Asphynx e Aroree
contro la Sacerdotessa del Nulla
Il Lago Averno
Prologo: | dopo esser fuggiti dal Presidio Militare, lo Shalafi Rosso e l'Empia Voce di Simeht si sono riscoperti alleati nel proprio reale Fine, la sconfitta del
Nulla. Richiamati dalla Sacerdotessa al Lago Averno decidono che nel caso uno dei due venga scoperto l'altro avrebbe agito per l'annientamento
del Nulla, qualunque cosa ciò comporti. |
Lungo il Sentiero dell'Assenza, costeggiato da alberi semispogli, l'aria carica di umidità viene smossa da sbuffi di vento dall'intensità leggera. Qualche foglia secca ed ingiallita, dalla trama scheletrica, viene trasportata dalla brezza. |
Le acque del Lago Averno sono scure e piatte, sovrastate da una sottile foschia e smosse appena in superficie dal vento tiepido e leggero che le lambisce silenzioso, accarezzando i fiori di loto, molti dei quali appaiono grigi e rinsecchiti a causa del Nulla. Il cielo è terso, sgombro dalle nuvole. |
Continua a soffiare quel vento leggero, increspando appena le acque del Lago. Brullo il territoio, triste, lì dove tutto è morte, e quei pochi fiori son stati rinsecchiti dal nulla. Nel cielo brilla il sole, alcuni raggi si riflettono sulla superficia scura del Lago, senza riuscira a penetrare in quell'acqua. Terso il cielo, contrasta con la foschia che permane sopra l'Averno. |
Il volo di derdelior fende la bruma scura che abbraccia il luogo, toccando il lago quasi privo di riflessi e le sue rive aride. Gli arbusti lungo il Sentiero dell'Assenza si intrecciano ad ostacolare il cammino, per poi arrendersi al grigio spento dello slargo che precede la sponda del Lago Averno. |
D'improvviso, dal silenzio che caratterizza spesso lo scenario del Lago Averno, qualcosa pare ridestare l'attenzione di Asphynx ed Aroree. Solo le menti dei due, forse perche d'interesse o destino affine, sono carezzate appena da qualcosa che pare quasi un richiamo. Il suono di una voce dal tono femminile, nessuna parola o frase sensata ma solo un sibilo proveniente da direzione ancora imprecisata. |
La voce femminile continua a riecheggiare nelle menti di Aroree ed Asphynx, divenendo più chiara, udibile ed intensa. Le vibrazioni del contatto mentale stabilito con i due, sembrano provenire da un luogo poco distante dal Lago Averno, sul versante della montagna opposto all'ingresso dell'Antro Oscuro. |
Non accenna a smettere o ad affievolirsi quella voce che si insinua nelle menti di Asphynx e Aroree, anzi, diventa man mano più chiara. Sembra un richiamo, affascinante e seducente. Il contatto mentale diventa più forte, e più distinguibile la sua provenienza. Sul versante della montagna opposto all'Antro si può scorgere una parte più scura, una macchia che può sembrare l'entrata d'una caverna. |
D'un tratto Asphynx e Aroree si vedono avvolgere da un turbine d'ombra, che sale vorticando lesto dal terreno fino ad avvolgerli interamente, privandoli della vista di tutto ciò che li circonda. Un senso di vertigine assale i due, mentre le loro vesti vengono smosse da un vento impetuoso e invisibile, quasi li stesse sollevando da terra. Lo Shalafi e l'Empia Voce, agli occhi dei presenti, svaniscono in una bolla scura che li inghiotte nella loro interezza. |
La sfera del Nulla che avvolge i corpi di Aroree ed Asphynx sfreccia nell'aria con velocità, verso la piccola entrata della caverna, tracciando una scia nerastra che scompare dopo pochi attimi. Eppure, all'interno della bolla di vuoto che separa i due dal mondo reale, è come se il tempo non scorresse affatto. |
