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[Dal Diario di Bordo del Capitano Alheera] Niacor l`impostore e Noland il Pazzo, un pericolo non ancora sventato.
Parte Prima: L’Incontro
Affido questa pergamena ad un vecchio Marinaio che abbiamo incontrato poco dopo la partenza e così ogni volta che la rotta di quella che chiamiamo il” Veliero di Niacor
” incrocerà quella di qualcuno ben disposto ad affiggerla in pubblica teca per un boccale di Rhum e un sacchetto di monete.
Capitano Alheera MacGowenthaal
Veritas et Sapientia!
Ieri sera mi sono recata al Molo del Porto del Sole in compagnia dell’Arcimago Evocatore Fengalon per salutare alcuni amici,il SOMMO Zefirya e il DEPOSITARIO DEI SEGRETI kaan che avrebbero dovuto imbarcarsi di lì a breve su una nave che invece non è partita. Con grande sorpresa di entrambi abbiamo assistito a qualcosa di davvero strano che avrebbe poi dato vita a un’avventura senza precedenti.
Tutto è cominciato con un messaggio che è stato affisso nelle pubbliche da un certo NIACOR che scriveva di essere solo un povero vecchio troppo avanti con gli anni per vivere un’avventura come faceva nei bei tempi andati, e invece in seguito si è rivelato un malefico impostore. Parlava di segreti che era l’unico a conoscere, del nascondiglio di un grande tesoro, rivolgendosi ai giovani avventurieri, amanti del mare, amanti della storia, ma anche ai semplici curiosi che amassero l’indomabile Grande Blu.
Cercate Niacor, così concludeva, presso la Banchina del Porto del Sole, in data Anno XXIII - Mese 8° - Giorno 30°, a 7 giorni a partire da oggi. Ho un’avventura particolare da offrirvi. Sappiate che grandi ricchezze attendono i coraggiosi che decideranno di parteciparvi. Ma dietro ogni ricchezza si cela anche una grande minaccia. Non è un viaggio adatto ai deboli di cuore.
E allora, vecchi lupi di mare, questa è la migliore occasione per scuotere le vostre vite e percorrere un cammino nuovo e misterioso.
Vi aspetterò. Tutti.
Niacor
Quindi, al calar del sole e nonostante il tempo pessimo, un nutrito gruppo di avventurieri si trovava radunato sulla banchina del Porto del Sole. E fra questi c’eravamo io e l’Arcimago Fengalon.
Davanti all’ingresso dell’Ufficio del Demanio era stata montata un grande tenda rossa e diversi marinai si affaccendavano nei pressi.
A un tratto, un vecchio smilzo e con il volto impresso da una ragnatela di rughe e una barba grigia e lunga almeno dieci cannelle, si affacciò dalla stessa presentandosi a tutti come NIACOR. La cosa che subito mi colpì fu che la pioggia attraversava la figura del vecchio come se egli fosse solo una proiezione. Neppure il tempo di commentare la cosa con l’Arcimago, che un improvvido marinaio tentò di sfiorargli la spalla. Naturalmente come previsto l’arto annaspò nel vuoto, procurando al malcapitato una ferita molto simile
all’ustione di un acido. Le cose, capite bene, si facevano sempre più interessanti così come quello che sembrava avesse ancora da riferirci quel vecchio improbabile.
Una figlia di Historia esercita la sua memoria per decenni e la mia non mi ha mai tradita, così spero di riferirvi precisamente quelle che furono le sue parole:
Ebbene, disse avvicinandosi a noi, qualcuno di voi ha mai sentito parlare di Noland Il Pazzo? Lui era un famoso Mago della mia epoca. Epoca che, come potete dedurre, risale a diverse centinaia di anni fa. Epoca in cui la sua malvagità era pareggiata solo dai suoi grandi Tesori.
Capite bene che con una tale premessa le orecchie puntute dell’Arcimago Fengalon e quelle di chi vi scrive si sono ben rizzate, e non tanto per i tesori, quanto per la presentazione dello sconosciuto individuo che, al dire del vecchio, era stato un temibile e potente fruitore e il cui appellativo che si era guadagnato “Il Pazzo” non faceva presagire nulla di buono.
A quel punto molti dei presenti cominciarono ad avere dubbi circa l’opportunità di lanciarsi in quell’avventura che ormai non prometteva nulla di buono. Ed è stato proprio in risposta a tali dubbi che il vecchio ha detto queste precise parole:
E dite bene: un pazzo è meglio perderlo che trovarlo... Il problema è che QUESTO pazzo deve essere fermato o verrebbe a cercare ognuno di Voi.
