Nelle sabbie mobili
Il deserto di notte
Prologo: | i membri della Compagnia alla ricerca dell'Armatura del Fato continuano il loro viaggio per territori sconosciuti decidendo, dopo quanto detto loro dal Predone, di aggirare il Vortice Eterno e di proseguire verso Sud-Ovest verso il Passo del Termine.
La missione perň non č protetta da una stella fortunata poichč il Fato avverso ... |
Tutto è pronto: gli ultimi picchetti sono stati divelti, solerte CENTURION, si affretta a sbrigare le ultime faccende prima della partenza, mentre VIVJANA, rimane in attesa, guardandosi intorno e le STREGHE, radunate sul loro carro passano in rassegna ogni cosa prima di partire. Una goccia intanto cade dal cielo, seguita immantinente da una seconda e poi da una terza, fin quando una lieve pioggerellina prende a picchiettare sulla sabbia e sui membri della COMPAGNIA di SPEDIZIONE, in attesa della partenza. |
La lieve pioggerella primaverile continua a cadere leggera, picchiettando sulla superficie lignea dei carri e provocando, così, una lieve tintinnio musicale. Intanto anche RAVENLOFT si premura di preparare le ultime cose per la partenza. |
Mentre CORIOLANO appronta gli ultimi ordini facendo, come al solito, disporre alcuni armigeri della propria ARMATA DUCALE, in testa alla colonna e in coda e i soldati dell’ESERCITO DUCALE sui fianchi per proteggere i carri, la pioggia continua a tintinnare docilmente sulla sabbia sulla quale prendono a formarsi piccoli rivoli d’acqua e piccole pozzanghere. I cavalli sbuffano e continuano ad agitarsi mentre il Vortice Eterno, ancora poco più in là, ridonda con il suo macabro canto. |
L'enorme carovana della COMPAGNIA di spedizione è ormai allineata e pronta a partire. Le ruote dei carri pesanti si muovono nel terreno sabbioso che sta, a causa della pioggia, diventando sempre più duro. Gli zoccoli dei cavalli penetrano nella rena stampando i ferri come firme del loro passaggio. Il rumore incessante del vortice eterno è sempre presente ad inquietare la COMPAGNIA. |
Un borbottio lontano, prende a rotolare sulla coltre di nuvole nere che ricoprono il cielo notturno: un rantolo sempre più vicino che d’improvviso, immediatamente dopo le parole di CORIOLANO che sanciscono la partenza della COMPAGNIA, esplode in un tuono, maestoso, preceduto di un attimo, da un lampo abbagliante. I cavalli nitriscono agitandosi mentre la pioggia continua a cadere fitta. La direzione presa dalla COMPAGNIA intanto, devia il suo percorso, procedendo verso SUD-OVEST, verso il PASSO del TERMINE cercando così di aggirare il VORTICE ETERNO. |
Il percorso che la COMPAGNIA di SPEDIZIONE decide di seguire si prospetta ben più lungo ma, di certo, il VORTICE ETERNO, che continua nel suo rumoroso mulinare è un ostacolo molto impervio da affrontare. Il ticchettio della pioggia sui carri è melodico e si sovrappone al rumore delle ruote degli stessi che scavano il loro tracciato sulla sabbia compattata dalla pioggia. La luce è assente e agli occhi dei presenti soltanto una compatta coltre di inchiostro nero si manifesta a delinear il percorso. |
Sinuoso procede il cammino del deserto con le sue dune armoniche che si creano e si spostano senza lasciare punti di riferimento ai viandanti. Un'immensa rada di sabbia e desolazione: solo questo attende la COMPAGNIA che muove verso sud-ovest in direzione del PASSO del TERMINE. La pioggia che cresce d'intensità crea non poche difficoltà alla spedizione. |
Man mano che la COMPAGNIA di SPEDIZIONE procede verso SUD-OVEST, il VORTICE ETERNO, si allontana e con esso anche il suo rumore sinistro. Ben presto, anche agli uditi più fini, soltanto il rumore della pioggia oltre a quello della COMPAGNIA in marcia e del chiacchiericcio dei suoi membri, rimane udibile mentre il paesaggio si impigrisce in dune sempre più frequenti alla sinistra della colonna in marcia: in maniera opposta, invece, alla sua destra un raggruppamento montuoso, di rocce e sabbia, prende a delineare, nel buio, i suoi aspri contorni. Il buio permane fitto e la pioggia insistente: condizioni non facili per il manipolo di persone che si avventurano in quelle lande sconosciute. |
Un nuovo ed improvviso fulmine, squarcia per la seconda volta in questa serata, il cielo notturno, come una saetta di luce che rischiara subitaneamente la zona circostante la COMPAGNIA di SPEDIZIONE, permettendo ai suoi membri di osservare il delinearsi del massiccio montuoso alla destra e il procedere del paesaggio in dune alla sinistra. Il fulmine, infine, scompare lasciando posto, poco dopo, ad un nuovo tuono imperioso e possente che irrompe nella notte come un grido durante una cerimonia sacra. La pioggia in risposta, all’ordine perentorio del tuono, si inasprisce, prendendo a cadere più fittamente e più frequentemente, scavando la sabbia sul percorso della COMPAGNIA, modellandola e mescendosi ad essa, inevitabilmente. |
