In questo numero:

Editoriale

01. Racconto del Mese

02. Gesta di Lot

03. Nuovi Racconti

04. Gilde e Mestieri

05. Clan del Mese

06. La vita di ...

07. De Mundi

08. Il Grande blu

09. Delle Arti

10. Calendario di Lot

11. Miti e Leggende

12. Colori e Sapori

13. Armaguardia

14. Sussurri Mistici

15. La Clessidra Magica

16. Storie dell'Altro Mondo

17. Libera la mente

18. Vox Populi

19. Luoghi di Lot

20. Il Ducato visto dagli abitanti

21. Scorcio su...

22. Uno sguardo sul passato

23. Racconti da Mot e dintorni

 

 

 

 
Anno XXIII - Mese 10° - Giorno 2°
 

 


19-Ott-2020 23:15
Anonimo


Questa è Tenebraaaaaa!


Tenebra è altera. Tenebra è dura, Tenebra ha fame come vorace creatura..
Ha denti e ha gli artigli, strappa le carni, anzichè sbadigli...
Tenebra è buia ma ti mostra la rotta, non chiudere gli occhi se non vuoi che ti inghiotta! Essa corre e non aspetta! Ha passi pesanti come un accetta! Essa è rapace e d`insaziabile brama! Spoglia, deride poi ti seduce e ti reclama!
Tenebra è Giudice ed è Giuria e per sempre condanna ogni ipocrisia! Lei è arcana e non è, per Voi, sicura...
Arriverà prima il caos o la sepoltura??
Perchè o Voi genti dovete sapere e che per tutti sia di lezione!
In Lei non c`è Gloria senza l`orrore!!!


Il Buio





20-Ott-2020 9:34 - Eihwaz

Lame di luce sottile,
filamenti di vita,
d’antichi sussurri.
Cera fusa sul corpo non morto,
l’anima sfugge,
l`istante è già ieri.
Poi il bagliore erompe,
chiude l’inganno infinito
di questa vita mai vita.
E poi, solo un filo di tenebra,
come fuoco nero,
a squarciare la luce.
C’è freddo, e nero e c’è tenebra
C’è pianto, urla isteriche
Sentire, sulla pelle, dentro se stessi
La Tenebra che urla, sbraita, vi chiama e vive
C’è qualcosa nel buio, negli angoli, sotto le certezze
E pallide figure
In groppa ad un ratto,
non ci sarà Cerusico a salvarvi
L`eterno patimento, la corrosione dei corpi.
C’è il vespro e il suo ansimare
C’è sempre qualcosa
Intorno a Voi.

Ella sta giungendo.




I.F.






PARTE SECONDA

7-Dic-2020 13:16


[Ateneo delle Arti Espressive]

All`Allieva

Sempre è amore quel che mi muove. Che sia per Dio, per Musa, per Allieva - d`amore mi muovo e mi costello nel suo nero di buio. Perché è sciocco chi crede che amore sia solo luce tentacolare, amore è sguardo nel fondo dell`abisso, esser consapevole della caduta e perdersi nel botro, con contentezza e rabbia, e nessun pentimento.

Questi versi sono datati - li chiusi in un cassetto, destinati a qualcosa di grande e meraviglioso. Ed Ella venne, ammantata di buio nella carne e brace nello sguardo, e quando Ella si disse Barda, ecco che questi versi mi vennero a mente.
Per me il suo nome è Core - ma mistica mi prese, e divenne nel mio cuore core.
Perché a Dio il cuore nostro s`eleva, e a Musa il nostro capo si china.

E nel sottosopra d`emozioni, c`è un gioco: il testo è un palindromo, e può esser letto dalla prima lettera all`ultima, e dall`ultima alla prima, allo stesso modo. Il nesso è consistente.
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Ade, l`etate è presa: la cara
amat` è Core; o dea è dura!
Lena è arresa, diva! Edace:
ingegni leggeri, le rese n`ebbe.

Eppur non odi l`inno, omai, l`odio.
Noi doliamo. Onni lido - non ru(p)pe -
ebbe ne` sere; li regge l`ingegni.
E cade, avida, serra e anela...

Rude aedo ero. C`é. T`ama!
Ara cala: Serpe, etate leda.
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Lucania van Bach
ouranos ~ il cielo
Maestro del Trivio






5-Dic-2020 21:11

[Ateneo delle Arti Espressive]

Testamento alla Musa

Artista spesso è solitario, povero e non compreso. Artista vive in vie diverse, labirinti tappezzati di bellezza. Seppur mestizia vi alberga sovente, in quei saloni magnifici l`unico oro è l`Arte stessa.
Artista se ne va fosco e povero di beni terreni, ma è il più ricco.
Artista è generoso e riconoscente, poichè il suo animo ha votato alla Bellezza e seppure con le tasche vuote, il testamento suo sarà tutto per le Muse.

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Sto dirimpetto a pergamo e piumaggio,
trafitto il cuore mio affanna cavo.
ahimè m`arrendo! meschino clivaggio.

Piaggie, mari, e lacrime pescavo;
Da Mnemosine d`Urano trapunto,
per te ginocchio mio reclinavo.

Testamento da vivo e non defunto,
ridendo stimo allegra né furfante
rime d`amore vergo in contrappunto.

Epigrafe solco, Gaia infante.
Povera di sapere e senza senso
se Notte allunga la mano zelante.

Spiro leggiadra sì fumo d`incenso.
A Calliope sovrana del saggio,
sepolta lascio l`etterno dispenso.

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Hakem Manah
Essenza

pubblicazione approvata da Ouranos - Maestro del Trivio




6-Dic-2020 15:50

E per ogni articol mancato,
ogni giorno Musa muore:
"nel Testamento, l`avete cercato?"
Egli è morto a più cruore.

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Promettersi in vita
ha più d`eroe che della Morte
e fra gli allori, stilita
ne dividerete la dura Sorte.

E` questo quel che volete?
E` questo quel che condanna
dolce, lascivia...ne avete sete?
Iniziate a cantar gli osanna.

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N.