La Fine di Enya
Il Belvedere di Lot
Prologo: | grazie ai congiunti sforzi ed incanti, gli Oscuri Stregoni e i Druidi affrontano la Strega Enya e riescono finalmente a conquistare il "Cuore della Notte", il gioiello che libera il Primus Custos Noctis Hamsun dalle ombre maledette in cui il gatto Cagliostro voleva si dissolvesse per sempre... |
GreenArrow [Mutaforma|Sembianze di Ac22|S.U.] giunge al
belvedere con il cappuccio calato lungo la schiena
ac22 [~~~Cambia Forma~~~ in Accolito] Giunge al Belvedere
camminando lentamente al fianco di alcuni Confratelli
MORGUL [***Mutazione***/Sembianze di Hamsun]...risale
il vicolo fin verso il Belvedere seguendo i confratelli...il cappuccio ben calcato
sul capo...una sacca di pelle a tracolla...il bastone nella mano destra....
Moopha arrivando dal Vicolo dei Pegni arriva al belvedere...
scorgendo le sorelle davanti a lui....
MORGUL
[***Mutazione***/Sembianze di Hamsun]...<giunto in prossimità del Belvedere
si volta un istante indietro...poi lo sguardo abbraccia per qualche secondo
i presenti>...Valar Morghulis...<con un tono basso>
ac22 [~~~Cambia Forma~~~ in Accolito] <restando vicina ai Confratelli,
rivolge ai presenti un saluto> Quitais <accenna un sorriso>
Ghael non presta attenzione alcuna alla strada in salita
su cui posa piede. Pare seguire una voce a lei sola chiara, il canto della Notte
che, ancora, di nuovo, la conduce lassù. Al belvedere, dove ogni cosa ha sempre
avuto inizio
Il cielo terso della notte mostra le numerose stelle, e Luri, quasi al massimo della sua pienezza, che rischiara i presenti al belvedere. |
Il frinire degli ultimi grilli si diffonde nell'aria fresca della notte, mentre un debole venticello, sintomo del cambio della stagione, sfiora le vesti dei presenti. |
Dall'alto del Belvedere si scorgono le luci delle vie quasi deserte e delle abitazioni della cittadella. Mentre una piccola nube si muove lenta sul manto della notte ricamato di stelle una piccola ombra passa inosservata alle spalle dei numerosi presenti. |
La piccola ombra continua a muoversi, tra le gambe della gente. I suoi due occhi gialli scorrono rapidi sui volti degli Stregoni e dei Druidi che si radunano. |
La nuvola continua a muoversi, coprendo per un istante la luna. Una grande ombra si getta sul belvedere portando l'oscurità sui presenti. |
Dopo un lungo istante la nuvola viene sospinta oltre la Luna, riportando la luce argentea sul luogo. Per un breve istante si scorgono ancora gli occhi gialli, sul bordo del belvedere, poi, una volta tornato il chiarore, la piccola creatura sembra esser scomparsa. |
La tensione, quasi palpabile, attornia il luogo, mentre il silenzio, come una fredda cappa, è oramai sceso sui presenti. |
Il vento fresco continua ad alzarsi, facendosi strada tra le vesti dei presenti, sollevando appena i lembi di stoffa |
Trasportati dalla brezza, pezzi di pietrisco vengono sollevati da terra, insieme alla polvere, e tracciando alcuni segni confusi nell'aria. |
Sempre più forte, il vento continua a soffiare, quasi come se cercasse di strappare le vesti di dosso ai presenti. I pezzi di pietrisco, oramai alti tra la brezza, cominciano a graffiare i volti scoperti dei presenti. |
Il vento oramai si fa insostenibile. La polvere ed il pietrisco si muovono veloci nell'aria, coprendo quasi le stelle e limitando la vista dei presenti. Alcune delle pietre più grosse si distaccano da terra, lacerando a volte nella loro folle corsa gli abiti di alcuni dei presenti. |
I presenti sembrano oramai avvolti da una sorta di bufera di polvere, vento e pietrisco. Le voci si confondono, il frinire dei grilli è oramai distante, mentre solo le parole, scandite da voce di donna, si odono con chiarezza. «Ben arrivati, signori...» |