Il viaggio della sfera di nulla, contenente Aroree e Asphynx, termina pochi minuti dopo davanti all'ingresso di una caverna, che vede la bolla disfarsi sfumando nell'aria. Per i due viaggiatori passano solo pochi secondi, prima che la realtà circostante, con i suoi colori spenti e i suoni lontani, torni a farsi conoscere dai loro sensi. |
Come una ferita fresca nella roccia, un piccolo squarcio, grande abbastanza per permettere a tre o quattro uomini di entrare, si apre nel versante della montagna. Poco o nulla si riesce ad intravedere oltre l'ingresso, a causa della scarsa illuminazione dell'interno. |
La voce femminile torna ben udibile nelle menti dei possessori del Ciondolo del Nulla, istillando la sua suadenza, esercitando il suo forte carisma, nel richiamare Asphynx e Aroree all'interno dell'antro. Dall'interno della roccia, un sibilo accompagna uno spiffero di aria calda, che investe i visi dei due scompigliandogli i capelli. |
Asphynx e Aroree, che si trovano all'ingresso della Caverna scavata nella roccia, possono intravedere un breve corridoio nella penombra, che, poco più avanti, sfocia in un'anticamera a pianta quadrata. Nel mentre, i sussurri nella mente dei due possessori del Ciondolo del Nulla si fanno sempre più ammalianti e suadenti. |
L'ambiente è debolmente illuminato da poche torce appese al muro, ma l'odore di combustibile bruciato è inspiegabilmente assente. Nel più assoluto silenzio, una voce chiara irrompe nella stanza, provenendo da un angolo buio. "Finalmente siete arrivati". Il timbro usato da chi ha parlato è secco e asettico, ma può essere facilmente riconosciuto come lo stesso che Aroree e Asphynx hanno potuto udire finora nelle loro menti. |
"Vi aspettavo, miei pupilli" mormora la Sacerdotessa del Silenzio. La donna è giovane, sebbene la sua età appaia indecifrabile. E' abbigliata con vesti scure e strette, mentre i suoi occhi fissano i due nuovi giunti, in particolar modo Asphynx. Accanto alla Sacerdotessa, al suolo, giace una pulsante Sfera del Nulla, dal raggio di circa venti centimetri. |
La Sacerdotessa fa un unico passo in avanti, senza distanziarsi dalla Sfera ai suoi piedi che pulsa oscura, emettendo un ronzio. La donna, grigia anche al debole chiarore delle torce, porta le mani ai fianchi, osservando i due ospiti con una freddezza esasperante. "C'è un problema, evidentemente. Sareste dovuti arrivare direttamente qui dentro. A me non piacciono i problemi". |
La Sacerdotessa del Nulla solleva la mano destra a mezz'aria, fissando Asphynx in volto, per poi lasciar ricadere lo sguardo sul Ciondolo dello Shalafi. E' un attimo, e gli occhi della donna si accendono d'ira non appena lo nota incrinato, mentre il palmo si serra in un pugno stretto per sfogare la rabbia. "Io mi fidavo di Voi... Il MIO progetto prevedeva che VOI foste al mio fianco!" ringhia, respirando concitata. |
Ansimando a labbra strette, la Sacerdotessa richiama a sé il grande potere emanato attraverso l'Idolo-Sfera accanto a lei. Le fioche fiamme si agitano ora infastidite sulle torce, le ombre si distorcono sulle pareti della sala. "Voi non dovevate. Prendere. Iniziative.". Poi ella si rivolge ad Aroree:"Deve essere eliminato, non è più degno!". |
"Sono stata una sciocca a fidarmi di voi, Shalafi. Non meritate una morte dignitosa." sentenzia la Sacerdotessa, lanciando un'occhiata di sfida ad Asphynx, carica d'ira. La tensione è tale che persino le fiamme pallide delle torce sembrano tremare. "Farò ricorso al potere di Nihil, del Nulla. Un potere di cui voi, tradendomi stupidamente, non avete compreso la natura!". |
