Una nuova Guida per la Corte
Il Tempio di Themis
Prologo: | lo stato di Lady Pearl, dopo quanto accaduto nell'incontro con il Nulla, non le consente di guidare la Corte delle RosaeSpinae, così i Nobili non volendo lasciare, in un momento come questo, la Corte del Conte Erik senza una guida forte decidono di ... |
Risuonano i passi dei presenti all'interno della forma a Mezzaluna del Tempio. Dai portoni passano forti i raggi di Sol, ad illuminare con decisione le alcove del Sacro Braciere e della Sacra Fonte, e portando comunquie una luce chiara e brillante nell'edificio, che si aggiunge a quella della vetrata sovrastante. |
La posizione di Sol fa si che i raggi di luce provenienti dalla vetrata del soffitto paiano illuminare più di qualsiasi altra cosa due oggetti all'interno del salone: Il maestoso altare e la cappella di Erik, concentrandosi in particolar modo sulla statua del defunto Conte. Un lieve filo di vento fresco entra dalle porte, portando un senso di frescura e facendo smuovere lievemente le fiammelle del Sacro Braciere. |
Sopra la statua di Erik paiono crearsi lievemente della forme di colore rosa, che mano mano, come piccole luci, scendono verso di essa. Prendono presto forma, diventando dei petali di rosa, che candidi e leggeri nella loro caduta si posano sulla Statua e ai suoi piedi. |
Come i primi petali si posano ai piedi della statua una lieve nebbiolina comincia a prender forma intorno ad essa, partendo dalla Cappella, dove la statua si trova, ed estendendosi piano piano per l'interno del Tempio, formando con estrema leggerezza strane forme ed arabeschi fra i piedi dei presenti. |
D'improvviso la nebbiolina azzurra diviene serpentina, si materializza e si condensa, assumendo forma di scudo, simbolo grigio di blasone nobiliare. La statua intera del Conte Erik pare vibrare, viva. |
Lo scudo acquista forma e dimensione, gli acciacchi sono ben visibili così come la polvere del tempo che s'è posata al di sopra del simbolo nobiliare. Un braccio si muove, facendo scostare così lo scudo mentre la statua del Conte vibra di vita, e gli occhi di lui si aprono, divampando dall'altro mondo. |
Il viso di Erik si trasforma, pallido, sotto la pietra della statua che si sgretola in minutissimi frammenti di polvere grigia. La barba ed i capelli brizzolati del Conte divengono vivi, lucidi e ben visibili ma non il suo corpo ed il viso, inghiottiti dal tempo e dalla memoria. |
L'anima del Conte si trova proprio sul suo minuto e grazioso Altare, al di sopra di questo, mentre l'odore dell'incenso diviene dolce ed implacabile tormento delle tempie, che divengono pesanti. Il braccio destro di Erik s'alza, in direzione delle Rosae, mentre fiamme divampano ai suoi occhi. |
La maestà dello Spirito del Conte Erik fa divampare un gelido odore di morte, involontario, mentre il profumo dell'oltretomba che sa di muschio rende l'aria frizzante. Il braccio destro dell'anima nobile indica in modo implacabile una RosaeSpinae, mentre le sue membra di spirito ardono. AiweElen. |
Non appena Erik addita AiweElen, il medaglione a lui consacrato s'incornicia di fiamme azzurre e calde, che non bruciano la pelle della Dama. Sulla mano di Hahaiah, che regge l'empatia col Cerchio degli Anelli, cresce un lieve calore. |
Erik, in forma di spirito, si allontana dal suo Altare osservando la piccola Baronessa in sembianze fatate. Mentre il medaglione che indossa AiweElen le esala delle dolci e soffici sensazioni d'antichi tempi, ecco che l'anima del Conte sorvola le sacre mattonelle del Tempio avvicinandosi alla fata. |
Erik sorvola le mattonelle lucide del Tempio, sfiorandole appena con gli strascichi di stoffe eteree, fermandosi proprio innanzi ad Hahaiah. Allunga entrambe le mani verso d'ella, mentre un'indescrivibile espressione gli colora le guance di spirito. |
Erik accoglie quelle piccole manine di Fata della Baronessa, allungando il collo verso la sua testolina con dolcezza. Le bacia la fronte con affetto, come fosse sua figlia, mentre gli anelli dei Veggenti presenti prendono a vibrare e scaldarsi, così come il medaglione di AiweElen, che le consacra la mente. |