E poi ha proseguito ancora aggiungendo che la questione del tesoro era solo un espediente per cercare di radunare più gente possibile per quell’impresa.
Vedete, continuò ancora NIACOR, Noland fu esiliato in un Piano diverso da questo qui. Ed io non sono che il Ricordo di chi lo ha combattuto... Tuttavia, ora sta ritornando. Ecco perché ho bisogno di Voi: fermarlo prima che giunga qui. Fermarlo, nel luogo ove è sepolto quel tesoro che ha lasciato ai posteri. Io non posso arrivarci, stante la mia forma. Ma voi... voi potreste fermare tutto... e arricchirvi oltre ogni limite...
E mentre con l’Arcimago ci interrogavamo circa le reali intenzioni del vecchio, lui stesso ha aggiunto verso i presenti:
Non avete ascoltato: io sono un RICORDO, lasciato qui da chi ha combattuto Il Pazzo. La mia funzione è impedire il ritorno di quell’essere. Ciò che chiedo è di unirvi, tutti
voi. Vi chiedo di formare una ciurma di validi navigatori e combattenti, così da giungere nel luogo ove è possibile fermare la rinascita del Pazzo… È molto di più di un mago rinnegato. I suoi poteri già stanno tornando. Tenterà di fermarmi. Vi servirà un capitano e una nave che possa affrontare questo tremendo viaggio. Io dispongo della seconda.
E nel brusio dei presenti che già inneggiavano a differenti nomi a cui attribuire la guida della missione, quel cosiddetto Ricordo liberò una sfera rossa facendola librare sui presenti.
Nello stesso momento fece fluire nella mia mente e suppongo anche in quella degli altri, ricordi ben precisi: una donna alla guida di tanti marinai; una donna capace di assicurare una navigazione perfetta e la riuscita di numerose imprese del passato. Alla fine di una tale suggestione, TUTTI gridammo il nome di Alheera come Capitano della missione.
NIACOR fece volare la Pietra Rossa verso di lei, informandola che si trattava della chiave che avrebbe aperto la CRIPTA di NOLAND Il Pazzo; le consegnò anche e una mappa.
Quindi diede a tutti appuntamento per la partenza allo scadere del quarto giorno.
Prima di andare, NIACOR ci diede la possibilità di porre una domanda. Così mi avvicinai a lui e gli chiesi come avesse sconfitto in precedenza NOLAND il Pazzo, colui che voleva tornassimo ad affrontare in sua vece. La risposta che mi è stata data, ahimè, non mi sorprese affatto:
Non lo sconfiggemmo. Lo esiliammo in un Piano diverso da questo. NESSUNO può
ucciderlo.
Con tali informazioni ritenni importante partecipare alla spedizione ed esortai a partecipare anche l’Arcimago dell’Ordine del Crepuscolo Fengalon che accettò senza esitazioni, e il mio carissimo compagno di sempre: l’Inquisitore dell’Eresia Ombra . In seguito si unì a noi anche il Mago del Crepuscolo Azemar.
NIACOR non ci convinceva affatto ed eravamo convinti che fosse una trappola. E, purtroppo i fatti che seguirono ci diedero ragione. Fatto sta che la sera stabilita ci imbarcammo tutti sul Veliero di NIACOR e salpammo verso il mare aperto sotto una pioggia battente e con una fortissima tramontana.
Senara O’Bree
Memoria di Historia e Antica Veste Rossa
[Dal Diario di Bordo del Capitano Alheera] Niacor l`impostore e Noland il Pazzo, un pericolo non ancora sventato. Parte Seconda: La partenza e lo scontro in mare
[ Un vecchio con una gamba di legno e le braccia coperte da tatuaggi affigge la pergamena e zoppicando si allontana facendo tintinnare ad ogni passo, il sacchetto di monete agganciato alla cintola]
Anno XXIII - Mese 9° - Giorno 5°
Era una notte gelida in cui la Tramontana faceva da padrona assieme alla forte pioggia che ormai ci accompagnava in questo viaggio fin dalla partenza.
Ero sul Cassero che imprecavo perché ancora una volta non sarei riuscita a portare a termine il mio abituale rito propiziatorio e per giunta su un Veliero non mio eppure nulla faceva presagire quello che poi sarebbe avvenuto.
