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Quello che vi racconto oggi, miei cari lettori, è la storia dell’uomo che chiese al Pozzo dei Desideri una tavola del sapere ed ottenne la morte.
Uroltaico Francaschius Quinto era un normale cittadino.
Un essere qualunque. Abbastanza insulso e insignificante.
Costui, come ogni sera, terminato il suo noiosissimo lavoro, si diresse al Pozzo dei Desideri.
Il suo rituale era il seguente: lanciare una moneta nel pozzo e chiedere in cambio una tavola del sapere.
E così fece anche quella sciagurata sera.
Si avvicinò al bordo, lanciò la moneta nel pozzo e fece la sua richiesta: “Vorrei una tavola del sapere!”
Restò a fissare il pozzo per qualche granello di clessidra in attesa del solito consiglio inutile ma niente. Quella sera, evidentemente, non meritava neanche qualche parola.
Ma poi, all’improvviso, ecco che dal cielo cadde qualcosa.
Una tavola del sapere!
Il pozzo l’aveva finalmente accontentato.
Gli aveva donato una tavola del sapere.
Una massiccia e pesantissima lastra di pietra ricolma di conoscenza.
Ecco…
Peccato che la tavola gli finì dritto in testa, uccidendolo all’istante.
Conoscendo il peso della conoscenza… non è meglio restare ignoranti?
Ma soprattutto, conviene sprecare le proprie monete in quel pozzo?
Non è meglio spendere soldi dandoli a… Me?

Ed è con questa perla di saggezza - gratuita - che vi saluto alla prossima mirabolante storia.
IL Ragno (//Godwin)