La pioggia fitta si mischia sempre più alla sabbia creando una pericolosa fanghiglia sotto le ruote. D'un tratto è un sibilo profondo e il primo carro della testa, quello dell'Armata ducale, striscia violentemente sul terreno prima di bloccarsi incastrato nella melma. RAVENLOFT riesce ad afferrare il carro da lui puntato. |
Man mano che il PRIMO CARRO della COMPAGNIA, si invischia nella melma creata dal mescersi di sabbia e acqua, così prendono a fare le cavalcature delle persone che guidano la colonna in marcia: i nitriti dei cavalli sono la prima avvisaglia. Un lento ma inesorabile inabissamento prende a ghermire le zampe delle bestie dei CAVALIERI in testa alla colonna e le ruote del Primo Carro che lentamente cedono alla molle superficie sotto di loro, alla quale, senza accorgersene, continuano ad avvicinarsi anche gli altri carri e le altre cavalcature che seguono. |
Lentamente le sabbie mobili prendono a ghermire le loro vittime: il PRIMO CARRO e le CAVALCATURE dei membri della COMPAGNIA di SPEDIZIONE, posti nell’avanguardia, prendono a sprofondare sebbene CORIOLANO abbia dato l’ordine di rimaner fermi: i cavalli non sembrano, però, ascoltare il PROCONSOLE e nitrendo, prendono ad inalberare i loro crini, tentando, vanamente, di liberar le loro zampe da quella melma vischiosa. La colonna intanto si ferma, mentre il CARRO, più pesante del resto, già vede la metà inferiore delle sue ruote, nascoste dalla sabbia. |
Con fare coraggioso e sicuro XERIDER inizia a passeggiare lento e attento su una sottile linea per tastare il terreno. I cavalli intanto più si dibattono e più vengono inghiottiti dalla sabbia. La maledizione del PREDONE che aveva predetto questa sciagura, in questo particolare momento non passa di mente a nessuno. Nelle retrovie ancora la situazione non è molto chiara e non si capisce il perche dell'improvviso fermo. |
Mentre il CARRO delle STREGHE, sotto la sapiente guida di BORIS e DERIAN, prende a voltarsi allontanandosi dal pericolo, il PRIMO CARRO dell’ARMATA DUCALE e i CAVALIERI sulle loro cavalcature, in testa alla colonna, continuano il loro lento ma inesorabile inabissamento: le ginocchia delle cavalcature già sono sporche di fanghiglia, all’agitarsi degli equini e le ruote del carro già vedono i loro raggi sparire nella melma. |
XERIDER continua a setacciare il terreno trovando la linea sottile di demarcazione fra la terra ferma e quella melmosa che lentamente sta cingendo le cavalcature dei CAVALIERI in testa alla COMPAGNIA e le ruote del PRIMO CARRO. Intanto MCNAVARA lancia l’estremità libera della corda legata con un nodo al CARRO delle STREGHE verso il centro del pantano, corda che ricade ai piedi della cavalcatura di CORIOLANO, senza che egli l’abbia presa nonostante la leggerezza della stessa, la faccia rimanere a galla evitando che sprofondi. SIMMADJ intanto, si fa forte della sua natura demoniaca per aiutare FALCOON. |
Urla, Schiamazzi, imprecazioni e preghiere: questo si ode ora in testa alla COMPAGNIA, laddove ogni attimo può essere fatale per gli animali, per i carri e per le persone. La pioggia ancora va a bagnare i volti dei presenti e a confondersi al terreno già di per sè impervio. Il rumore turbineo del vortice eterno non si ode più ma un'altra piaga sta affligendo gli avventurieri. |
Nonostante i tentativi CORIOLANO non riesce a liberare il proprio cavallo dalla morsa delle SABBIE MOBILI. Intanto ALTYMEA, in sella alla sua scopa, riesce a passare l’estremità della corda a VIVJANA e FALCOON, altresì, riesce a legare la corda portagli da SIMMADJ in volo sulla sua testa. Il PRIMO CARRO intanto, vede la melma arrivare quasi fino al cassone in legno così come le cavalcature dei CAVALIERI immersi nella fanghiglia hanno il fango fin quasi al garrese. |
La pioggia continua a tempestare la COMPAGNIA di SPEDIZIONE, rendendo faticosi i procedimenti di liberazione: SIMMADJ, nonostante il peso elevato di FALCOON e del suo cavallo, riesce a farlo, quantomeno riemergere dalle sabbie mobili, sollevandolo dal terreno per pochi centimetri. Intanto XERIDER lancia la corda a CORIOLANO mentre MCNAVARA e BORIS prendono a trainare il PRIMO CARRO e VIVJANA. Sinistri cigolii accompagnano il lento riemergere del carro che con estrema lentezza prende a muoversi verso dietro così come fa la cavalcatura della GUTHELIC, nitrendo e sbuffando fortemente. |
