Il crollo
La Vecchia Miniera ad Est
Prologo: | i Nani del Clan "Casa di Ferro" sono impegnati nell'esplorazione della Miniera quando la pavimentazione cede all'improvviso e ... |
La falce di luna presente questa notte proietta la sua luce sul campo della Casa di Ferro e sulla miniera, creando sulla pietra di questa strani giochi di ombre e luci. Il forte vento che per giorni attanagliava il Granducato sembra finalmente essersi calmato. Lasciando però l’aria fredda che penetra sotto manti e vesti. |
La montagna che ospita il campo del Clan è brulla ed aspra, praticamente priva di vegetazione se non di licheni sparsi che picchiettano con il loro verde smunto, la pietra dura che alla luce tenue della Luna e all’ombra cupa della notte appare a tratti grigia e nera. I membri del clan si muovono affaccendati, su di essa, utilizzando il montacarichi per passare da un piano all’altro, unici esseri a poter vivere con naturalezza in un ambiente tanto aspro. Il freddo è intenso a quell’altitudine e gela i picchi della montagna che s’innalzano a sfidare il cielo buio. |
Una nuvola copre per un attimo la falce di luna immergendo così il luogo nel buio quasi totale, un corvo intanto, gracchiando rumorosamente, sorvola il campo, atterrando poi sulle travi di legno poste per sicurezza intorno all’ingresso della miniera. Lentamente la luce della luna torna a illuminare il luogo, mettendo in risalto con la sua luce l’animale appollaiato sulle travi, un caso forse. |
Il crovo continua a sostare immobile e silenzioso sulle travi lignee della palizzata posta a protezione del campo ed osserva il Portone di accesso al campo, aprirsi per far accedere i membri della Corte di Erik giunti in quel luogo impervio. Gracchia per un attimo, prendendo, quindi, a piegare il capo verso l'ala sinistra, che solleva appena cominciando a spulciarne il piumaggio lucido. |
Il corvo continua a passarsi la testa sotto l’ala, staccando poi una piuma e lasciandola ricadere a terra. Alle parole di KANEDAR però smette di fare quello che stava facendo, rialzando la testa e fissando i piccoli occhi neri sulla figura del nano; gracchiando in tutta risposta, come avesse capito quelle sue parole. Non accenna, per ora, a rialzarsi in volo. |
KAUKENAS richiama i nani con voce possente, ordinando loro di munirsi del necessario per entrare finalmente nella miniera. Il Corvo nero, nel frattempo, osserva il gruppo di nani, spiccando il volo, sorvolando le teste dei presenti. |
Il gruppo di nani giunge cosi alla miniera, il corvo vola in cerchi concentrici sul campo un paio di volte prima di allontanarsi verso sud, gracchiando ancora, come fosse un saluto o forse un avvertimento. Una lepre esce di corsa da dentro la miniera, scappando saltellando su per la montagna e scomparendo dietro uno dei cespugli che riescono, nonostante il clima, a crescere tra le rocce. |
I nani, coordinati da KANEDAR che permane nelle retrovie e agli ordini di PONFEL e GAETO che guidano i vari gruppi, procedono, quindi, armati di tutto punto, verso l’ingresso secondario alla miniera, costruito dopo il cedimento del primo ad opera di un Semidivino. I Cavalieri della Corte di Erik, seguono il gruppo parlottando tra loro. Le voci dei presenti si innalzano al cielo sgombro di nuvole che copre con la sua nera coltre, tutta la compagnia, ora in marcia. |
Mentre i nani si addentrano nella miniera alle loro spalle una lieve folata di vento penetra nei cunicoli, facendo vibrare alcune delle fiamme delle torce e spegnendone un paio. Il cunicolo è quindi ora immerso nella semi oscurità, e il vociare dei nani, insieme ai loro passi ed al rumore delle loro armi, rimbombano tra le mura di questo, rendendo addirittura faticoso sentirsi l’un l’altro. |
L’ingresso nella Miniera è molto basso, adatto a dei nani, di meno a degli uomini, che sono costretti a piegarsi notevolmente sul busto e sulle gambe per accedervi. AXTERION preso a parlare con i compagni d’arme, non si avvede per tempo di doversi piegare, rimediando una sonora capocciata sulla roccia dura. KAUKENAS, frattanto, alla guida del gruppo, sembra assolutamente a suo agio, grazie all’ oscurovisione nanica, nel cunicolo che si addentra nella montagna, serpeggiando nel buio. |
Il terreno frana improvvisamente davanti a RISKA, KAUKENAS e NAUGRIM che scivolano in una specie di buca alta poco meno di due metri, finendo l’uno sull’altro in posizioni poco convenevoli. La parete scoscesa non dovrebbe rendere difficile la risalita, ma un buco di un metro di larghezza e due di profondità sbarra ora la strada alle altre file di Nani. |
I tre nani scivolano, quindi, lungo le pietre e la ghiaia, create dalla frana, imprecando. Il resto del gruppo si ferma al rumore causato dal cedimento che, rimbomba ancora sordo, entro le profondità della miniera. KAUKENAS, RISKA e NAUGRIM, intanto, trovano, davanti ai loro occhi, una grotta mai esplorata da alcuno: diverse stalattiti e stalagmiti testimoniano la presenza di qualche fiume sotterraneo, più avanti o più in profondità. |