Numerose le presenza sul ponte disseminato di secchi, una parte della ciurma aveva avuto il mal di mare ancora prima di partire come la Memoria di Historia e Antica Veste Rossa Senara, Rosa dei Venti ( Rosiel) e l`Arcimago Fengalon, e la cosa era davvero strana oltre che disgustosa almeno quanto l’olezzo che emanavano Capitan Brygge e l`Adepto Necromante Packi mentre il mio adorato marito il Capitano RedDevil continuava a parlare con un tale Scrubs, marinaio che vedeva solo lui.
Il Quartiermastro Syili chiacchierava fumando col Lupo di Mare Aragost che noi chiamiamo Lord Rain (colpa sua se piove) che invece continua a balbettare dal giorno in cui abbiamo incontrato NIACOR quando un LAMPO ha illuminato una strana COLONNA che nasceva dal Mare.
Non ho fatto in tempo ad ordinare a Packi di alzarsi in volo per capire di cosa si trattasse e di terzarolare le vele per rallentare e avere il modo di scoprirlo, che la Vedetta dalla Coffa ha lanciato un urlo che a chi naviga non può che far rizzare i capelli in testa : Maelstrom di fronte a noi!
Non c’era tempo da perdere, RedDevil, Capitano in seconda ha ordinato a chi non era in grado di aiutare nelle manovre di legarsi e poi è corso verso il Bompresso che tremava e rischiava di spezzarsi quando il vento, improvvisamente è diventato più forte, riuscendo infine a tagliare la drizza.
Syili e Aragost prontamente, hanno dato man forte ai Marinai che bracciavano i pennoni, nel cazzare e lascare le scotte. Io, preso posto del Timoniere, ero pronta alla Virata quando ci siamo resi conto che ormai il vortice ci aveva catturati e stava rapidamente risucchiando. Non restava che pregare i propri Dei e prepararsi all’inevitabile morte ma….
Ma improvvisamente dal centro del Vortice è schizzato fuori un Vascello, era fatiscente e non si scorgevano presenze a bordo, puntava la prua verso la nostra fiancata e di nuovo abbiamo temuto il peggio.
Stupiti ci siamo resi conto che ci ha attraversati passando oltre e al suo passaggio tutti abbiamo avvertito un freddo pungente attanagliare la carne ma quel che ci ha fatto accapponare la pelle è la voce che ne è fuoriuscita e urlava: Non mi fermerete. La Morte raggiungerà TUTTI i nemici DEL PAZZO!
Un istante dopo tutto era tornato alla normalità, non ci è rimasto altro da fare che curare i feriti, certi che Noland il Pazzo tentava di fermarci.
Capitano Alheera
[Dal Diario di Bordo del Capitano Alheera] Niacor l`impostore e Noland il Pazzo, un pericolo non ancora sventato. Parte Terza: Scontro nella giungla di Dorada
Anno XXXIII - Mese 9° - Giorno 8°
Un gruppo di esploratori si è addentrato nel fitto della giungla di Dorada alla ricerca del Tesoro di Niacor.
Molti sono stati gli intrepidi a rispondere alla chiamata: Packi, Falsacorda (/Brygge), Senara, Syili, Azemar, Ombra, Aragost, Fengalon, una figura ammantata dall`identità sconosciuta (/Rosiel), giunti sull`isola con i Capitani Alheera e Diavolo d`Ancaria ( /RedDevil), e alcuni doradesi guidati dal Capitano Riannon, Levante (/Helie), Spina (/Nulaj) e Hengel.
Poco dopo l`inizio dell`esplorazione, resa ancor più difficoltosa dalla tempesta e dalla poca visibilità, d`un tratto un lampo di luce, un terribile rombo di tuono, un vento ancor più gelido di quello di tramontana e un terremoto hanno anticipato un bagliore dal quale è comparso un MONOLITE alto ben cinque metri, ricoperto da simboli misteriosi, rossi e luminosi, che hanno attratto a sè la PIETRA ROSSA in possesso del Capitano Alheera, che ne ha letteralmente perso il controllo.
Unito alla pietra, il monolite si è poi magicamente trasformato in una figura maschile, antropomorfa, che emanava fiamme da una mano.
Eravamo al cospetto di Noland il Pazzo.
Dodici mani ossute spuntate dal terreno a pochi metri dai presenti hanno poi fatto la loro comparsa, e una sfera rossa, fluttuante, si è materializzata vicino a quello che era un uomo solo nell`apparenza.