I movimenti di tutti i presenti sono alquanto difficoltosi. Il vento continua il suo movimento circolare, che lentamente muta, mentre il suo centro, l'occhio del ciclone, si sposta, avvicinandosi agli Oscuri Stregoni ed ai Druidi. |
Tra la polvere si scorge una figura dai lunghi capelli albini. Il vestito bianco dell'anziana donna che l'indossa, non par essere in balia del vento, una strana zona di calma si concentra attorno a lei, mentre intorno infuria il turbine d'aria. |
La mano sinistra della donna resta aperta, rivolta verso l'alto. Numerose catenine d'oro si intrecciano tra le dita della mano, così come dell'altra, sostenendo al centro, posata sul palmo, una grossa pietra verde. Schiudendo le labbra, la donna soffia dolcemente su di essa, rincarando appena la forza del vento, che quasi impedisce anche di compiere un sol passo a chi indossa un'armatura. «Era da tanto che aspettavo che veniste tutti allo scoperto, voi che avete osato distruggere ciò che volevo...» |
La Vecchia Enya continua a fissare i presenti, spostando lo sguardo da AC ad Hamsun con fare interrogativo «Allora signori... quali sono le vostre intenzioni?» |
Chiudendo di scatto la mano sinistra, il vento si quieta improvvisamente, facendo ricadere lentamente la polvere a terra, un sorriso si delinea sul volto della vecchia che abbassa entrambe le mani, aprendone i palmi «Come volete voi... dopotutto io ho solo bisogno del Sommo Druido, del Mortis e del Primus Ignis.» |
Chiudendo due dita delle mani, le alza entrambe mormorando qualcosa tra sè e sè. Lentamente le dita cominciano a tracciare segni nell'aria, formando piccoli segni di fuoco sospesi intorno a lei. |
Proseguendo il lento disegno delle Rune a mezz'aria intorno a sè la donna continua a mormorare lenta le parole che sempre più rapide sfuggono alle sue labbra. |
Incurante delle parole del Gran Sacerdote Ac22, la Vecchia Enya continua a tessere il suo incanto. Incrociando le braccia al petto, le rune attorno a lei cominciano a vorticare rapidamente. Ricordi si destano nella mente del Custos Noctis Ghael, ricordi del primo incontro con la Strega. |
Rapide le rune cominciano a sfocarsi, divenendo più grandi. Dopo alcuni rapidi secondi il fuoco si diffonde avvolgendo in una sfera la strega. Le parole della Vecchia si perdono oramai nel nulla, nel fuoco. |
La sfera di fuoco che avvolge la Vecchia Enya continua il suo rapido vorticare, diventando lentamente sempre più grande, man mano che il tempo trascorre. La temperatura al belvedere comincia ad alzarsi, per via del fuoco presente. |
Il dardo scagliato da Madea2 si infrange contro la sfera di fuoco che avvolge la strega, bruciando rapidamente, prima di raggiungere il bersaglio. |
L'incanto della Custos Noctis diparte da lei, mentre la sfera di fuoco si infrange, avvolgendo in grandi vampate tutto il Belvedere. Tutti i presenti vengono toccati dalle fiamme, e grandi ustioni si formano sui loro corpi. Per fortuna l'incanto della Custos sembra aver limitato il danno, mentre il resto del suo incantesimo si infrange contro la barriera invisibile che avvolge la strega.Il secondo incanto, effettuato da Morgul si infrange anch'esso contro la barriera che avvolge Enya, riducendola a tre quinti dell'originale. Poco prima che il fuoco avvolga i presenti, il terreno ai piedi della megera diventa fango, avviluppandola lentamente fino alle ginocchia. |
«Maledetti... non ce la farete... non dopo che ho faticato così tanto... non dopo che ho pianificato così a lungo...» La strega affonda lentamente nel fango, mentre la freccia di Askraya manca il bersaglio |
