La Fine del Nulla
- Seconda parte -
Il Lago Averno
Prologo: | a seguito dello scontro che ha visto Asphynx ed Aroree contro la Sacerdotessa di Nihil, lo Shalafi Rosso e i Detentori dell'Anello radunano i portatori dei marchi per guidare l'ultima battaglia contro l'Ambasciatrice di Nihil, per decretarne la sconfitta. |
I due Ministri restano immobili l' uno al fianco dell' altro fissando con vitreo odio l' uscita della caverna, e le figure che escono dal portale magico. Socchiudendo gli occhi i Ministri evocano, stringendo tra le dita scheletriche il loro ciondolo, sibilando poi lentamente le parole dell' Incanto Barriera del Silenzio. |
I due ministri catsano all'unisono e così si forma una barriera di forma sferica del raggio di 2 metri. Essa apparirà come una nebulosa grigia. La barriera garantisce invulnerabilità a qualsiasi colpo portato con armi da taglio, corpi contundenti, incanti magico/mistici. Oggetti, persone o incanti che cercheranno di superare la barriera, usciranno alle spalle della stessa come se fossero passati in un tunnel nero. |
Il terzo Ministro del Nulla si muove addesso, arretrando fino a raggiungere la Sacerdotessa. Ella muove la testa lateralmente, sorridendo in modo sinistro, i suoi occhi luccicano di una luce malvagia. |
Le voglie dei marchiati si riscaldano rapidamente, colorandosi di un rosso acceso, simile al colore dei rubini. Tutti gli incanti evocati dai possessori del marchio prendono vita, materializzandosi sotto forma di sfere di energia pulsante intorno ai propri corpi. La barriera dell'iride invocata da Lorraine, in modo veloce, prende forma intorno al corpo della Mezzelfa, proteggendola. |
Oltre le barriere create dai Ministri e dai marchiati, le sfere di energia ruotano intorno i corpi dei prescelti chiamati come nemesi all'aberrante presenza del Nulla. Anche la trama, obbediete, si piega alla volontà dello Shalafi. |
Tutte le sfere di energia castate dai Portatori del Marchio sulla mano, e scagliate verso i Ministri si abbattono con violenza suio due Ministri visibili, andando a colpirli in pieno petto, incrinando i ciondoli. Gridano morenti i due figuri, che si accasciano con un tonfo al suolo. Il terzo Ministro ringhiando tenta di pararsi dietro alla Sacerdotessa, che con chiara stizza arretra di un passo. |
Più in là, la figura affascinante e sinuosa della grigia Sacerdotessa del Nulla sembra ricomporsi, in piedi accanto alla Idolo-Sfera che, avvolta da un'aura d'ombra, giace ai suoi piedi. La donna richiama la concentrazione nella sua mente, per poter accogliere in sé le forze di Nihil, e l'ultimo ministro accanto a lei inizia a fare altrettanto. |
La Sacerdotessa mormora qualcosa, la sua bocca si muove, pronunciando parole incomprensibili. Essa evoca Rallentamento temporale, mentre sinuosamente si muove verso l'uscita della Caverna. |
Le ultime sfere elementali, lanciate contro la Sacerdotessa del Silenzio, saettano nell'aria. Prontamente, il Ministro rimasto in vita si posiziona davanti alla donna, con il chiaro intento di salvarle la vita. Così facendo, il bersaglio diviene il ciondolo appartenente all'uomo da lei manovrato: l'oggetto s'incrina e si frantuma, causando la morte del suo possessore. Nel mentre, le voglie si riscaldano ancora di più, ed il bambino, in mano ai miserabili, si sveglia dal sonno, agitando le piccole braccia. |
Sorride per un fugace attimo maliziosa e crudele la Sacerdotessa alle parole dello Shalafi Rosso, mentre con lo sguardo segue la morte del suo ultimo Ministro. Grida infine la Sacerdotessa tutto il suo odio attraverso l' incanto Rallentamento temporale, che le dona la capacità di rallentare lo scorrere del tempo, fino a che quello che è un secondo di tempo normale diviene un minuto. La Sacerdotessa è immune a questo rallentamento temporale. |
