In questo numero:

Editoriale

01. Racconto del Mese

02. Gesta di Lot

03. Nuovi Racconti

04. Gilde e Mestieri

05. Clan del Mese

06. La vita di ...

07. De Mundi

08. Il Grande blu

09. Delle Arti

10. Calendario di Lot

11. Miti e Leggende

12. Colori e Sapori

13. Armaguardia

14. Sussurri Mistici

15. La Clessidra Magica

16. Storie dell'Altro Mondo

17. Libera la mente

18. Vox Populi

19. Luoghi di Lot

20. Il Ducato visto dagli abitanti

21. Scorcio su..

22. Uno sguardo sul passato

23. Racconti da Mot e dintorni

 

 

 

 
Anno XXII - Mese 1° - Giorno 28°
 

 

Tradizioni e gesta del popolo delle Banshee



Dopo lunghe ricerche io, Valivi Sìlveris, Seguace della Conoscenza e Teatrante dell’Ateneo, mi accingo a narrare le gesta dell’oscuro popolo delle Banshee, fate votate alla morte, alla discordia e alla distruzione.

Le Banshee vivono nella tenebrosa Boscaglia di Inverness di Mot e sono chiamate con diversi nomi: Antiche Fate Nere o Ambasciatrici di morte. Non indugerò oltre sulle informazioni riportare nello statuto del clan poiché le testimonianze della Crepuscolare Dijibrik e Kaisy sono assai più preziose.

Le Banshee vivono a Inverness per libera scelta, riconoscendo l’autorità della Crepuscolare, la più potente e saggia tra loro, ma chiunque può tentare di impossessarsi dello scettro della sovrana, in quanto il predominio spetta al più forte e a colui che sa sacrificare la propria vita immortale per i propri obiettivi. Tale popolo non conoscerà mai la morte in quanto le fate sono immortali, ma persegue la fine delle altre creature; altri obiettivi sono la dominazione e la vittoria. Le Antiche Fate Nere credono fermamente che nulla si possa ottenere gratuitamente: è necessario pagare perché ciò che si riceve deve essere contraccambiato e ogni cosa ha un prezzo, pertanto costruiscono rapporti solidi tra persone o con altri clan, gilde e alleanze, ma la generosità gratuita e finalizzata al bene è condannata.

Tale popolo non ha una religione ufficiale, infatti una Banshee può anche non credere in alcun Dio. Le loro tradizioni sono semplici e spartane, spesso sono condivise dalle altre fate anche se, a loro dire, le loro parirazza spesso le dimenticano. Un esempio di tali tradizioni dimenticate dagli altri clan di fate è il Cerchio Fatato, un`antichissima usanza delle prime fate che aveva mille usi, dalla cura delle ferite alla resurgo delle fate defunte,; viene utilizzato anche per unire il clan e condividere l`energia magica. La missione delle Banshee è portare ciò che reputano saggezza alle proprie parirazza che hanno smarrito la via, vale a dire alle fate votate al bene o all’equilibrio, con atteggiamenti radiosi e pacifici.

Dopo aver abbandonato Tempesta e la Stirpe di Salewick, le fate della tempesta, Kaisy ha vagato a lungo per ritrovare se stessa, insieme alla Crepuscolare Dijibril. Ha poi fondato le Banshee insieme a coloro che avevano come unico scopo infliggere sventura e discordia e sottomettere alla propria volontà ogni essere vivente.



Le Banshee raccontano con orgoglio l’origine della Foresta dei Senza Pace, nata recentemente da un baccello comparso misteriosamente, che ha incanalato le energie delle fate per svilupparsi in un rigoglioso polmone verde. Coloro che si addentrano nella foresta rischiano di smarrirsi e perdere la vita. Inoltrandosi nella selva lungo il sentiero, ci si imbatte nel lago delle Salewick e, poco oltre, in Inverness, il luogo in cui risiedono le Banshee.

