo le cornee venate d'orgoglio e smaltate d'ogni entusiasmo ai loro volti, concedendo sorrisi ed inchini. |
Si direbbe le due Dame siano Gemelle, in quanto paion pressochè simili nell'aspetto fisico se non fosse per alcuni dettagli che sbordano nella loro complessiva somiglianza: una d'ess porta una lunga cascata di riccioli rossi, come fossero stati tratti da schegge di rubino nell'incarnato pallido del volto. |
L'altra Dama invece si direbbe si sia agghindata a festa: con un'acconciatura a sviluppo in altezza e carica di fermagli d'avorio ad ornare le trecce dorate. |
" Buon Pomeriggio a voi Astanti! Io e mia Sorella cerchiamo riparo da Cotanta forza Estiva.. " La Dama dai capelli rossi annuncia con trasporto d'enfasi sublimando i propri modi con gesti rapidi ma eleganti. |
La Dama dalle trecce bionde non par condivider la passione espressiva della Gemella, la smorfia che germoglia volto ne aumenta l'ira e la superbia " Dannata Pioggia! Malefica Natura.. La mia acconciatura.. Rovinata" |
La Dama dai capelli Rossi si avvicina al Mllo KanZenobi e, volontariamente, lascia depositar ai suoi piedi un fazzoletto di seta olivastra"Oh Messere... Perdonate" |
Arveille poi si avvicina a Katya35 e par sorriderle mentre cerca d'avvicinarsi al bancone " Uomini.. Sempre i soliti.. Uomini.. " |
La Dama dai capelli rossi nota GoldBeer e gli si fa incontro poggiando il dorso della mano sulla sua spalla " Che forse il Tempo sia contro di noi.. Sorella? " languide le occhiate che dedica al mezzelfo |
Arveille nota goldenhawk e par sbuffare dapprima, poi lo omaggia d'un falso quanto sensuale ghigno " Messere... Sareste disposto a servirmi? " |
La dama dai Capelli rossi poi, scoprendo la frase di sersirius, non s'indigna ma volge un teatrale inchino alla sua figura " Messere... Mostratemi allora la galanteria maschile.. " in sottovoce " Sempre esista" |
Arveille fissa goldenhawk e, dopo essersi avvicinata, unisce i polpastrelli alla tempie fingendo concentrazione " Voglio... Che anche voi.. Mi mostriate Garbo e romanticismo.. Si! il Romanticismo andato perso negli anni.. la passione sfumata.. " |
Arveille poi si volge alla sorella afferrando il proprio gonnellino e scuotendolo con fare infantile, denotando movenze gravi ed ampollose " Monique.. Gli uomini d'oggi.. San solo parlare..parlare...e ... Parlare! " crea cerchi con un dito |
Monique fissa Ree, par volgerle sdegno mescolato a satira caustica con una sola folgore inviata con cortesia dalle pupille " Meglio essere Sincere...Che mascherarsi" a lei l'ambiguità |
Arveille par volger petalo roseo sul volto prima pallido, l'imbarazzo l'attanaglia mentre ritrae la mano " Ser..Io.. non conosco neanche il vostro nome.. " |
Monique poi, provvede a soddisfare la richiesta di Katya " Il mio nome è Monique Freyan.. Lei è la mia Gemella Arveille Locklavien " |
Arveille lascia scorrere come uno dei tanti affluenti d'un fiume in piena, le parole di Ree mentre si dedica a goldenhawk.. " Messere... mi trovate... si insomma.. mi credete bella?" |
Monique si avvicina a GoldBeer e senza esistare lo afferra per il bavero della giacca, indi lo guarda negli occhi lasciando scorrer la lingua sulle proprie labbra ad assaporar un eventuale bacio. |
Arveille nel frattempo, imita il gesto della sorella, avvicinando il proprio dorato volto a quello di golden e catapultando le labbra sulle sue |
Monique si scosta da Goldenbeer volgendosi dietro di lui, alle sue spalle e circondandogli il collo dolcemente con le braccia.. " Se non foste di Lot..Se abitaste con me.. " |
Arveille reclina il capo volgendo un'aspra risata all'elfo " Che vi dicevo.. Gli uomini..Tutti uguali, Parole..Parole..Parole.. " poggia le sue affusolate dita sul suo petto carezzandolo " Perdonate" |
Monique serra la stretta attorno al collo di GoldenBeer lasciando tramutar il dolce sorriso in un perfido digrigno " Ha Ragione mia Sorella... Voi uomini.. Solo parole! Siamo noi donne a passar ai fatti" La stretta si fa potente. |
Arveille scuote il capo notando il messer che s'allontana indi s'avvicina alla sorella estraendo un pugnale mantenuto legato alla coscia destra " Direi.. Di dar una lezione..agli Uomini!" |
Monique lascia mutar le proprie cornee in pozze di sangue, propriamente l'ira lascia allargar i capillari di cui la cornea è ricca suggerendo tale effetto " Morirai... Tu e presto tutto il Genere Maschile!" La stretta aumenta di presa |
Arveille intanto poggia la lama del pugnale sulla guancia di GoldenBeer facendola scivolar in un rapido taglio verticale sin al petto, taglio superficiale. |
GoldenBeer riesce a scostar Monique, ma subisce una pressione maggiore da parte del pugnale di Arveille. |
Monique rifiuta le parole di Katya " Voi non capite..o Donna..Essi voglion profittare di noi" s'avventa nuovamente alle spalle del Ser |
Monique si blocca d'istinto sentendo la gelida lama di Cavalieredigelo, socchiude gli occhi e se la pressa sulla gola. " Dannata Vita.. Non ci sono riuscita.. " le ultime parole, in un getto di sangue che incontra i volti di alcuni astanti |
Il tentativo di Gweny non riesce, essendosi la Vergine suicidata. |
Arveille si distacca dai presenti notando il suicidio della Sorella, deglutisce mentre gocce di sudore freddo cristalline occupan la fronte. |
Una voce femminile si propaga all'interno della taverna, quasi a ornar la tragedia appena verificatesi: una voce leggiadra e tenue, tratta da un miscuglio di voci di infanti, come fosse un coro " Le Vergini presto si mostreanno suicide/ temono pessimi riscontri dalle loro sfide/Ma non temete Astanti, le loro trame eran maligne/ come le loro espressioni docile ma segretamente arcigne" |
Arveille nota la sorella oramai priva di vita e poggia il proprio pugnale sul grembo " Non avrete mai la mia Morte.. Saran le mie ultime forze a donarmela.. " parallelamente affonda il pugnale in profondita accasciandosi a terra, il respiro lento si tramuta in sofferti rivoli di rossastro sangue. |
Il coro di voci bianche tuona ora con sgrazia e scordato nella Taverna "Ed esse venivan chiamate Vergini Suicide/ taglienti come il pugnal malefico che ogni vena recide/ S'aggrapperanno alle pareti dell'Ade/ come le loro membra han cercato le spade" |
Il coro prosegue spegnendosi nel cader della pioggia " Temerete i loro presagi o Presenti/ non saranno le loro anime la prossima volta clementi/ Che il loro sangue si mescoli alle vostre bevande/ il loro grido di vendetta s'accende e si spande" |
Lentamente le voci si affievoliscono mentre le brezze aleggian curiose all'interno della Taverna, un frastuono, un grido lontano forse il verso d'una civetta, poi il Nulla. |