Le evocazioni dei marchiati hanno successo, e ora gruppi di cinque sfere elementali, iridescenti e pulsanti, aleggiano intorno ai loro corpi protetti dalla barriera dell'iride. Per effetto dell'incantesimo della Sacerdotessa, ai suoi occhi tutti i presenti, e così anche il Lupo rosso di Asphynx, si muovono a velocità molto ridotta. Ella ride, e a tutti pare una risata brevissima e stridula. |
Le Sfere lanciate dai Marchiati colpiscono l'Idolo Sfera, abbattendosi su di lei come una fiume in piena. Le voglie dei Prescelti si accendono ancora più forte, riscaldandosi. I movimenti tuttavia sono lenti, vittime dell'incanto persino gli hobbit. |
Coloro che invocano il potere della barriera dell'iride possono vedere i risultati positivi del loro incanto: una patina iridescente si forma intorno ai loro corpi. E nello stesso istante, le sfere elementali si avventano con furia sull'Idolo-Sfera del Nulla, causandone l'immediata distruzione. Con un boato metallico, l'artefatto grigiastro si framenta in mille e più schegge. In virtù di ciò, la Sacerdotessa perde il contatto empatico con Nihil ed il rallentamento del tempo svanisce. |
Grida follemente la Sacerdotessa, venendo investita in pieno dall' urto della distruzione dell' Idolo sfera. La donna crolla ginocchioni al suolo, osservando estrerrefatta coloro che uniti l'hanno battuta. |
Le sfere lanciate da Lorraine e Fantorn ora acquistano la loro saettante velocità, andando ad abbattersi contro la Sacerdotessa, ma, essendo essa ormai priva dell'aura di Nihil, esse su di lei non hanno effetto. Il Bambino, in quel mentre, si sveglia del tutto, cominciando a gemere tra le mani del Miserabile che lo accudisce. |
La Sacerdotessa rantola colpita a morte, solo il suo sguardo non rivela la sconfitta. Ella guarda Asphynx con odio. "Il Bambino...è....", la testa della Sacerdotessa del Nulla crolla, senza alcun successivo movimento. |
Non appena la Sacerdotessa del Silenzio esala l'ultimo respiro, accasciandosi esanime al suolo, le pareti dell'intera caverna tremano, generando una possente onda d'urto che si espande nell'aria a macchia d'olio, investendo ogni presente. Il Nulla si libera dal corpo privo di vita della donna devota al culto di Nihil, cominciando a corrodere le pareti rocciose della Caverna. |
Il Nulla che infine fuoriesce dal corpo senza vita della Sacerdotessa si espande, toccando tutti i presenti. Il bambino piange improvvisamente, mentre una luminescenza rubinea lo avvolge, allargandosi come una marea di delicata luce, a proteggere dal Nulla, tutti coloro accorsi a dar battaglia alla Sacerdotessa. |
Sotto la spinta di puro odio dell'onda di Nihil, scaturita dal corpo della Sacerdotessa, il terreno trema ancora e rocce si staccano dalle pareti e dal soffitto della grotta, ma il gruppo nutrito dei presenti non ne risente, protetto dall'aura rossastra che emana il Bambino. Presto, la forza d'urto si attenua. |
Il Fanciullo smette di piangere, lentamente, chetandosi e muovendo placido le manine. La luce rubinea che lo avvolge si fa sempre piu' intensa, abbagliando. La sua protezione avvolge tutti i presenti, come se li abbracciasse. |
Mentre il bagliore del bambino si fa più intenso e scarlatto, un fresco refolo di vento va a precedere l'arrivo di una nuova voce, che tutti possono udire e della quale non è possibile riconoscere la posizione. Il timbro è chiaramente femminile, di donna in età matura. "Il mio nome è Lachesi dell'Equilibrio, mortali" pronuncia pacata, mentre la sua voce antica e saggia diviene più chiara. |