"Annichilitelo." sibila la Sacerdotessa parlando ad Aroree, mentre allarga un poco le braccia, palmi rivolti verso la Sfera di Nulla, per trovare la giusta concentrazione. Un vento caldo avvolge l'emissaria del Nulla, sfiorando il viso di Asphynx e dell'empia Voce. |
Asphynx riesce a piegare la Trama al suo volere. Quest'ultima si plasma al richiamo dell'incanto dello Shalafi, concedendogli il potere necessario ad evocare le cinque sfere intorno al suo corpo. Una ad una, queste vengono generate e restano sospese a mezz'aria. Allo stesso tempo, la Sacerdotessa non si distrae dalla concentrazione che ha ormai raggiunto l'apice, ma comincia a mormorare qualcosa sottovoce. |
La Sacerdotessa invoca il potere della Barriera del Silenzio, e una nebulosa grigia l'avvolge sfericamente nel raggio di due metri. Contemporaneamente il richiamo mistico di Aroree proietta con successo una sfera oscura verso l'ambasciatrice di Nihil, infrangendosi contro la Barriera appena creata, che assorbe l'energia. In un boato assordante, ombra nell'ombra, i due poteri si annichiliscono, facendo tremare la roccia circostante. La Sfera che avvolge la Sacerdotessa, tuttavia, sembra essere ora meno densa di prima. |
"Stolto. Non riuscirete ad abbattermi. Io ho il Nulla al mio fianco, il suo potere oltrepassa la vostra immaginazione. Un potere che avreste potuto condividere con me." sibila la Sacerdotessa, avvolta nella sua Barriera di Silenzio. La donna chiude gli occhi, estraniandosi dal luogo, accantonando ogni pensiero nella mente per ottenere la concentrazione. |
La Sacerdotessa indietreggia di un passo, facendosi più vicina alla Idolo-Sfera. Nuovamente alza le mani opache per dirigerne i palmi verso il potente oggetto, dal quale, in risposta, scaturiscono lingue d'ombra che le avvolgono le braccia. Una fiaccola si smorza sotto una sferzata d'aria. Ella raggiunge l'apice assorbendo copiosamente le forze donatele da Nihil, pronta a richiamare un incanto di grande potenza. |
Non appena Asphynx lancia l'incanto richiamando il potere del Ciondolo del Nulla, un rumore sordo proviene da quest'ultimo, già incrinato. Qualcosa va storto, e soltanto una sfera di vuoto appare sospesa a mezz'aria. In quell'istante, la pelle di Aroree diviene più resistente, e l'evocazione le riesce correttamente: l'Empia Voce sarà protetta così da eventuali attacchi fisici. La Sacerdotessa del Silenzio, invece, colma dell'antico potere di Nihil, impone le mani verso i due possessori del ciondolo e scaglia l'Onda del Silenzio. Così facendo, una vibrazione invisibile saetta nell'aria, come un'onda che si espande verso i due. |
L'Onda scaturita dalle mani grigie della Sacerdotessa investe con veemenza i corpi dei due che indossano il ciondolo di Nihil, facendo tremare tutta la caverna. Le sfere di anti-magia a protezione dello Shalafi si annichiliscono all'istante, al contatto con l'onda, producendo un sinistro sfrigolio e un bagliore opaco, mentre la mente di Aroree, non protetta, ne esce stordita, destabilizzata, e lo rimarrà per alcune ore. La piccola Sfera di vuoto lanciata da Asphynx, intanto, raggiunge la Barriera che avvolge l'ambasciatrice del Nulla, sparendovi all'interno come se niente fosse accaduto. |
All'interno della Caverna, solo poche torce sono sopravvissute all'Onda del Silenzio evocata dalla Sacerdotessa. Quest'ultima, spossata, si avvicina alla sfera, tendendo le mani verso l'oggetto consacrato al Nulla, per rigenerarsi e ritemprare corpo e spirito. Sebbene sembri aver avuto la meglio per ora, l'espressione sul suo volto pallido è carica d'ira. |
