Un Barone a Corte
Salone della Corte
Prologo: | nel Salone della Corte del Palazzo Ducale un insolito raduno di personalità lottiane, la Sacerdotessa Urania sta per insignire qualcuno del titolo di Barone. |
Fermento vi è a Corte. Molte delle personalità del Granducato sono raccolte questa sera in questo luogo elegante, in attesa di un evento forse importantissimo. |
All'interno, la luce delle torce danza sui volti e sulle figure dei presenti. La figura della Somma Sacerdotessa Urania sembra quasi baciata dalla luce delle torce, mentre dall'esterno provengono suoni confusi. |
L'atmosfera all'arrivo della somma sacredotessa URANIA si carica di rispetto e emozione ma anche indispettimento da parte di alcuni astanti. I numerosi presenti osservano ora la Signora di Lot farsi strada col suo seguito nel salone illuminato dalle numerose torce appese e al grande camino nell'angolo. |
Al di sopra del GranDucato di Lot, i Draghi volano in formazione compatta ed ordinata. Ad aprire le loro fila è il Maestoso di Platino che al contempo sembra quasi battere i tempi di volo. Il cielo è adesso terso, e le stelle risplendono nella notte. |
L'ampia sala inizia a riempirsi di presenze illustri, il sommesso brusìo sembra attenuarsi ed il fuoco del camino crepita scoppiettando, irradiando piacevole tepore a contrastare il fresco esterno. Le vetrate che affacciano sui rigogliosi giardini si appannano lievemente. |
Il rumore dei passi e delle parole scambiate tra i presenti riecheggiano nella sala rendendo a momenti difficile comprendere ciò che viene detto da chi non è abbastanza vicino. Le luci delle torce e del camino si riflettono allegramente sulle parti metalliche di armature e vestiti. |
La Vesti dei presenti mescolandosi tra di loro, sembrano tessere il delicato intreccio di un meraviglioso arazzo istoriato, mentre leggerla la musica attraversa l'angoloso perimetro della corte |
La gelida brezza proveniente dall’esterno s’insinua all’interno dell’edificio trasportando una tenue frescura nella salone di Corte, che con il passare del tempo, si popola maggiormente riducendo gli spazi e riscaldando l’aria.La silente calcadella gente lentamente si dispone nei vari spazi liberi con far accorto. |
Molteplici sono le figure di spicco riunite ora alla Corte: spiccano nei loro abiti curati, nei mantelli lavorati di stoffe pregiate, adorni di pietre preziose. Fra tutti i presenti, un'aura carismatica emana dalla figura della Signora di Lot URANIA e dall'Infante Conte UtherPendragon. |
La luce candida dell'astro notturno scintilla riflettendosi sulle scaglie dei draghi, che seguitano a volteggiare in alto nel cielo. Nobili e fieri, i movimenti mossi dalle semidivine creature, che sembrano non posseder peso alcuno. |
La Trama Magica pare tuttavia alterata, tant'è che numerosi fruitori paiono avvertirne la presenza sinistra, quasi una sensazione di opprimente angoscia, o di ansiogena mancanza di qualcosa. |
L'attenzione ora è tutta per l'Infante e la Signora di Lot URANIA, le numerose personalità presenti gli recano omaggio così come i cittadini intervenuti. I paggi di corte intanto intrattengono gli astanti offrendo loro bevande. Il vociare dei presenti ora seppur controllato mischiandosi alla musica crea un sorta di brusio sommesso che eccheggia nell'ampio salone. |
Molti sudditi curiosi si affollano all'esterno, quasi avessero intuito il luogo tanto atteso per le parole del giovane Infante Uther Pendragon. Ma gli sbarramenti attuati all'esterno e la presenza dei militari dissuadono ogni azione intesa a violare l'ordine della Corte. |
Sontuosa ed ordinata la Sala ammobiliata di calde sfumature accoglie la moltitudine di presenti. I tendaggi purpurei drappeggiati alle finestre ondeggiano lievi, sospinti dagli spifferi. Tace il Palazzo eccetto la Corte gremita. |
Il palazzo sembra essere ben difeso. Al portone esterno, alle torrette ed in diversi punti dell'edificio sono posizionate pattuglie di soldati intenti a presidiare il luogo. Molte le persone che entrano ed escono dalle sale aumentando in parte la confusione che questa sera pare avvolgere l'intera Corte. |
Dal Camino, le piccole lingue di fuoco continuano a crepitare, come onde infrante sulla superficie degli scogli, mentre la loro ombra si proietta sulle vesti dei presenti,come un delicato chiaroscuro tra le pieghe della stoffa. |
Folle di curiosi si accalcano all’esterno della struttura in trepida attesa di poter scorgere tra le persone i vertici del Granduto di lot. Dragoni, Leoni e guardie ducali si dispongono per la sala assicurando una certa serenità agli astanti, che nonostante tutto, non celano una certo timore manifestato dai continui sguardi verso l’esterno.I paggi pacatamente invitano i presenti a far silenzi. |
I paggi presenti nella sala, si muovono con passo leggero tra gli illustri presenti, chiedendo cortesemente con voce educata e delicati gesti, che le voci si quietino, permettendo al nobile Infante di poter esprimere il suo pensiero. I paggi poi ringraziano con lievi inchini i presenti per la loro cortesia. |
Un Folletto svolazza dentro la Corte canticchiando con timbrica acuta: "Tippiti Tippiti Tà! Ohhhhhh, quanta bella Zente Z'è qui ZtaZera! Ma coZa Zarà mai?!". |
I numerosi paggi di corte ancora si muovono veloci nella sala cercando di creare un po' di silenzio tra gli astanti. Rapidi si avvicinano ai presenti con fare sommesso chiedendo di prendere posto e cercare di abbassare il tono di voce il più possibile. Uno di loro cerca di attirare l'attenzione dei presenti su di se portandosi al centro del salone e alzando appena la voce per farsi udire. |
I draghi continuano silenziosi e ordinati a sorvolare il Palazzo Ducale e la Corte del GranDucato. Le loro ali slargate al cielo sereno velano la luce della luna e delle stelle, mentre una brezza leggera soffia sul GranDucato. |
Portando discretamente i loro vassoi, i paggi continuano a girare tra la folla riunita presso il Salone della Corte chiedendo ancora, di tanto in tanto, di abbassare i toni di voce poichè sembra si stia avvicinando il momento in cui l'Infante UtherPendragon parlerà ai suoi sudditi. |