Gli incanti di Harlan e Hamsun si abbattono ancora sulla vecchia, riducendo la barriera al suo minimo spessore. La vecchia Enya disperata alza la mano destra, puntando la pietra dell'appeso contro l'Accolito [AC22] sbalzandola all'indietro di dieci metri, ed affiggendola ad un immaginaria croce sospesa a mezz'aria. L'Accolito perde così il suo incantesimo. |
La Vecchia Enya si trova oramai inabissata fino alla vita nel fango. L'ultimo incantesimo, evocato da Eriador, infrange definitivamente la barriera che avvolge il corpo della Strega. |
Presa dal panico la Strega richiude la mano destra, lasciando così libero l'Accolito [Ac22]. Abbassando entrambe le mani e aprendole la vecchia cerca di riprendere la concentrazione. |
Con mani tremanti la Vecchia apre entrambe i palmi delle mani cominciando a tracciare lentamente un cerchio attorno a lei. |
Prima che la Vecchia riesca a tracciare completamente il cerchio, il fulmine evocato da Ac22[GreenArrow] si abbatte su di lei, spezzandone la concentrazione. Un urlo attraversa l'aria, mentre il corpo della vecchia si contrae per il dolore. |
Le mani di pietra si materializzano davanti alla strega, che lentamente prova a rialzare le mani per tracciare l'incantesimo, il pugnale scagliato da Vizjon affonda all'altezza della spalla destra della strega. |
L'Incantesimo di Morgul avvolge in una morsa di ghiaccio la vecchia Enya, mentre il colpo di Askraya dà il colpo di grazia alla Vecchia Strega, vincolata nel ghiaccio. |
Lentamente il ghiaccio si infrange, lasciando libero il corpo morto della strega. Le mani pendono prive di vita, le due pietre giacciono nei palmi, così pure il Cuore della Notte, attorno al suo collo. |
Le due pietre, sui palmi socchiusi del corpo della Vecchia, sembrano leggermente opache sotto la luce della luna. |
Appena il Custos Arcani afferra il frammento del Cuore della Notte l'aria attorno a lui comincia a farsi più fredda, mentre le ombre si agitano appena, come generate da una fiamma tremula. Il respiro del Custos si condensa in nubi di vapore. |
Ac22 si avvicina alle due pietre, riuscendo ad afferrarle tra le sue mani, anche se ora sembrano stranamente opache, prive di ogni luce o riflesso. |
Non appena le mani della Noctis sfiorano la pietra un forte freddo la assale, più forte dell'aura del Primus, mentre le ombre intorno a lei e la sua stessa, cominciano a muoversi flebilmente, come anime innocenti sottoposte a tortura. Un respiro affannato si fa strada tra le orecchie dell'umana, un respiro simile a quello di una donna, un ragazza, un respiro confuso col pianto di mille altre voci che soffrono in coro. |
Sensazioni di dolore, vivide immagine di sofferenza si frammentano alla realtà che la Custos riesce a percepire. Il freddo si fa più intenso, simile ad un pugnale di ghiaccio che le attanaglia il cuore. La voce della ragazza si fa più alta, profonda, un grido disperato, di chi cerca aiuto, comprensione, sapendo di non trovarli. Il pianto misto si confonde con la voce della ragazza, mentre le ombre attorno alla Custos si agitano più frenetiche, ripiegandosi su se stesse, avvicinandosi al corpo di Ghael. |
Tra le dita del Primus Noctis, il frammento del Cuore della Notte irradia la sua luce d'ombra, integrandosi col corpo di tenebra dell'umano stesso. Lentamente la pietra si dissolve, riducendo le sue dimensioni, perdendo concretezza che rapida si concede al corpo del Primus. |
Le sensazioni che la Noctis prova si allontanano rapide, non appena il primus prende tra le mani il frammento del Cuore della Notte. Le ombre, che sembravano pronte ad accanirsi sull'umana, scivolano di nuovo al suolo, tornando al loro stato naturale. |
Tra le dita del Primus, oramai libero dalla Maledizione di Cagliostro, vi è solo il nulla. |