"Siete condannati, non lo capite?!" La voce della Sacerdotessa, chinata sulla Sfera, è bassa ma decisa, colma di rabbia. La luce sembra voler fuggire dal locale chiuso e opprimente, nel quale manifestazioni di potere Mistico e Magico si stanno confrontando in uno scontro di grande potenza. Al comando di Asphynx, un'esplosione argentata avvolge la Idolo-Sfera, disperdendosi tutt'intorno ad essa nel raggio di due metri: l'incanto non può avere effetto sull'artefatto. |
La Barriera del Silenzio creatasi intorno alla Sacerdotessa va man mano scomparendo ed assottigliandosi, dissolvendosi definitivamente come una pergamena che brucia. La donna è ora senza protezioni, e resta accanto alla Sfera del Nulla. "Questo è quello che pensate Voi, sciocco. Ciò che è realmente importante, è la mia dev..." mormora, ma non fa in tempo a pronunciare la frase, che il kriss di Aroree la ferisce alle spalle. La donna geme, un grido le muore in gola, mentre si accascia sulle ginocchia, ringhiando per il dolore. |
L'incanto di Asphynx ha successo, e un veloce bagliore che avvolge la figura opaca della Sacerdotessa lo testimonia. La forza del Nulla, attraverso la Idolo-Sfera, protegge la sua Emissaria dalla morte e l'energia di Nihil scaturisce con un'improvvisa fiammata nera dalla Sfera stessa, interponendosi tra la grigia donna e Aroree. La drow viene sbalzata con forza all'indietro. |
La Sacerdotessa del Nulla si rialza in maniera lenta, sorridendo sinistramente, come se il Nulla non le facesse avvertire il dolore procurato dalla ferita del kriss di Aroree alle spalle. L'Emissaria di Nihil riacquista la posizione eretta, mentre dalla ferita continua a sgorgare sangue, sebbene in maniera minore. La Sfera del Nulla, che la sta rigenerando, pulsa minacciosa, impedendo a chiunque di avvicinarsi. "Andate via, stolti, prima che decida sul serio di porre fine alle vostri inutili vite. Il vostro potere non eguaglia il mio. Tornate pure quando potrete contrastarmi, ovvero... MAI". |
Lo stordimento continua a farsi sentire nella testa di Aroree, in seguito all'Onda del Silenzio che l'Empia Voce di Simeth ha precedentemente subito. "Il Vostro insignificante ciondolo incrinato non può servirvi, Asphynx." sogghigna la Sacerdotessa. "Verrete disintegrati, non temete, sciocchi!". Un'aura scura si eleva dalla Sfera di Nihil, ed avvolge la donna grigia e opaca quanto affascinante. Ella rimane in piedi accanto all'artefatto, immobile, ombroso, ma avvolto da una Barriera palpitante. |
La Sfera del Nulla, accanto alla quale si trova la Sacerdotessa, in modo lento e graduale, risucchia dentro di sé l'incanto della Ritorsione Arcana lanciato da Asphynx, annullando gli effetti nefasti in cui l'Emissaria di Nihil avrebbe potuto incorrere, qualora avesse attaccato. La donna, protetta dall'artefatto mistico, osserva lo Shalafi e l'Empia Voce con disprezzo. |
"Vedete Aroree, Nihil non ha fretta, arriva quando è tempo. Vedete? Non è ancora la vostra ora, ma nemmeno potete farmi niente. Egli mi protegge." Sibila le ultime parole, guardando spavaldamente i due latori di ciondolo di Nulla con sguardo ferale, da dietro il suo scialbo grigiore. Ella rimane immobile, come tutto ciò che li circonda, assistendo allo svanire di ASPHYNX ed Aroree dalla buia caverna, grazie al buon esito dell'incanto dello Shalafi. I due si ritrovano, in men che non si dica, nel Laboratorio Magico del Presidio Militare. |