Le pareti buie e ruvide, trasudanti umidità, riprendono a vibrare, come se una forza celata nel sottosuolo si stesse per destare. E' un momento, e la minaccia celata nella profondità della roccia pare tornare placidamente dormiente. Un sibilo tuttavia sfugge alla Creatura senza tempo, serpeggiando, ferino ed agghiacciante, verso l'esterno della caverna, sembrando scavare nell'anima di ogni presente. |
La voce di donna è chiara ed udibile a tutti i presenti, paroel che giungono direttamente nell' intimo di ognuno. Tono di voce che non ammette obiezione, nella sua semplice, preziosa richiesta "Il Nulla è sull' orlo dell' abisso, ma solo ancor la Vostra ferrea unione, come nella notte della Foresta del Piccolo Popolo, lo annienterà totalmente". |
La voce di Lachesi continua, forte e limpida:"Il Bambino, nato dai fianchi di chi in questo mondo ha meno di tutti da perdere, il Bambino del Destino: è lui, la chiave di tutto.". |
Le voragini create dal Nulla all'interno della Caverna vengono richiuse dal potere dell'Infante. Il Bimbo adesso viene inglobato in una bolla trasparente, come una sfera di vetro, che rimanda i bagliori della luce. |
La sfera trasparente in cui il Bambino del Destino è sospeso, attimo dopo attimo diviene sempre più grande, adattandosi alle dimensioni dell'infante: quest'ultimo, difatti, sembra crescere in dimensioni, come se il tempo, all'interno del globo, scorresse in modo infinitamente rapido. |
Le evoluzioni del bambino si susseguono veloci, ed egli pare guardarsi sorpreso dall'evento. L'espressione compiaciuta è palese quando la crescita rapida del fanciullo si arresta, svelando un giovane di bell'aspetto, nel fiore degli anni. La sfera dai riflessi cremisi lo adagia al suolo, eretto, con delicatezza amorevole. |
Il Ragazzo, cullato e cresciuto in quella mistica bolla, ora osserva tutti con il suo sguardo limpido, contornato da una cascata di fluenti chiome bionde. "Amici. Il tempo si è dunque compiuto. Abbiamo vinto la battaglia. Avete vinto questa battaglia. Ma il Nulla non è sconfitto per sempre, dovremo rimanere uniti, affinchè non prevalga.". |
Il futuro Reggente di Lachesi solleva la mano, mostrando l'Anello che slende in tutto il suo splendore. "Grazie a tutti per ciò che avete fatto, grazie a Voi il futuro è salvo". Poi lentamente diventa quasi incorporeo, ritornando nella sua dimensione. |
Mentre il corpo del Futuro Reggente dell'Equilibrio si smaterializza, viaggiando nello spazio e nel tempo sino alla sua originaria dimensione, qualcosa accade all'Anello dell'attuale Reggente dell'Equilibrio, non presente nella Caverna, Brooke d'Asteria: all'interno del suo monile, Lachesi torna a rivivere al pieno del suo splendore, tanto da far brillare di lucentezza la superficie del gioiello. Allo stesso istante, i possessori delle voglie possono sentire i loro marchi divenire tiepidi. |
Lentamente, seguendo le sorti del futuro Reggente di Lachesi, i segni a forma di fiamma sul dorso delle mani dei marchiati sbiadiscono, fino a scomparire del tutto. Anche l'Empatia creatasi viene meno, privando chi ha lottato per l'unione dei poteri concessi. Il Nulla, adesso, non è più una minaccia immediata. |
L'aria si fa più leggera, mentre le ultime innaturali ombre di Nihil si dileguano definitivamente. Anche il lago Averno sembra voler accogliere positivamente l'evento, con un tenue bagliore che solca veloce le sue acque scure, prima di sparire all'orizzonte. Il vento torna a soffiare, sopra i fiori di Loto che riprendono vita, e gli animi riacquistano la loro leggerezza, nella notte cheta. |