La corda di XERIDER viene afferrata saldamente da CORIOLANO con la mancina. L'urlo di HENIALIS e della chierica ANGELKIRA ancora non hanno sortito l'attenzione di nessuno. Il carro trainato da DERIAN inizia a trazionare la corda legata al carro incastrato. |
Mentre VOLKARON afferra la corda lanciatagli da BORIS, CORIOLANO, dopo aver afferrato la corda lanciatagli da XERIDER, la rilancia a sua volta verso HENIALIS e ANGELKIRA, pensando prima alla loro salvezza che alla propria. SIMMADJ faticosamente riesce a trattenere a pochi centimetri dal terreno il cavallo di FALCOON con tutto il chierico sopra. Intanto, la cavalcatura di VIVJANA, trascinata all’indietro, cade sul dorso, riemergendo dalle sabbie ma disarcionando il GUTHELIC che viene trascinata nella melma. |
Il PRIMO CARRO dell’ARMATA DUCALE, continua il suo faticoso riemergere trainato all’indietro dal CARRO delle STREGHE. I cigolii che emette sono infernali e terminano, dapprima, in uno scricchiolio sinistro ed, infine, in uno schianto fragoroso: la ruota posteriore sinistra, rompe i suoi raggi ed esce dall’asse, inclinando pericolosamente il carro sul lato. ERIALIS, intanto, muta aspetto divenendo demone per l’esito positivo del suo incanto. La pioggia continua a scrosciare, infine, anche se in gocce sempre più leggere. |
L’incanto di ALTYMEA fa sì che le persone intrappolate nelle sabbie mobili prendano a sollevarsi in aria, risputate, quasi dall’elemento melmoso che, per l’effetto successivo dell’incanto di HANIEL, si separa in terra da una parte e acqua dall’altro, scindendosi così come ella ha comandato. |
La tempesta di pioggia inizia a scemare: ora dal cielo cadono le ultime gocce di sottile pioggia che ormai non possono essere più distinuibili nelle pozze di fango create sul suolo. Un avversario in meno per gli sventurati che stanno ancora dibattendosi nelle sabbie mobili. L'effetto congiunto delle corde tirate sembra avere buon esito grazie anche all'intervento degli incanti delle streghe. |
Ora che l’incanto di ALTYMEA ha sollevato gli imprigionati dalle SABBIE MOBILI in aria, è molto più facile per coloro che tirano, come RAVENLOFT o DERIAN con il suo carro, trainare all’indietro i compagni fino a poco prima avvinghiati dal fango. Il PRIMO CARRO dell’ARMATA, ha la ruota posteriore sinistra, divelta, il GUTHELIC è acciaccato e sporco di fango e i cavalli di CORIOLANO, FALCOON, VIVJANA, VOLKARON, ANGELKIRA ed HENIALIS, sono impauriti e continuano a nitrire e a scalpitare, sebbene sospesi nell’aria, ma il peggio sembra passato ora che anche la pioggia ha dato una tregua alla nottata. ADSARTHA, intanto, illumina con il suo incanto, la notte buia del deserto aiutando non poco i compagni di viaggio. |
ERIALIS, intanto, grazie alla luce creata da ADSARTHA, riesce a scorgere uno sperone roccioso emergere dalla sabbia, poco distante dai carri. La pioggia, infine, cessa del tutto, lasciando i membri della COMPAGNIA di SPEDIZIONE alle prese con i danni riportati a causa delle SABBIE MOBILI mentre vengono ultimati gli ultimi salvataggi, tutti resi possibili, dagli incanti delle STREGHE e dal lavoro congiunto dei membri della COMPAGNIA che tutti han dato una mano per salvare i propri compagni. |
HANIEL, affaticata dal mantener la concentrazione, infine cede allorquando tutti son stati tratti in salvo, lasciando che l’acqua e la terra che compongono le sabbie mobili, tornino a mescersi fra loro, ricreando ancora quella melma infernale che aveva attentato alla COMPAGNIA sino a pochi istanti fa. La luce creata da ADSARTHA, intanto, mostra come il profilo delle montagne rocciose alla destra della colonna in marcia, sia impervio e maestoso, impossibile da valicare e senza alcun sentiero tracciato: montagne, quindi, sulla destra e deserto sconfinato sulla sinistra mentre dietro la coda della colonna, il VORTICE ETERNO, continua a mulinare, ormai distante almeno duemila piedi. Avanti le SABBIE MOBILI e, dopo di queste, il PASSO del TERMINE: queste le scelte di percorso, ognuna più difficile dell’altra, che la COMPAGNIA, ha davanti a sé. |
La notte, ora che la pioggia è passata, procede placida mantenendo però le nuvole alte nel cielo buio. L’umidità smossa dall’acqua piovana si fa sentire, rinfrescando notevolmente l’aria e i membri della COMPAGNIA, alle prese con le riparazioni e con lo spavento: si pensa all’accampamento per la notte ora che, stanchi e con un carro fuori uso, proseguire equivarrebbe a follia. Il mattino, come sempre del resto, porterà consiglio |