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Molto spesso quel che passa per la bocca nasconde così tanta storia, così tanti racconti che oltre al sapore resta il gusto del sapere. Ecco ora provate ad immaginare una cucina, il rumore delle stoviglie, un odore che si mescola ad un altro e mani che si muovono al pari di un direttore d`orchesta, quei gesti apparentemente banali stanno creando una storia e quel piatto diventa carta bianca .
Un tavolo, la fame a spiegarsi, lo scoppiettare di un camino, lo scambio di una quotidianità che si fa piacevolezza e condivisione. Un boccone, il primo forse frettoloso, un altro più attento nel suo assaggio, il terzo che incurva le labbra in un sorriso e ridenti parole fra una forchettata e l`altra Ed è proprio in quell`intramezzo che il cibo si fa nutrimento non solo per il corpo, ma anche per l`anima.
La Matriarca degli Antichi Mezzelfi AstridPurple ha sempre avuto una peculiarità quella di saper attirare nella locanda anche il più lontano dei militi, quella ricetta che fra le sue mani diventava una sorta di richiamo aveva, ed ha ancora, la capacità d`esser eco calda per la valle dell`Adurant, una eco che accarezza ogni angolo del Villaggio, anche il più remoto, al pari di una carezza materna.
Una ricetta che molti anni orsono, conobbe il suo lustro, fu premiata dai Mecenati come una delle tre ricette migliori del Granducato.
Titolo della Ricetta : Faraona (O Fagianella) in Salsa Bumbata
Minuta della ricetta :
Una Faraona Selvatica
Due Bottiglie di BumbaBumba degli Antichi Mezzelfi (Una per cucinare e una per berla mentre si cucina)
Una pigna piena
Sale quanto basta
Un`oncia d`olio fresco di frantoio
Un rametto di ribes nero
Un tozzo di pane
Un uovo
Tre libbre di carne di maiale selvatico macinato e 1 libbra essiccata.
Tre mele
Spiumare la faraona con cura ed aprirla sul petto per poterla farcire comodamente.
In una piccola terrina lasciare a inumidire nella bumba un tozzo di pane.
In un pentolino di rame aggiungere poi all`olio fresco di frantoio piccoli pezzetti di carne di maiale selvatico essiccata e tagliata fina fina con pezzetti del pane precedentemente bumbato. Far rosolare il composto per la farcitura sulla brace. Poco tempo ed è rosolato ora, mentre si raffredda aggiungiamo pinoli in parte sbriciolati e in parte interi con il ribes nero e una manciata di sale. Si prende un braccio di corda fina e ci si lega la faraona ben stretta di modo che non scappi via la farcitura, la corda poi tagliamola una volta cotta sennò brutto servirla così. Quindi si sistema la fagianella in un tegame di rame abbastanza largo e oliato, su cui adageremo spicchi di mela tutti intorno per il retrogusto fruttato e ovviamente annaffieremo il tutto con la sacra Bumba.
Aggiungiamo anche qui del sale. Due giri di clessidra di cottura ed è pronta.
La disporremmo poi su un piatto con intorno delle polpettine di carne di maiale selvatico ricoperte con un pastella di pane grattato e uova e rosolate in olio.

Blessed en-Amarth