La Foresta dei Senza Pace è stata battezzata con tale nome in presenza del mercenario Attila e della prima folletta mercenaria Exenir, quando sono accorsi, naturalmente in cambio di un lauto compenso, in aiuto del piccolo popolo che abita la foresta. La Crepuscolare Dijibril racconta nelle pubbliche teche che, laddove un tempo svettava la Torre dei Maghi della Notte ed ora si trova una radura spianata, un’antica energia si stava risvegliando. La foresta nacque mentre la capoclan stava accompagnando il Novizio dei Maghi della Notte Belgarius, alcune Banshee e pochi altri, improvvisamente si è verificato un evento curioso: sono apparsi infatti due gufi nati dall’Ombra e una voce profonda e maligna, che sembrava provenire dalla profondità della terra e invitava i presenti a cercarla. I gufi hanno affermato di non essersi recati in quel luogo per le Fate, dopodiché le loro urla di dolore e sofferenza hanno tormentato i presenti, eccetto le Banshee. La voce donò poi alle Fate Banshee una casa nella foresta, Inverness.



Le Banshee sono un popolo bellicoso e hanno anche ottenuto dei successi in battaglia, come quando i Cavalieri di Simeht, i Monaci di Simeht, la Corte di Mot, le Fiamme di Simeht, la loggia dei Corvi Neri, la Mano d’Ombra e i Necromanti sono stati affiancati proprio dal loro popolo in uno scontro contro i Chierici, i Paladini, i Cavalieri di Themis, i Maghi dell’Alba, la Corte della luce, i Dragoni, i Leoni e i Draghi della Luce. Le Banshee raccontano con orgoglio quanto il loro contributo sia stato fondamentale nell’attacco dei pellegrini presso le Terre Desolate: in quella notte di pioggia nessuno avrebbe mai sospettato che il piccolo popolo delle fate oscure celasse uno spirito assassino e potesse rivelarsi letale in battaglia, invece il loro contributo è stato fondamentale per la vittoria. Correva l`anno XXI, il mese VII e il giorno XXX; le forze del bene sono state sbaragliate e il male ha trionfato.

Era una notte fresca di pioggia, gli alleati in Themis erano impegnati in un pellegrinaggio e si trovavano al crocevia che smista le strade tra la cittadella e l`oasi, presso la deviazione che conduce ai pinnacoli. La pioggia scendeva fine e fredda, rendendo il terreno duro e compatto sotto i piedi dei pellegrini in viaggio verso una nuova meta fisica e spirituale. La Nera Alleanza avanzava da est, alcuni via terra mentre altri, come Dijibril e Kaisy, si sono avvicinati in volo. Le fate hanno estratto e stappato un`ampolla dal liquido argentato e inodore, il famigerato prodotto alchemico Gabbia d`Argento, dopodichè hanno attuato la Dispersione energetica, un potere proprio della loro razza. Dopo essere diventate invisibili, Dijibril ha raggiunto l`angelo Leriwen, Kaisy si è recata invece sopra l`angelo Asckel; dopo essersi posizionate sopra i rispettivi obiettivi, sono ritornate visibili e hanno lasciato cadere l`ampolla sulla vittima. Leriwen e Asckel si sono ritrovate così imprigionate in un involucro argentato e non hanno più potuto combattere. Esauste ma vittoriose, le Banshee si sono allontanate verso ovest, evitando le retrovie. Shangat ha poi evocato l`Espiazione nelle fiamme, decretando così la fine dei due angeli.

Il giorno XIV del VII mese dell’anno XXI, le Banshee sono state presenti quando il segno di una saetta irruppe dal cielo sulle terre di Mot. Erano presenti anche la Corte di Mot, la Stirpe delle Salewick, i Maghi Neri e i Monaci di Simeht.

Per quanto riguarda gli ultimi eventi, le Banshee non hanno rivelato molto, tuttavia hanno affermato di essere alleate della Corte Oscura nella guerra in corso. Relativamente ai progetti futuri, hanno semplicemente affermato di avere sete di dominio.

Valivi Sìlveris,
Seguace della Conoscenza