E` stato l`inizio di tutto.
Allertati dal pericolo, gli esploratori hanno messo mano alle armi, chi fosse in grado di controllare energie arcane non ha esitato ad evocarle per difendere il gruppo da quella presenza minacciosa, andando ad affrontare con coraggio l`esercito di scheletri che sono apparsi nel fitto della giungla a un solo movimento del bastone di quella figura emersa dal monolite.
Maghi e Guerrieri hanno ingaggiato la battaglia, mentre nel frattempo l`attacco è arrivato anche dal suolo, quando delle radici animate si sono avventate sul gruppo di Doradesi.
Il tempo dello scontro è sembrato infinito, i rumori confortanti tipici della natura e degli animali che abitano l`isola avevano lasciato posto al silenzio, e alla confusione della battaglia.
Lame e magia hanno però consentito, non senza fatica, la vittoria del gruppo di esploratori.
Noland il Pazzo è stato per il momento sconfitto, investito da un fulmine scarlatto; la sfera fluttuante si è infranta nell`aria, riempita dall` URLO del Pazzo, a chiusura di quello scontro che non ha fortunatamente visto vittime, se non qualche lieve acciacco del quale andar fieri per la minaccia sventata.
La PIETRA ROSSA è poi tornata al Capitano Alheera, sua proprietaria, e d`un tratto l`ambiente circostante è tornato nella norma, come se nulla fosse mai accaduto.
Nessun TESORO è stato trovato, ma forse l`avventura stessa di quella notte può definirsi tale.
Levante, Tornado di Dorada
[Dal Diario di Bordo del Capitano Alheera] Niacor l`impostore e Noland il Pazzo, un pericolo sventato. Parte Quarta: Il tesoro di Niacor .
Anno XXIII - Mese 9° - Giorno 12°
Una ciurma variegata si trova sulla nave, formata da: Packi, Falsacorda (/Brygge), Senara, Barracuda(/Arhya), Azemar, Ombra, Aragost, Fengalon, una figura ammantata dall`identità sconosciuta (/Rosiel)capitananta da Alheera e Diavolo d`Ancaria ( /RedDevil)
Una serata turbolenta per via della tempesta che rendeva scarsa la visibilità, ma la luce flebile del Faro del porto del Sole che giungeva fino a noi era il chiaro segno che il viaggio oramai ara giunto a termine, nulla faceva presagire qualcosa di nefasto, fin quando un tuono seguito da un fulmine squarciò il cielo colpendo un punto non molto distante avanti a noi…l’abisso si tinse di un verde brillante e inquietante, eppure ancor i nostri occhi mai come allora si sgranarono vedendo apparire dal fondale un veliero, ce lo ritrovammo davanti maestoso che puntava dritto contro di noi. Reagimmo subito nel tentativo di virare ed evitare la collisione, non lo nego eravamo già tutti pronti allo schianto, ma la nostra si blocco, quell’immensa barca restò immobile sorda ai comandi e al vento. A nemmeno una ventina di metri ci trovammo a guardare il ponte del Veliero Fantasma, tre individue dagli occhi di sangue armati ci attendevano, noi tutti pronti a dar battaglia e difenderci. Non ce ne fu il tempo, un uomo avanzò da dietro i tre, svelando che era il suo il potere di Comandare il nostro veliero o meglio il “SUO”. Si trattava proprio di lui NIACOR non proprio in carne e ossa ma in tutto il suo pieno splendore. Ci intimò di deporre le armi e ci propose uno scambio semplice, la PIETRA ROSSA contenente quel che restava del potere di NOLAND il PAZZO in cambio di un passaggio sicuro verso il Ducato e un bottino da spartire. Troppo semplice è quel che pensammo tutti, eppur non c’erano molte scelte su una nave che non si muoveva e tentare di affrontare l’ignoto di un grande potere emanato da NIACOR. Ma la scelta alla fine non fu tale perché la PIETRA ROSSA stessa, custodita dal Capitano ALHEERA fluttuò nell’etere e NIACOR la distrusse facendola svanire nel nulla e con sé la minaccia di NOLAND il PAZZO. Fummo condotti in salvo,NIACOR fu di parola non ci venne fatto alcun male e un generoso bottino ci è stato lasciato, doverosamente spartito fra la ciurma.
Questo è quanto
Barracuda