Dopo il bacio donato sulla fronte di Hahaiah, ecco che i contorni della figura del Conte sfumano, evaporando alla luce delle candele e dell'incenso. La polvere della Statua dedicata ad Erik sul suo altare prende lentamente forma, tornando alla sua forma originaria e perfetta. |
Uno strano calore divampa sottile all'interno delle membra di Ederenthiel, soffice e familiare, prima di svanire insieme alla figura del Conte, di cui non resta più nulla, se non lo scudo, consunto e storpiato dal tempo, rigato da lame ormai sepolte. |
Dietro gli angoli bui delle imponenti colonne, si nascondono dipinti colorati, altri lugubri. Ritratti di volti femminili addobbano in parte le pareti marmoree, abbellite dalle varie cornici che orlano i ritrattatti raffiguranti Themis. |
La luce torna a riempire la sala come prima, mentre la nebbia, veloce com'era venuta, si ritira, nella zona della statua del Conte. Torna per pochi attimi un alito di vento a riempire la sala, smuovendo appena gli abiti dei presenti e dando loro una sensazione di frescura, come a voler indicare l'effettiva fine della visione che ha colto i presenti. |
Luci dolci e soffuse baluginano nel tempio, illuminando flebilmente lo spiazzo riempito dalle panche in legno, dagli altari più piccoli, da quello principale più grande di tutti gli altri. |
La nebbia si è del tutto ritirata, ed ora che la luce domina totalmente la sala, quasi pare brillare la Baronessa Hahaiah, mentre si dirige verso AiweElen. Il rumore delle voci delle persone pare soffuso, quasi la solennità del momento volesse prendere il sopravvento. |
Fiori campestri, ed altri molto più pregiati adornano il tempio nel quale aleggia frescura e profumo dolciastro di essenze selvagge, provenienti dalle rose e dalle raggianti margherite intrecciate ai rossi papaveri. |
Le fiamme delle candele accese nel Tempio, silenziose, continuano a bruciare e a consumare cera, lasciando che un debole odore d'incenso si fonda a quello dei fiori che ornano la costruzione innalzata per rendere gloria a Themis. Più gli istanti trascorrono, più le fragranze si fanno intense e penetranti. |
Nel momento dell'investitura di AiweElen a Dama Maggiore delle RosaeSpinae, il medaglione del Conte Erik comincia a vibrare appena, illuminandosi di bagliori dorati. Allo stesso tempo, è possibile udire un leggero coro di voci angeliche in sottofondo, a testimoniare la presenza invisibile di Themis, Madre della Giustizia. |
Le fiammelle delle candele mutano colorazione. Da rosso vivo s'illuminano di blu, il colore prediletto da Themis. La luce emanata da esse diviene più intensa, così come la profumazione dell'incenso che diventa più avvolgente, espandendosi nell'aria. |
Le voci bianche che si udivano nell'aria fino a pochi istanti prima, cominciano ad affievolirsi poco a poco. Il medaglione del Conte Erik appartenente ad AiweElen, tuttavia, non smette di vibrare, come se fosse vivo e pulsante di nuova vitalità. |
Gradualmente la luce blu delle fiammelle, riprende il suo calore naturale, mutando le tonalità bluastre in quelle aranciate e rossastre. Il medaglione appartenente ad Erik pulsa, vibra leggero, pervaso da nuove energie, mentre un odore insolito e piacevole comincia ad invadere il Tempio. L'essenza dei fiori parrebbe più marcata delicata allo stesso tempo. |
Le voci angeliche ed ancestrali che si estendevano nell'aria, riecheggiando deboli tra le pareti del Tempio, si dissolvono definitivamente, spegnendosi. Il Medaglione di AiweElen cessa di pulsare, mentre le fragranze floreali cominciano a divenire meno intense. |
La Fata Baronessa e l'Elfa Dragone spariscono alla vista dei presenti, mentre un lievissimo cigolio segue il chiudersi del passaggio segreto |
Il profumo di fiori si affievoliscei,permane però leggero ed avvolgente nel Tempio avviluppato d' essenze delicatissime. |
Il profumo di fiori si affievoliscei, permane però leggero ed avvolgente nel Tempio avviluppato d' essenze delicatissime.Lo sguardo di Themis é vigile, dolce, compassionevole in quelle raffigurazioni che rappresentano la divinità nelle sculture in marmo pregiato. Sullo sfondo del luogo di preghiera, domina il silenzio e la pace inviolata adesso. |